cinemavistodame.com di Roberto Bernabò

Scrivere l’essenziale – una piccola polemica

  Scrivere l’essenziale – una piccola polemica

La formula del concorso non l’ho inventata io

 
 
Succede che partecipo al concorso scrivere l’essenziale e mi trovo coinvolto in una piccola polemica che deriva da questo scambio di commenti. Il mio contributo è stato:

Essenziale è il diverso. Il differente.

 

Ciò che non siamo, non saremmo, non saremo, ciò che fummo e che rinnegammo.

 

Alterità come luce e strada, complemento senza il quale condannarsi a non vivere.

 


Alla comunicazione dei vincitori io scrivo un commento democraticamente polemico che riporto: 

Se questi sono i premiati allora non vincerò mai.

In effetti, rifletto, ognuno è schiavo del proprio essenziale, frutto del proprio percorso esistenziale, con pieno diritto, ed ho compreso che questa iniziativa, pur lodevole negli intenti, è pur sempre italiana nei modi dei Festival di Sanremo.

Abbiamo una tara noi italiani. Quella di mettere in classifica le sensibilità, le bellezze, in alcuni, rari, casi le arti.

Non è polemica, amici, ma mera constatazione.

Perteciperò alla prossima edizione senz’altro, ma fuori concorso, che potrebbe essere un’idea.

Sono certo che pochi aderirebbero, e si che la vanità dilaga, o forse anche no, ma in ogni caso ancora complimenti per l’iniziativa e per l’onesta responsabilità che vi assumete.

E che proprio non è una mia capacità tessere relazioni né in rete né fuori in altri luoghi.

Sono e rimarrò sempre uno spirito libero, anche se nel mio blog quell’unico ed emozionato commento al mio contributo, varrà pur sempre più di un premio, perché frutto di vera emozione e non di studio … o altro …

Al prossimo anno.

Con stima.

Rob.


Mi risponde, un po’ piccato ed un po’ sibillino, uno dei giudici: 

Roberto, penso di doverti una risposta. Soprattutto perché mi sfugge il legame col Festival di Sanremo.

La dimensione agonistica è davvero estranea ai motivi per i quali ogni anno organizziamo questo “premio”. Parafrasando un famoso collega secondo il quale “la virtù è premio a se stessa”, potrei dire che pure l’essenziale (la sua ricerca) è premio a se stesso. La cosa, in verità, è molto più semplice: il tuo testo, bello, intenso, sincero, essenziale, non è entrato in risonanza essenziale con le nostre soggettività.

Il premiare o meno un testo è un gioco nel gioco, ma non è l’essenziale del gioco (io credo che chi partecipa all’essenziale per vincere ha già perso…) che consiste nel fare leggere ad altri, magari fuori dal giro del proprio blog, un proprio testo di ricerca su un tema così libero, ampio, complicato e interessante come la scrittura dell’essenziale.

Detto questo, io sono stato contento della tua partecipazione perché so che scrivi in modo libero, sincero e appassionato. Non so se nei modi questo concorso assomigli al Festival di Sanremo, ma certo hai tutto il diritto di contestare i testi premiati, se vuoi.

cordialmente
firma


Più pacato e ironico quello di un altro giudice, che peraltro conosco personalmente:   

Ma sì, Rob! Come a Sanremo: w le polemiche sulla giuria! (sorrido con la simpatia sincera che sai)

Poi, detto tra noi, io ho ancora in piedi un ricorso al Tar del blog essenziale: nel 2004 partecipai e quel manigoldo di Matteo non mi fece vincere! Ingrato! (sorrido)

Matteo mi ha comunque anticipato in quello che volevo dire: vincendo, non si perde forse l’essenziale? Un dubbio con il quale ti saluto caramente e spero ti sia comunque divertito con questo gioco essenziale che conserva da sempre come attori indistintamente principali del gioco chi premia, chi è premiato e chi no.

Un caro saluto e grazie a te, ed a tutti per aver voluto giocosamente partecipare al tema “essenziale”. Ma giocosamente appunto, mi raccomando, eh? (sorrido) 


Si chiude, almeno per ora con questo sfogo. Che è poi, sia chiaro, il motivo del post. 


Mi sento chiamato in causa per cui devo dei chiarimenti. 

In primo luogo non contesto nessuno, Max, ci mancherebbe, tanto meno i premiati a cui va in ogni caso il mio plauso e la mia stima. Alcuni, peraltro, li conosco anche di persona pensate quanto è piccolo il mondo.
 
