La straordinaria iniziativa del Cinema Azzurro Scipioni del regista e scrittore bresciano Silvano Agosti
Tra le tanti immagini che potevo scegliere per raccontarvi Silvano Agosti ne ho selezionate accuratamente alcune.
Perché sono quelle che maggiormente raffigurano il rapporto personale che si è progressivamente sviluppato tra me e questo uomo tutto fare del cinema italiano.
Un cineasta che dovrebbe essere famoso al pari dei suoi tanti amici del mondo del cinema, e che invece, causa le radicali scelte:
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sul modo di concepire la vita;
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sul modo di concepire il cinema;
da lui compiute con invidiabile quanto difficilmente riscontrabile coerenza, non è, o forse, ed è questo il mio augurio, non è ancora.
Le foto lo ritraggono mentre pensa, mentre dorme e mentre filma.
La prima volta che incontrai Silvano Agosti rimanemmo a parlare per ore a Castel Santangelo a Roma in una rassenga di libri dove lui presentava un suo libro candidato al Premio Strega, in una notte d’estate di quasi 10 anni fa.
Lui mi parlò della sua vita bohemienne. Mi raccontò di aver dormito nelle soffitte di ville abbandonate, delle sue aspirazioni allora letterarie, del premio Strega, del suo cinema e della sua visione del mondo.
Un uomo che come me non si sforzava, più di tanto, di capire e di entrare nelle regole, anche se si è sempre occupato solo di cinema e di letteratura.
Un esempio del suo atteggiamento verso la vita? La biografia on line sul sito del suo cinema l’Azzurro Scipioni che riporto fedelmente:
» BIOGRAFIA di SILVANO AGOSTI
Data e luogo di nascita: 23 Marzo 1938, Brescia, Italia
Si diploma all’Istituto Magistrale e parte giovanissimo per Londra. Vuole vedere la casa dove nato Charlie Chaplin e in seguito scoprire il mondo. Vive in Inghilterra, in Francia, in Germania svolgendo i lavori più umili e infine parte a piedi, come un pellegrino medioevale per visitare tutto il Medio Oriente e l’Africa del nord.
Si iscrive nel 1960 al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove si diploma nel 1962, vincendo con il cortometraggio La veglia il ciack d’oro che gli viene consegnato dal Presidente della Repubblica. A Mosca, nel 1963, si specializza sull’opera di Ejzenstejn.
Dopo aver lavorato con Marco Bellocchio alla sceneggiatura, i dialoghi, il montaggio de “I pugni in tasca“, nel 1967 esordisce col lungometraggio con “Il giardino delle delizie“. Fortemente censurato in Italia e invitato all’esposizione universale di Montreal. Nel 1975 dirige “Matti da slegare” con Marco Belloccio, Sandro Petraglia e Stefano Rulli.
Dal 1976 al 1978 è docente di montaggio al Centro Sperimentale di Cinematografia. Il suo cinema Azzurro Scipioni, nel quartiere Prati, diviene un punto di riferimento per i film d’arte e per il cinema impegnato. Nel 1983 termina “D’amore si vive“, personalissima ricerca sulla sensualità e i sentimenti in una Parma tutta speciale.
Intorno agli anni 80 inizia la sua attività letteraria che produrrà romanzi come “L’UOMO PROIETTILE” (candidato al Premio Strega) “UOVA DI GAROFANO“, “LA RAGION PURA“, “IL SEMPLICE OBLIO” , “LETTERE DALLA KIRGHISIA“.
Vive, gioca e lavora a Roma.
Se fate ricerche su di lui scoprirete che ha fatto di tutto: dal montatore per “I pungi in tasca di Marco Bellocchio, allo scrittore, al regista di pellicole di ispirazione vagamente anarchica, e di essere esercente del più immaginifico cinema di Roma: l’Azzurro Scipioni.
Se non avete voglia di girovagare in rete allora cliccate qui al link di IMDB, la più importante base dati esistente su Internet sul cinema. Ne scoprirete veramente delle belle ve lo assicuro.
L’ho reincontrato tante altre volte nel suo piccolo multisala.
Una su tutte quando intervistò Mario Martone. E mi concesse il permesso di filmare.
Sempre gentile, sempre dolce nel suo modo di porsi, Silvano è un uomo straordinariamente colto, ma affabile nei modi. Non ostenta mai le sue conoscenze, le lascia scivolare con grande naturalezza, ed appare spesso più curioso di conoscere lui, gli altri.
