sottotitolo: le classifiche del box office ed il Grande Cocomero
Per argomentare le ragioni della sperequata questione della programmazione cinematografica in Italia, in verità, dovrei limitarmi a pubblicare, come faccio grazie al sito ABCROMA.COM nel fondo del post, le informazioni di oggi relative alla:
programmazione delle sale cinematografiche di Roma
Credo, infatti, che questa semplice lettura trasversale, non abbia bisogno d’ulteriori commenti per illustrare lo stato delle cose.
Noi cineblogger ci sforziamo di credere che il cinema sia altro, ma, invece, dovremmo prendere atto che il cinema è un’industria, che ha, anche, molto chiaro, peraltro, dove vuole andare.
Intendiamoci, può anche andare bene così, però non mi parlate più di classifiche al box office, please.
E’ già da molto tempo, infatti, che non credo più né a Babbo Natale, né alla Befana e, volendo fare una citazione più cinefila, neanche al Grande Cocomero.
Un po’ me ne dispiace, ma che ci volete fare?
E non mi si venga a dire che il problema attiene al fatto che è il mercato che sceglie perché risponderei: ma magari fosse!!!
Non è un problema solo italiano, intendiamoci, ma il problema esiste.
E di questo problema non si parla, nessuno se ne occupa.
Come non citare allora il coraggio (perché è di questo di cui si discute), di Cinema come L’Azzurro Scipioni, che fanno scelte rigorose, senza mai, e sottolineo mai, strizzare l’occhio al box office.
E’ una sala che esiste d 20 anni.
Eppure campa.
Certo, mi direte voi, a Roma !
E allora? Questo significa che a Roma, sarebbe possibile fare anche scelte diverse.
Il problema è che esistono ormai cinema (multisala) che sono legati all’industria e che consentiamo a Roma ad un film come Batman Begins, guarda caso della Warner Bros, non me ne voglia il signor marquant che ha scritto un bellissimo post sul film, di essere presenti in 41 sale.
Poi è primo al box office?
Ma va?
Ricordo acora perfettamente la sequenza iniziale del film “Ladri di Cinema” di Piero Natoli (che fu proiettato al Parlamento Europeo proprio con riferimento al tema), in cui il protagonista (il regista Mercurio alias Piero Natoli n.d.r.) racconta la barzelletta della formica che si arrampica sul collo di un elefante, la quale, arrivata in prossimità della meta, si sente incitare dalle compagne: “dai strozzalo, strozzalo“.
Il riferimento è ovviamente al rapporto tra il cinema americano e quello italiano, ma potrebbe essere tra un cinema concepito solo come industria ed un cinema concepito, anche, come cultura.
Per consolarmi mi dico che sono riuscito a vedere al Nuovo Sacher (il cinema di Nanni Moretti che secondo quanto mi scrive questa blogger qui, starebbe girando un film dal titolo “Il Caimano“ su un noto personaggio politico italiano un po’ basso ma pare molto imporntate…), “L’uomo in più“ il film d’esordio del regista napoletano del momento Paolo Sorrentino.
Non male né per gli eventi né per gli esistenti.
Anche qui un Toni Servillo superstar.
Paolo non cerca storie politically corrct, non incede con i suoi esistenti, con il buonismo imperante in quasi tutto l’altro cinema d’autore italiano (un nome per tutti? Marco Tullio Giordana).
Ricerca approfonditamente verità nascoste (es. il calcio scommesse e più in generale il mondo del calcio, quello della musica), e senza integralismi ideologici ha il merito di rappresentare un’Italia degli anni 80, per quello che lui ha potuto percepirla, uscendo anche fuori dagli stereotipi su Napoli e sui napoletani e sul concetto di libertà.
Mi hanno inoltre divertito i ringraziamenti, nei titoli di coda, a Fred Buongusto ed all’allenatore Pesaola, a Napoli soprannominato “il Petisso“, a cui chiaramente s’ispira il personaggio dell’allenatore che nel film viene soprannominato “il Molosso“.
Non posso non ricordare, a proposito della figura del Petisso, che vinse anche uno scudetto con la Fiorentina, una celebre assunzione che fu pubblicata su “Il Mattino” all’indomani di una vittoria del Napoli conquistata con un catenaccio imbarazzante: “i fischi passano, i due punti restano“.
Interessante e degno di nota, infine, è l’intreccio narrativo che interseca la vita di due persone che portano lo stesso nome (Antonio Pisapia), magari non sviluppato con la perfezione raggiunta, almeno secondo me, ne “Le conseguenze dell’amore“.
Ho letto che il regista sta preparando il terzo film, che sarà ambientato nel mondo degli usurai … chissà.
Rimane solo un dubbio circa il tema della droga, costante in tutte e due le opere, ma secondo voi sniffa?
Un saluto.
