cinemavistodame.com di Roberto Bernabò

Marcello Mastroianni

10 anni

Marcello Mastroianni

Odio questo genere di post, ma non posso esimermi. Lascio sul mio blog, in memoria di quello che rimane, ancora oggi, uno dei più grandi attori italiani di tutti i tempi, un trailer del documentario: “Marcello, una vita dolce” di Mario Canale e Annarosa Morri.

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Nonostantetutto
17 anni fa

Avag No comment.

Rob.

Avag
17 anni fa

veramente ho fatto una ricerca su google e poi nonostante la mia intensa vita notturna so anche cosa passa in televisione, oltre ovviamente a spulciare i necrologi.

Ah bannami pure io qua ci sono venuta sempre solo per gentilezza su tua richiesta, mi spiace dirti che non sei mai stato una delle mie letture favorite, sai parli di cinema..

Nonostantetutto
17 anni fa

@Avag Prendo nota che hai finalmente cliccato sul link. Deo gratias. Certo che ce n’è voluta.

Mi corre l’obbligo fari notare che non tutta l’Italia guarda La7 la sera. E poi, di grazia, tu saresti quella che non ama essere sindacata su ciò che scrive, ma andiamo …

Così, giusto per condividere, sai in questo blog, in genere, parlo di cinema e di film e non di morti, così una scelta editoriale.

Un consiglio da amico:

alle 04:01 di mattina cerca di dormire, invece di leggere i commenti al tuo blog … magari ti riesce di dire cose meno sgradevoli.

Perchè ho davvero avuto molta pazienza a non bannare il tuo accesso a questo spazio ed a non cancellare i tuoi commenti a questo post, che intende essere un omaggio a Mastroianni e che deve, invece, rimanere imbrattato del tuo malumore e della tua malcelata arroganza.

Idem sull’Epifania etc.

Rob.

Avag
17 anni fa

come ti sei premurato di far ben presente nei tuoi commenti sono una poverina limitata quindi non capisco le cose, volevi pubblicizzare un documentario che tra l’altro e’ appena andato in onda?

http://www.la7.it/mastroianni/

mi chiedo perche’ non sei arrivato subito al punto invece di perderti in inutili preamboli? il risultato che hai ottenuto e’ che la massa ignorante e poco lodata come me non coglie i tuoi criptici messaggi.

Voglio precisare che non e’ un consiglio, come osare! solo la domanda di una povera fanciulla ottusa che almeno non ricorre al mezzuccio del litigio per attirare l’attenzione sui suoi necrologi

Buona epifania che tutte le feste si porta via quindi anche la mia partecipazione a questa sciocca diatriba

Nonostantetutto
17 anni fa

@Avag Ehm … quello che trovo strano è che tu continui a non capire che il mio post non è fatto solo per commemorare, ma, soprattutto, per dare visibilità ad un documentario su Mastroianni.

Preciso che non ho mai inteso paragonare l’importanza di Joseph Barbera con quella di Marcello Mastroianni, la mia, semmai, era solo un’annotazione circa la sola importanza del primo, da te recensito. Non c’era, nel mio commento, alcun intento paragonativo, e peraltro ti faccio notare che, per gli amanti di Joseph Barbera, potrebbe essere altrettanto irriverente il tuo.

E non c’era non a caso, ma perché, sinceramente, credo che in campo artistico, comunque, non abbia un senso, soprattutto a fronte di generi così diversi, poter affermare, in senso assoluto, chi possa essere migliore di chi. Tu ti senti nella posizione di poterlo fare, io lo rispetto, ma non lo condivido.

Concludo dicendo che il fatto che il tuo blog sia costellato di coccodrilli è un fatto oggettivo … mentre la considerazione che siano fatti con una certa umiltà … ehm … è una valutazione del tutto soggettiva, che fatta dalla sua autrice poi, consentimelo, oltre ad essere sfacciatamente autoreferenziale e molto poco umile, lascia anche un po’ il tempo che trova, se è vero che da te ammetti che non sono poi sempre così forieri di lodi.