Ero stato recentemente al suo cinema, e mi aveva regalato una copia del libro fatto per i 20 anni del cinema. Una pubblicazione in cui ci sono annotazioni e testimonianze di quanti lo conoscono o lo hanno conosciuto. Cito, tra i tanti, Laura Betti, Alberto Moravia, Alejandro Jodorowsky, Andrej Tarkoswskij, Carlo Lizzani, Citto Maselli. E potrei continuare praticamente all’infinito.
Libro che non credo si trovi in commercio, e che ci è stato ridonato anche l’altra notte insieme al DVD del film da lui prodotto: “Il Pianeta Azzurro” di Franco Piavoli.
L’ultima volta che ho avuto il piacere d’incontrarlo, è stato grazie ad E. ed alla sua amica, a Capodanno per questa straordinaria iniziativa dal titolo molto evocativo: “La notte dei sogni“.
Ma cos’è questa notte dei sogni?
Un modo diverso di trascorrere il capodanno.
Silvano ed il suo staff del cinema la organizzano ormai credo da circa 7 anni o giu di lì.
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prenotarsi alla notte dei sogni
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recarsi entro le 22,30 – 23,00 al cinema Azzurro Scipioni
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partecipare alla selezione attraverso voti dei film che saranno proiettati la notte
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gustarsi i film in santa pace in un ambiente caldo e accogliente: quello della sala Chaplin del cinema che è una visione nella visione
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tra un film ed un altro brindare ai diversi fusi orari esistenti nel mondo, e mangiare qualche fetta di panettone o di pandoro.
I film che potevano essere votati erano:
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Prova d’orchestra di Federico Fellini 1978
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Bella di giorno aka Belle de jour di Luis Buñuel 1967
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Mare dentro di Alejandro Amenábar 2004
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Viva Zapatero di Sabina Guzzanti 2005
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La ragion pura di Silvano Agosti 2001
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Hiroshima mon amour di Alain Resnais 1959
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Amadeus di Milos Forman 1984
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Alice’s restaurant di Arthur Penn 1969
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Le invasioni barbariche di Denys Arcand 2003
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Good bye Lenin di Wolfgang Becker 2003
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La storia del cammello che piange di Byambasuren Davaa, Luigi Falorni 2003
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Private di Saverio Costanzo 2004
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Elephant man di David Lynch 1980
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Parla con lei di Pedro Almodóvar 2002
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Zelig di Woody Allen 1983
Ora, a parte che Silvano, gran parte dei registi, li conosce personalmente (le loro testimonianze sono nel suo cinema scritte sulle porte delle sale e sui muri), va detto che la selezione, secondo me, doveva tenere conto di una certa etereogenità, ma amche di ciò che lui aveva a disposizione come pellicole.
Molti gli aneddoti raccontati sulla sala.
Come la signora che presentò a lui con una tessera scaduta dell’Atac (quella per gli autobus) e chiese se valeva per i film … e per anni Silvano le ha detto di si. Molto bello un commento di tale signora che una sera uscendo dalla proiezione del film “il posto delle fragole” di Ingmar Bergman disse a Silvano “Lo devo dire a mia madre, quella poerella, che ci so’ sti film che dopo che li hai visti te fanno bene al core“.
O di un ragazzo che una sera si rivolse a Silvano Agosti dicendogli “Ao’ me fai entrà che so amico de Silvano Agosti” e Silvano: “Certo, è da molto che lo conosci?” ed il ragazzo “Eh da mo ! A proposito se lo vedi … salutamelo“.
Uno ha a che fare con le scelte del pubblico e con la distribuzione. Un giorno entra nel cinema una signora abitante del quartire Prati, (il cinema proietta sempre film di elevato contenuto artistico … è una prerogativa del cinema di Silvano), incuiosita dal cinema, ma vedendo i film in cartello, chiede: “Ma quando è che cominciate a fare i film?“, intendendo, ovviamente, i film che normalmente sono distribuiti nelle altre sale.
E che dire della sequenza tratta dal suo film girato a Parma: “D’amore si vive” in cui questo bambino:
ci parla del rapporto sessuale tra lui ed una bambina con un tale candore da farci impallidire tutti? Ma anche la sua visione della scuola e dell’amore (visioni assolutamente inconciliabili).