Nel merito delle, lasciamelo dire con schiettezza e simpatia, un po’ sibilline argomentazioni di XXXXX, chiarisco che il riferimento a San Remo (ma avrei potuto citare il premio Strega o l’Oscar o il Davide di Donatello per restare in ambiti letterario – cinefili), è proprio nel fatto che:
 
a) esiste una giuria (e non, ad esempio, un voto della community)
b) esistono dei vincitori,
c) esistono dei premi.
 
Dunque non è il caso di scandalizzarsi, né di risentirsi, né di far finta di non capire.
 
Ammettiamo che voi vi divertite a fare la giuria, e che noi, va detto, ci divertiamo a partecipare, amen.
 
Se poi qualcuno lo fa per vincere … questo non è davvero un problema mio, ma, semmai della formula con voi avete impostato l’iniziativa.
 
Fatta questa, sacrosanta, e meno ipocrita, considerazione, andiamo avanti ;-)
 
Quello che chiaramente colpisce gli esclusi dai premi, e vengo al chiarimento del mio sfogo democratico, è il fatto che possa esistere come una graduatoria dell’essenziale … probabilmente è questo che sconcerta.
 
Chiarisco, inoltre, che personalmente non ho mai partecipato a competizioni di alcun genere, eccezion fatta per un torneo di palla a mano ed uno di ping pong.
 
Partecipo al vostro concorso da due anni perché mi piace l’idea di provare a speculare, quasi filosoficamente, sul concetto di essenziale nello scrivere perché la cosa sembra quasi un paradosso, una sorta di ossimoro.
 
Lo scrivere in sé, infatti, non la considero una pratica essenziale.
 
O forse si, ma non perché attraverso di essa si abbia la presunzione di penetrare l’essenziale.
 
A me piace farlo perché, in certi momenti della mia vita, 
  • mi aiuta a fare chiarezza,
  • mi da modo di allargare il perimetro di certi miei interessi,
  • da libero sfogo a quella parte creativa che è in ognuno di noi,  
ma non saprei valutare quanto queste cose siano poi essenziali in un’accezione rigorosa del termine.
 
Più essenziale del parlare è, talvolta, il tacere, ad esempio, pratica nella quale è evidente non sono poi così avvezzo.
 
Ad ogni modo gli scrittori raramente, ammettiamolo, e arrivo a dire per fortuna, scrivono l’essenziale, prova ne sia che uno dei racconti che amo di più s’intitola “inviti superflui” di Dino Buzzati, dove, paradossalmente, esiste un concetto essenziale, ma tralascerei per non scantonare.
 
Rientrando nel merito, tutti i premi letterari, i festival canori, ovunque si provi a gerarchizzare una sensibilità artistica, o pseudo tale, creano inevitabilmente ferite e polemiche.
 
Perché è evidente … ognuno di noi che scrive anela di essere compreso nel suo io più profondo.
 
Non avremmo un blog se non avvertissimo come un’urgenza di comunicazione.
 
Ma comunicare non è un processo ad una via, si comunica solo quando l’altro, nella accezione più ampia possibile, ci ha compreso.
 
Probabilmente è questo che evidentemente colpisce e, talvolta, ferisce le sensibilità, una sorta di "insoddisfazione dialettica", come la definì magistralmente Ettore Scola nel film "La Famiglia" di cui consiglio la visione.
 
Ed è forse per questo che preferirei che, come in tutti i concorsi, o festival, o rassegne, ovunque, insomma, si assegni un premio, potesse esistere anche qui una sezione "fuori concorso".
 
Perchè su questo siamo d’accordo competere nella ricerca dell’essenziale non ha davvero alcun senso.
 
Grazie e complimenti ancora ai vincitori, non vorrei mai pensassero che ce l’ho davvero con loro.
 
Un caro saluto di ricambio a Max di cui ricordo la sensibilità, l’intelligenza e la simpatia quando ci conoscemmo a Genova.
 
In ogni caso confermo, sin da ora, che, parteciperò anche l’anno prossimo qualunque forma adottiate.
 
La dialettica è uno strumento essenziale, non credete?
 
Con stima.
 
Rob.


Son ragazzi, son ragazzi ;) Eh dai che si scherza. Partecipate alla polemica ;)
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utente anonimo
utente anonimo
17 anni fa

Bel blog

Complimenti

Marco

Nonostantetutto
17 anni fa

@Novocaine Mi fai davvero felice con questo commento perché anche io sarò lieto di non competere … contro di te ;-)

Un caro saluto.

Rob.

Son ragazzi, son ragazzi …

Novocaine
17 anni fa

l’ho scritto anche sul blog dell’essenziale… l’anno prossimo parteciperò anch’io fuori concorso, contro di te ;)

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