In certi casi, e su questo siamo d’accordo, tacere sarebbe effettivamente sempre la cosa migliore.

Felice anno nuovo anche a te.

Rob.

Avag
17 anni fa

diciomo che ci divide un problema di sensibilita’ liguistica: indipendentemente dal commento che mi hai scritto, se leggo le prime 5 parole del tuo post “odio questo genere di post” mi scatta automaticamente la domanda ” e allora perche’ lo scrivi?” a cui non trovo risposta sufficente in quel “ma non posso esimermi” e mi perdo tutto il gusto del tuo innegabilmente valido post.

Poi sempre con quel incipit troppo forte in testa penso a Mastroianni, cosi’ immenso e cosi’ schivo e mi domando se amerebbe essere ricordato “per forza” da chi odia le commemorazioni, perche’ il 19 era il decennale della sua scomparsa e la risposta e’ negativa.

Con questo rammarico in testa (devo appuntare inoltre che ho trovato un po’ infelice da parte tua paragonare l’importanza di Mastroianni e di Joseph Barbera) sul piano personale mi urta questa fama da regina del necrologio che mi viene attribuita e che rimarchi pesantemente nel commento qui sopra: il mio blog sara’ anche costellato di coccodrilli e commemorazioni ma forse dopo 3 anni e mezzo lo faccio ancora con una certa umilta’ e non in maniera automantica, infatti di fronte alla grandezza di Mastroianni mi pareva riduttivo scrivere come scrivo di solito e ho preferito tacere e come vedi il silenzio a volte fa piu’ scalpore.

Dopo questo reiterato Buon Natale ti porgo anche gli auguri per un Felice Anno Nuovo. :-)

Nonostantetutto
17 anni fa

@Avag eh????

Guarda che io non mi sono arrogato proprio niente !!!

Devo a questo punto alcune precisazioni.

In primis mi sembra che sia tu, nel caso di specie, semmai, ad arrogarti questo diritto, nei mei confronti …

Si, è vero, odio questo genere di post, soprattutto perché mi ricordano quelli che in gergo giornalistico si chiamano coccodrilli, quegli articoli cioè già pronti che i giornali pubblicano quando qualcuno decide di tirare le cuoia.

Ne scrivo anche io, ma di brevissimi, solo per lasciare una traccia di certe mancanze.

Nel caso di specie il vuoto che ha lasciato Mastroianni è tale che non sono riuscito a non scrivere nulla.

Peraltro, mentre non amo i post scritti il giorno della morte, amo invece, assai di più, quelli che commemorano chi non c’è più da parecchio (vedi foto di Massimo Troisi nel mio tamplate).

Perchè ricordare chi non c’è più è un atto di civiltà da sempre, e sono stato molto contento di dare visibilità ad un film che condivide proprio questa prospettiva documentarista evocativa.

In realtà ero passato da te proprio per leggerti, per fare in modo che anche tu venissi a conoscenza di questo film, e, visto che sei una specialista di certi post, sono rimasto stupito, nell’occasione, dal fatto che non ci fosse nulla sul tuo blog, che è lettralmente costellato di commemorazioni di defunti, su Marcello.

Tutto qui non mi sembra il caso di farne un dramma, e comunque, con quel commento, non intendevo, in alcun modo te lo assicuro, né sindacare la tua linea editoriale e né tanto meno innervosirti, rimango pertanto basito da questo tuo commento un po’ troppo urticante.

Ad ogni modo spero di averti fatto comprendere un po’ più a fondo le mie ragioni.

Ari Buon Natale pure a te.

Rob.

Avag
17 anni fa

visto che ti sei arrogato il diritto di venire a sindacare su chi scrivo i post o meno, permettimi un’osservazione: non li fare i post commemorativi se li odi, e’ brutto sapere che le cose sono scritte per forza e Mastroianni non ha certo bisgno di celebrazioni forzate.

Felice Natale anche a te

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