Morale i film selezionati sono stati:
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Zelig di Woody Allen
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Bella di giorno aka Belle de jour di Luis Buñuel
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La storia del cammello che piange di Byambasuren Davaa, Luigi Falorni
Alle 24,00 brindisi con fuso orario di Roma (in verità anticipato per vedere i film alle ore 23,30).
Alle 1,30 brindisi con il fuso orario che doveva essere quello di Baku ma che era diventato quello di Dublino.
Qui la storia finisce perché io e le mie due amiche siamo andati via dopo la proiezione dei primi tre film.
Non vi parlo dei tre film perché meriterebbero, soprattutto il secondo, 10 post.
Il film di Luis Buñuel credo che vada annoverato tra i più bei film mai girati al mondo, ed, almeno per me, uno dei più bei film che ho avuto, fino ad oggi, la fortuna di vedere, in lingua originale, al cinema. Senza considerare la bellezza, quasi divina, di Catherine Deneuve.
Di Zelig di Woody Allen dirò solo che rimane, secondo me, il più bel film di Woody Allen insime a Manatthan.
E poi non è di questi film che ho inteso parlare in questo post.
Ma di Silvano Agosti: un personaggio da riscoprire, da rivalutare e che meriterebbe ben altra collocazione nel panorama culturale, e non solo cinematografico, italiano.
Il sito internet del suo cinema è: http://silvanoagosti.it/
Tag: Silvano Agosti; Cinema Azzurro Scipioni; Belle de jour di Luis Buñuel; Zelig di Woody Allen.
@rukert io non direi, vedo già i titoli “il film indipendente del giovane regista sassarese, il Micheal Moore italiano” …
Speriamo che cambi il vento dalle tue parti e che il cinema venga rivalutato.
Rob.
ah ah rob finora un regista di nefandezze :) dato che ho preso in mano una videocamera solo poche settimane orsono con la speranza di contribuire alla realizzazione di un documentario sulla guerra.
Quato al libro è un reperto che avevo rinvenuto anni fa nella biblioteca di una splendida persona dai multiformi interessi.
Comunque nella mia piccola città c’è sempre stato un vivo interesse per il cinema. C’era un tempo anche una piccola associazione dell’Arci che organizzava rassegne ed eventi. Purtroppo oggi le cose sono ben diverse. Il tempo e la politica di centrodestra hanno cambiato molte cose, speriamo solo che non sia troppo tardi. E qua mi fermo per non divagare troppo.
bye :)
@ Ila, ti aggio risposto grazie assai come sempre.
Rob.
Rob c’è altra posta per te.
Ila.
@ Ila, ti ho risposto. ;-))
Rob.
Rob c’è posta per te ;D
Buona giornata
Ila.
@kekkoz sono felice che tu abbia commentato questo post. Anche io non vado abbastanza all’Azzurro Scipioni. Si sapevo del Piccolo Cinema Paradiso di cui Silvano ha accennato più volte.
In effetti bdg non era amato neanche da Luis Buñuel a cui fu commissionato.
Per il momento io ho adorato “L’angelo sterminatore”. ma va detto che la bellezza di Catherine Deneuve nel film non ha nulla di terreno;-)
@die mo’ vengo di la’…
@fulvia certe volte mi diverto a provocare esattamente come fai tu ;-))
cmq silvano in certe foto sembra stephen king
ps non ho mai detto che i cellulari siano il male :-)
Rob…
mi sceneggi cinque tue “strane abitudini?”…
Ti ho invitato ad un gioco…
(leggi da me) :)*
ti sembrerà strano e bizzarro, ma il giovane cinefilo bresciano non ha mai visto un film di Agosti, né mai conosciuto Mr. Agosti himself (che a Brescia ha un altro cinema chiamato Piccolo Cinema Paradiso, ma questo lo sapevi vero?), per quanto la cosa gli causi da anni 1. una certa vergogna e 2. un sottile senso di insoddisfazione.
cercherò di rimediare, prima o poi. ma sono anni che lo dico.
per il resto, riguardo ai film B.d.g. è uno dei Bunuel che ho “amato” meno, ma è effettivamente straordinario. su Allen, non posso che essere d’accordo, anche se il mio preferito è Annie Hall.
Mi sa che hai ragione minstrel rukert non solo è un pozzo che fa anche il modesto.
Poi scopriremo che è un regista ;-))
Per me è e rimarrà sempre, anche se fosse regista, un caro amico … come te.
Rob.
