elogio di Zinedine Zidane
e della debolezza in un campione
Franti vs. Zidane
E Zidane, quell’infame…
… rideva
Roberto Bernabo’
Ho letto veramente di tutto sul gesto che ha concluso la carriera di Zinedine Zidane.
Facili moralismi, finti stupori per il riconoscimento quale miglior giocatore dei mondiali (e chi doveva vincerlo, tra gli italiani, Totti?), accuse di ogni genere, c’è un blog, molto famoso del mio, che gli da del cretino perchè tutti lo ricorderanno per quella bravata, e c’è persino chi lo invita a chiedere scusa ed a giocare ancora una partita.
Tutte opinioni rispettabili percarità.
Noi non sapremo mai cosa lo abbia spinto, cosa abbia mai potuto dire Materazzi di così pesante da provocare in lui una simile reazione.
Ma riteniamo che un giocatore che stava concludendo una partita che:
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era la finale del campionato del mondo;
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ancora assolutamente alla portata della Francia che stava stra attacando;
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era l’ultima della sua carriera;
decide improvvisamente di dare una testata in pieno petto all’avversario provocatore Materazzi, davanti alle telecamere di tutto il mondo, deve avere valutato, in quella frazione di secondo, che l’offesa valeva di più del suo onore di calciatore infangato.
Se così fosse, se cioè Zinedine se ne fosse fottuto delle conseguenze, sempre e comunque più gravi della provocazione, ed avesse pensato solo a censurare un’affermazione ingiuriosa, infamante ed insopportabile avrebbe la mia stima.
E arrivo a dire che gliela confermerei ed anzi lo faccio senz’altro, anche se non lo avesse fatto per questo, ma solo per stanchezza e perchè tradito dalla furbizia dell’italiano che, ammettiamolo, non ha neanche lui brillato più di tanto nell’occasione in quanto a sportività e correttezza, qualunque cosa abbia detto.
Ma non perchè considero assolutamente giusto quel gesto. No quel gesto resterà, sempre e comunque, un errore dal punto di vista sportivo.
Ma semplicemente perché non valuto mai, da tempo, le cose secondo gli schemi usuali.
Le regole, a cui tutti dovremmo, sia chiaro, attenerci, non sempre è detto che debbano essere rispettate. Esistono pure le eccezioni che le confermano in qualche misura, o almeno così m’insegnarono da piccolo.
Ogni tanto una deroga in nome di qualcosa che per noi ha più valore vivadio è un segnale di una umanità o, in caso non si fosse trattato di ciò, di una debolezza che sento di ammirare e di difendere soprattutto in un uomo apparentemente teutonico come Zidane.
Che resterà sempre un grande campione. Altro che cretino.
E non dimentichiamo che era rimasto in campo nonostante un brutto infortunio alla spalla, e che aveva persino chiesto di essere sostituito.
Ricordo che in una intervista un altro grande campione – Paulo Roberto Falcão – venne attaccato da un giornalista per un brutto fallo da lui commesso con le seguenti parole: "Un campione non commette un fallo così".
E lui tomo tomo, di rimando, rispose: "E si vede che io non sono un campione".
Certo non era la finale di un mondiale, e allora?
Dispiace solo che il suo gesto abbia, probabilmente, compromesso la Francia ed i suoi compagni e l’esito dei calci di rigore, ma così per dire, non è che mi dispiaccia, poi, più di tanto. A verità.
E se fosse andata così?
E’ che la verità ha sempre almeno due facce.
P.S.
E così, per par condicio, oltre che per spirito patriottico, vorrei anche aggiungere che le inchieste della Fifa su Materazzi oltre ad essere tardive, sanno di burocratico e stantio, nulla a che vedere con ciò che è successo realmente in campo.
Ed infine per sdrammatizzare divertitevi con altre ipotesi qui.
Aggiornamento del post
C’è un aggiornamento del post. Riguarda la presunta squalifica a Materazzi e non solo.
Ci sarebbero da svolgere profonde considerazioni di cosa sta succedendo nel mondo, ed all’importanza che, invece, i mass media (qualcuno dirà anche questo blog, ma voglio correre il rischio di non essere capito neanche questa volta), stanno dando alle sentenze nel calcio, c’è di che riflettere a me pare.
Ma non ho tempo stanotte per dirvi cosa penso al riguardo.
Mi limito solo a dire – giacché solo gli stupidi non cambiano idea – che ferme restando le valutazioni emotive espresse in questo post, se la Fifa dovesse decidere di squalificare Materazzi a Zidane dovrebbe comminare una sanzione assai maggiore, anche se lo stesso giocatore ha annunciato di abbandonare il calcio.