Rob.
Aggiornamento del post con una scelta drastica in favore dell’usabilità
Levo i link alla programmazione dei film di Roma in quanto appesantivano troppo il post.
Il concetto di base erano le 41 sale che proiettano Batman Begins, e più in generale, lo strapotere in generale della programmazione di film americani rispetto algi altri paesi e, sopratutto, di quello italiano.
Piccola curiosità:
“Le conseguenze dell’amore”, il bellissimo secondo film di Paolo Sorrentino, è 4° al Box Office di Londra. Come a dire nemo profeta in patria, ma forse anche no, come direbbe marquant.
e vai Paco poi mi spiegherai !!!
Ah, grazie per il forza Paco. Vi prometto il primo posto al box office di Londra. :-DDD
Ciao
Rob, parlo soprattutto di film italiani e non solo, anche film stranieri che hanno una distribuzione penosa perchè i nostri distributori non si fidano (anche perchè spesso sono IGNORANTI).
Sono felicissimo per Sorrentino. :-)
P.S. Sì, siamo vittime del mercato. :-D
o siamo le vittime del mercato ;-))
Paco siamo le vittime ma siamo anche il mercato…
Ma Paco parli di film italiani o di quelli americani perché in questo secondo caso non ti capisco.
Il problema delle province è sicuramente assai più drammatico anche in termini di effettiva egemonia culturale da parte delle grandi case distributrici.
Io credo che la lezione di Sorrentino 4° nel box office a Londra debba fare riflettere un po’ tutti forse anche gli ameircani.
Forza Paolo !!!!!!! (anche paco va !!:-)
Fringe, noi blogger possiamo pure consigliare una linea meno massificata, ma anche noi siamo vittime. Quanti film non arrivano neppure nelle nostre sale di provincia? Purtroppo non tutti abitano a Roma, Napoli e Bologna.
ciao Fringe e ben tornato su questo spazio;-))
quello piu’ su non ero io.
Ho visto anche io a napoli l’uomo in piu’. Quanto alle tue considerazioni forse proprio i blogger potrebbero consigliare una linea distributiva meno massificata.
Anche a napoli Batman begins ha troppe sale…
Fringe
Ciao Paco ;-)) E la tua nuova iniziativa internet? Non ho più saputo nulla …
Bel post. Forse Sorrentino non sniffa, ma deve aver avuto esperienza se non diretta molto vicina a lui.
Sono purtroppo d’accordo con te sulla programmazione e sulla falsa idea del mercato. :-(
Ciao Rob
Paco
Frotunatamente aspettando Kroger si sbaglia ed esistono altri cinema a Roma coraggiosi magari un po’ meno ma attenti alla progrmmazione artistica.
Claudioossani vorrà dire che verremo a Faenza a vedere il cinema d’essai;-P
Io credo che si può tentare di aprire un nuovo cinema a Sassari. Ciao rukert.
Comuque torneremo sull’argomento.
Servillo è un grande.
Un saluto a tutti Rob.
A sassari ci sono solo quattro cinema
e di solito film come Batman Begins rimangono per settimane
se non ti prendono per numero
lo fanno usando il tempo
:(
Ciao
una programmazione molto peggiore di quella che mi aspettavo. quella di faenza mi fa schifo, se a roma va così, allora non mi lamento più..
di Azzurro Scipioni ce n’è uno che campa, se ne aprissero un altro avrebbe qualche difficoltà, un terzo durerebbe un mese. A Roma. Altrove avrebbe cinque spettatori affezionati. E’ chiaro che la programmazione della Azzurro Scipioni è un caso estremo e che il problema della colonizzazione da parte dei film americani esiste. E’ anche vero che i film italiani raramente hanno la capacità attrattiva necessaria per rendere conveniente l’apertura del cinema. Soprattutto d’estate. E’ anche vero che i distributori non si dannano l’anima per renderli attraenti.
Comunque vidi L’Uomo In Più a Venezia e lo trovai bellissimo, con una recitazione maiuscola di Servillo.
Non credo che la sperequazione in altre città sia diversa ;-P
Se non proiettassero Sorrentino a Napoli sarebbe davvero una delusione.
Per qanto riguarda la corazzata io il 2 luglio saò a Madrid …
Ma chi sei? Fringe forse … mah.
Un saluto.
Rob.
Grazie per la programmazione dei cinema di Roma, ma purtroppo non mi serve.
Per la cronaca: a Napoli “L’uomo in più” lo stanno riproiettando da quasi un mese all’America Hall. Ma da voi all’Azzurro Scipioni (un nome che fa rabbrividire ;) avete Quarto Potere :-O
Fuori di box office… pare che il 2 luglio verrà proiettato La corazzata Potemkin a Bologna, con tanto di “cagata pazzesca” di Villaggio dal vivo. Evento :-D