Ruckert è un pozzo. Non mi stupisco più oramai…
(clap, clap)
Si bravissimo rukert Uova di Garofano è un titolo sia di un suo libro che di un suo film.
Ma allora sei un cinefilo pure tu.
Ammettilo.
Agosti è un personaggio ancora poco conosciuto fuori da Roma. Com’è che ti trovi un suo libro?
A quando un tuo post su un film?
Rob.;-))
Ho letto, ti ringrazio e mi prendo uno spazio di riflessione su questo post sostanzioso. Dovrei avere un libro di Agosti a casa… il titolo forse era Uova di garofano… controllo. Grazie ancora per l’approfondimento.
ps
Gli aneddoti erano splendidi!
Fulvia hai ragione qui non funziona più un c…;-))
Rob.
sei gentile rob, grazie! Ti ho già aggiunto. Prima o poi ci beccheremo anche lì.
Ciao! ^__^
lasciamo perdere splinder e i suoi commenti, per piacere…
Io ora sono in uffucio ma la sera mi puoi trovare su MSN all’indirizzo:
rob.cinemavistodame@gmail.com
Rob.
Del quale il Mereghetti da un secco 3 e mezzo. Non c’è limite alla soggettività! ^__^
MA… hai per caso qualche indirizzo di Msn o chat? Il mio lo puoi richiedere eventualmente presso:
mauro@minstrel.it
Altrimenti tempestiamo il blog di commenti OT. :-P
Yours
Mauro
Ti convincerò.
Miranda July mi ha incantato.
Ma non ho capito se ti devo convincere del perchè non ho dato il massimo o perché invece ho dato un voto così alto.
Io non do mai un 5 perché il 5 è la perfezione assoluta.
Jul & Jim.
Rob.
Sei indietro con i post a quanto vedo (e scrivi tu!) ^__^.
Vorrei sapere la tua sul 5 mancato più che su Cronenberg. David lo vado sicuramente a vedere, è su “me and you…” che mi devi convincere ;-)
byeee
Si Mauro, in effetti le funzioalità dei commenti sono in manutenzione, e credo sia sparito un tuo commento che, peraltro, il counter dei commenti annovera tra gli esistenti … minsteri delle piattaforme blog.
Ho fatto la battuta.
;-)
Si in effetti il meteo è carino ed utile mentre la luna mi piace assai su questo blog nero.
La geisha che non è un riferimento al film “memorie di una geisha”, indica le condizione rilevate dall’osservatorio di Roma Fiunicino – praticamente casa mia ;-))
Così la mattina, invece di aprire la finestra, guardo il blog, roba da chiodi, come dicevano ai tempi di Cristo.
Rob.
E’ scomparso il mio… ehm… vabbeh!
GRRR… beh, dicevo che hai centrato in pieno l’obiettivo che ti sei posto con questo post.
A proposito… anzi, non a proposito… già che ci sono: bello il meteo e le fasi lunari! ^__^
Buongiorno a tutt’e due (Fulvia e Coccinella) ma i commenti di Splinder sono definitivamente impazziti? Ne è sparito 1 da questo post… mah!! Ricomparira’?
Agosti è un grande comunque.
Sarà intervistato il 5 al senso della vita di Bonolis.
Rob.
non l’ho mai sentito nominare, ma son fermamente convinta che non sempre “famoso = migliore”
Lo ammetto.
Io, Silvano Agosti non avevo la più pallida idea di chi fosse..
neppure mai sentito nominare!
aah.. l’ignoranza, che brutta bestia!
Bhè adesso credo proprio che mi metterò un pochetto a disegnare..
Passa buone giornate,
Ila.
Mi sembra che parli del latte ;-)
Grazie anche a te.
Rob.
Grazie Rob delle tue sempre belle parole di là, da me.
Che sia stato un buon inizio anno!
I tuoi post d’inizio anno confermano l’alta qualità del tuo blog.
Grazie.
Ma è per questo che scrivo certi post per fare conoscere cose che spesso non lo sono.
E’ una delle prerogative di questo blog ;-))
Grazie sempre di tutto.
Rob.
Ignoranza, perchè sei tu ignoranza!
Mai sentito prima d’ora, mai udito nulla di suo, mai conosciuto il Cinema che ha aperto.
Questo post è da incorniciare, linkare, conoscere! Grazie Rob, grazie davvero!
Il tuo lettore affezionato
Mauro