Se ciò non sarà fatto … non so davvero più cosa pensare degli apparati del calcio. E credo che difficilmente tornerò su simili argomenti.
Ah, domani sera sarà alla serata conclusiva della rassegna di cinema italiano di Poggio Mirteto, con la consegna dei Mirti d’oro, non vedo l’ora di rivedere i miei amici e Massimo Iaboni in particolare, un vero ed autentico grande maestro del cinema italiano.
sono felice di trovare qui, opinioni simili alle mie, postate tempo fa, il giorno dopo la vittoria azzurra.
Perchè la verità ha sempre due facce e di solito ci si limita a guardare la faccia che ci sorride, mai quella che piange.
E la mia posizione non è per forza per andare contro…
è un pensiero mio, solo mio.
controcampo :)
Linkato.
Mi dai la possibilità di togliere la musica grazie!
Per quanto riguarda Zidan ne riparliamo che vado di fretta, fatti vivo!
Ciao!
@rukert … sono d’accordo ma un fesso debole ed umano.
Non è di quello che si discute.
Anche tu lo sei stato e probabilmente ti leggo anche per questo.
Siamo tutti dei fessi ogni tanto e meno male.
La perfezione non è di questo mondo.
Uffa.
Rob.
rob quando giocavo a pallacanestro in campionati di dilettanti ero un agonista e una roccia in campo, davo l’anima, ma ero corretto. In campo se ne sentono di tutti i colori. Un giorno per un insulto reagii e fui espulso. L’allenatore mi disse “sei stato un fesso”. Per quanto esistano due facce zidane è un fesso. I francesi avranno detto peste e corna come materazzi in campo, così i tedeschi ecc ecc ma reagire con violenza è da fessi o se vuoi da … non la scrivo però fa rima con portoni. Ciao
@isabella in effetti anche a me perplime … ma lo sport nella società contemporanea sostituisce e costituisce la figura dell’eroe. Quello vero in carne ed ossa che fa lui le cose. Escludo dal novero quelli del cinema perchè non reali. Ed eslcudo le nazioni in guerra che hanno sicuramente altri modelli.
Anche se in effetti lo sport è spesso diventato anche luogo di contestazione politica. Basti pensare a cosa successe a Monaco nel 72.
Infondo anche nell’antica Roma esistevano i gladiatori.
Le masse sono da sempre attratte da questi fenomeni ed io li voglio descrivere per quello che sono realmente.
Discuto su un fatto di costume come su un fatto di cronaca.
Non è colpa né mia né tua se il calcio occupa questo ruolo nella società. O forse si ma insomma mia sicuramente poca.
Ti dico la verità del calcio non mi occupo normalmente ma difronte ad eventi così importanti (i campionati del mondo vinti dall’Italia) ho scelto di farlo. Poi percarità la penso + o – come te. Il mio post è un po’ una provocazione. Al belpensare imperante anche su una testata data da un giocatore stremato in una finale ma continuo a verificare che non sono stato compreso, capita.
Se avesse vinto qualunque altra nazione e se l’Italia non fosse finita in finale, forse non li avrei neppure seguiti, ed, in effetti, ho iniziato a farlo dai quarti di finale, quando ho capito che forse la nazionale italiana ce l’avrebbe fatta.
Anche se in Spagna nell’82 fu altra roba. Battere il Brasile, l’Argentina e la Germania dell’epoca non fu uno scherzo.
I miei riferimenti culturali in effetti sono altri ed è evidente che sono essenzialmente basati sull’arte della visione.
***
Anche io sempre con il moleskine, ovvio.
Ma quelli restano appunti personali il più delle volte.
;-)
Rob.
ps2, no rob, non ho un link, ho solo uno stretto legame con la mia fedele moleskine. un bacio… isabella
ps. lo scorso ”post it” era mio. isabella
io non capisco… certo che zidane è umano, diamine, i miti e la mitologia sono altro!!!!! correre dietro una palla per 90 o 120 minuti fraseggiando con i piedi è impresa da eroi?!allucinante. zizu, umano e diseducato. non è la prima volta che sfonda toraci di testa, essù…
@imho le tue argomentazioni esclusivamente basate sul piano razionale sono ineccepibili. Non posso che darti ragione seguendo la logica della tua impostazione. Anche se non su tutto.
