(Fonte ANSA) – ROMA, 17 GEN – "Nuovomondo", il film di Emanuele Crialese che ha vinto un Leone d’argento a Venezia, non sara’ incluso nei film nominati agli Oscar.
Lo ha detto il produttore, Fabrizio Mosca, spiegando che quest’anno per la prima volta l’Academy ha comunicato una pre-selezione di nove film e il nostro non c’e’. L’abbiamo saputo dal nostro publicist a Los Angeles’.
Con l’esclusione di "Nuovomondo", nessuna pellicola italiana e’ in corsa per i premio al miglior film straniero.
Dei 61 film candidati alla categoria di miglior film straniero per l’Oscar, i nove preselezionati sono:
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"Days of Glory" di Rachid Bouchareb;
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"Water" di Deepa Mehta;
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"Dopo il matrimonio" di Susanne Bier;
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"Avenue Montaigne" di Daniele Thompson;
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"The Lives of Others" di Florian Henckel von Donnersmarck;
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"Il labirinto del fauno" di Guillermo del Toro;
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"Black Book" di Paul Verhoeven;
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"Volver" di Pedro Almodovar;
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e "Vitus" di Fredi M. Murer.
Nulla da eccepire sulle pellicole selezionate (chissà se Alodovar ce la farà), ma insomma neanche un film italiano è abbastanza triste.
Forse un segnale alle carenze di un sistema produttivo troppo poco incentrato su film di qualità? Magari fosse questa la motivazione.
Certo che per il Cinema Italiano è un po’ una beffa e le ragioni saranno sicuramente altre.
Per me è una delusione apprendere l’esclusione di un regista, come Emanuele Crialese, formatosi proprio negli USA e che ha, in poco tempo, saputo dimostrare tanto talento, e di una pellicola che abbiamo proprio amato molto (il nostro post sul regista e sull’analisi comparata di Nuovomondo e Respiro è qui).
Ma per il resto spero che questa delusione induca qualche riflessione seria da parte dei produttori italiani in merito alla direzione delle loro scelte.
Anche se va detto non è certo la selezione degli Oscar a decretare il successo del cinema d’autore.
@mpinaCiancio se così fosse vorrebbe dire che le cose non sono poi così tanto cambiate allora, non credi?
;-)
Un saluto.
Rob.
Credo che l’esclusione di questo film abbia motivazioni altre, se vogliamo di carattere sociale e sociologico. Certo non è bello ciò che emerge alla fine della pellicola della società americana nei confronti degli emigrati (cose sapute, ma mai dette con così tanta lucidità e forza e veicolate da un mezzo potente come quello del cinema) Non credi?
@minstrel e già … ;-)
Un saluto.
Rob.
Ci sarebbe stata bene una star che urlava: “EMANUEEELLEEEE!” in puro stile loren con benigni.
Ma… pensandoci bene… la “star” presunta poteva essere la bellucci O___O
Nononononono, fermate il mondo. Forse va bene così. Facciamo fare all’America i suoi premi pagati dalle major e noi godiamoci il gran Crialese!
yours
MAURO
io tifo “Water” di Deepa Mehta;
“Dopo il matrimonio” di Susanne Bier;
sappilo…
_deliriocinefilo
@contenebbia e @Kaspar siano d’accordo ;-)
@utente anonimo Rocky Balboa non l’ho visto e non credo che lo vedrò, tanto di un film del genere s’immagina tutto già prima.
Però non è detto.
Un saluto.
Rob.
Peccato davvero per Crialese..
Rob hai visto “rocky Balboa”?
I giurari hanno nuovamente dimostrato la loro incapacità in materia di cinema. Il film di Crialese meritava la nomination, anzi meritava proprio di vincere.
Hai ragione: l’Oscar non è certo sinonimo di qualità. Sappiamo bene cosa si cela dietro alla celebre statuetta. Personalmente, però, farò il tifo per Verhoeven ed il suo “Black Book”: due ore abbondanti di Cinema allo stato puro. Anche se il 2006, nel mio cuore, resta l’anno di INLAND EMPIRE.