Le mie, invece, si basano su un sentire la debolezza umana come quacosa che rende questi esseri più simili a noi.
Intendiamoci non difendo il gesto, ma la debolezza, l’errore.
Né solidalizzo con il fatto che lui si sia arroccato su posizioni indifendibili.
Però se la smetessimo di rintuzzarci le nostre diverse appartenenze di campanile e provassimo ad essere un unico popolo e non solo europeo?
E poi io non mi sento orgoglioso di essere italiano solo perché l’Italia ha vinto un campionato del mondo.
Questo paese deve ancora fare tanti altri campionati del mondo per potere guardare le altre democrazie da pari a pari.
Il calcio perlatro è ancora tutto da riformare … altro che orgoglio.
Un caro saluto.
Rob.
Io credo che un campione non sia solo colui che ha una certa tecnica, ma anche chi possiede un certo sangue freddo… lo sanno bene quelli dell’esercito: a che serve un tipo che sa sparare se poi davanti al nemico ha paura e scappa? Cosi a che serve un bravo giocatore se poi basta dire due stronzate in campo per farlo cacciare fuori?
Tralaltro non capisco allora perchè non giustifichiamo tutti gli interventi “antisportivi”… che solo zidane è stato provocato? Tutti i giocatori, di qualsiasi sport, quando reagiscono in una certa maniera (violenta e apparentemente senza senso) lo fanno perchè provocati… che facciamo diamo una medaglia ad honorem a tutti? non mi pare il caso. e non mi pare il caso manco per zizou. Oggi per la prima volta non mi sento inferiore al resto d’europa dell’ essere italiano… con questa storia, certi paesi in europa stanno toccando il fondo. imho.
@Isabella … ehm riflettevo infine sul fatto che chi da della troia a tua madre e tua sorella, senza essere stato provocato a questa ingiuria, è forse meno meritevole di comprensione partendo dall’assunto che tua madre e tua sorella non siano delle troie, cosa che ritengo scontata, ma che dovrebbe, in senso assoluto, entrare nell’ambito della contro-argomentazione circa tale gesto.
Perchè sposterebbe, anche se di assai poco in verità, la valutazione, comunque negativa, dell’offesa loro e della tua reazione.
Diceva mia nonna:
“Perché di buona grazia essere avari? la buona grazia non costa denari”.
Così giusto per condividere come la penso in merito a quello che tu chiami fair play ed io, più semplicemente, buona educazione.
E per concludere: diciamo che esiste buona grazia anche nel commentare. Questioni di sitle. Caprone Zidane? Si, forse, ma anche campione, certamente.
;-)
Ma non hai un link?
Un saluto.
Rob.
@Isabella … non vinci nulla.
Chi gioca a calcio sa che è sbagliato sempre sia provocare che rispondere alla provocazione.
Quello che difendo è il limite di un campione che sbaglia.
Sbagliare in una finale del campionato del mondo in quel modo mi fa sentire Zidane più vicino all’uomo che non al mito.
Il resto, i paragoni con Totti, con gli altri possibili provvedimenti disciplinari, non sono oggetto della mia riflessione che non è sportiva ma sentimentale nella piena accezione del termine.
Umana.
Difendo il limite di un uomo ferito com’era lui.
E sento che sia giusto cercare di comprendere i gesti e gli errori assai più di giudicarli.
;-)
Rob.
ho scritto ”tria” invece che ”troia”. eeeeeeh, il fair play della mia tastiera…
il fair play dovrebbe prevalere su tutto. dovrebbe far desistere la lingua di materazzi, dovrebbe trattenere la testa di qualsiasi caprone. perchè a totti hanno dato 5 giorni di squalifica e a zidane un epiteto non ritrattato? se dovessi picchiare tutti quelli che danno della tria a mia sorella o a mia madre cosa vinco? Isabella
@minstrel .. se non sapessi che ci sei tu a leggere ed a commentare non scriverei più il blog.
;-)
Il calcio è fatto anche di errori umani è uno sport affascinante anche per questo e bisognerebbe lasciare in pace i campioni che dimostrano di essere esseri umani come tutti.
Rob.
YOURS
MAURO
PS:Maledetta fretta!
Materazzi è innegabilmente più furbo che bravo.
E calcolando che in quella partita ha segnato una doppietta, la sua furbizia deve essere cresciuta di pari grado…
Ma anche questo è calcio. Bestemmie, insulti sussurrati e spintoni nascosti compresi.
Bella la foto iniziale. Cacchio, avrà avuto 18 anni…
Ciao Rob!