Una tale Mole di cinema
“Lascia perdere, Johnny!”, segna l’esordio alla regia di Fabrizio Bentivoglio, e Signorina Effe quello di Wilma Labate: Fabrizio e Wilma sono la coppia di registi italiani presente al Festival di Torino, che da oggi, festeggia la 25ma edizione con la, prima con la direzione artistica di Nanni Moretti, dopo le note polemiche. Numerosi gli ospiti sotto la Mole: Wim e Donata Wenders, Paolo e Vittorio Taviani, Valeria Golino, Valeria Bruni Tedeschi, Marianne Faithfull.
I film della mostra sono:
Nella valle di Elah
Ai confini del Paradiso
1408
The Kingdom
Il caso Thomas Crawford
The Bourne Ultimatum
Seta
Il passato
Il falsario
Sleuth
La giusta distanza
I vicerè
Il diario di una tata
Un cuore grande
L’abbuffata
Quel treno per Yuma
Meduse
Die Hard – Vivere o morire
L’uomo privato
Le uscite nelle sale italiane di ieri 23 novembre 2007
In sala da ieri le suggestioni pop-psichedeliche di Julie Taymor con Across the Universe, musical adagiato sulle note dei Beatles, probabilmente l’uscita più promettente. Sienna Miller è Edie Sedgwick nel biopic Factory Girl, mentre Violante Placido e Luca Argentero si innamorano in Lezioni di cioccolato (Roma è già piena di manifesti da giorni sospetto, sospetto, sospetto).
Roul Bova e Giancarlo Giannini, 11 anni dopo tornano insieme con un sequel di cui nessuno a parte loro attendevano … Milano-Palermo il ritorno, così come Citto Maselli, il regista più comunista italiano, nuovamente in regia con Civico 0.
Risate con l’Adolf Hitler dipinto da Dani Levy in Mein Führer e polsi che tremano nella stanza 1408, con John Cusack, altra probabile buona uscita, intrappolato in un racconto di Stephen King.
ACROSS THE UNIVERSE
genere: musical
regia di Julie Taymor
con Jim Sturgess, Evan Rachel Wood
distrib. Sony Pictures
L’uscita forse migliore di ieri. I Fab Four e la controcultura, la musica e le icone, la nostalgia e il disincanto. In altre parole il cinema. Arriva nelle sale italiane il film rivelazione della recente Festa di Roma. Storia di una passione acerba e di un’amore intramontabile. Storia di Jude e Lucy: giovani, innamorati, colti all’alba della cultura pop. Ma anche storia dei Beatles, signori: Hey Jude, Lucy in the Sky with Diamonds e, naturalmente, le altre.
Canzoni che a quella cultura hanno dato un suono: Julie Taymor ha provato a dargli un’immagine. E poi ragazzi non scherziamo il film è in uscita al Greenwich di Testaccio a Roma dove stasera invece vedrò Giorni e Nuvole di Silvio Soldini.
Qui la mia analisi di eventi ed esistenti.
FACTORY GIRL
genere: biopic
regia di George Hickenlooper
con Sienna Miller, Guy Pearce
distrib. Moviemax
Biopic con verniciature underground. Warhol, le avanguardie pop, la rivoluzione folk. Tutto l’anticonformismo sixty passa attraverso il corpo-film di Edie Sedgwick, starlet mediocre, musa ispiratrice, amante fulminata.
E non lascerebbe traccia, se non fosse per il regista Hickenlooper che racconta ascesa e caduta di un personaggio invisibile oltre il quale scorgere il tempo, il senso e l’umore di una generazione che di lì a poco avrebbe cambiato il mondo. Con Sienna Miller e Guy Pearce. Io passo e voi?
LEZIONI DI CIOCCOLATO
genere: commedia/sentimentale
regia di Claudio Cupellini
con Luca Argentero, Violante Placido
distrib. Universal
Mattia è un imprenditore cinico e spregiudicato. Quando un suo manovale egiziano s’infortuna, cadendo dall’impalcatura di una casa in costruzione, per Mattia inizia però un cammino di “redenzione”.
L’operaio, in cambio del silenzio, obbliga “il geometra” a prendere il diploma di pasticcere a suo nome, per aprire in futuro un’attività in proprio. Per riuscire ad ottenere la somma in palio Mattia è costretto a camuffarsi da immigrato: così, tra gag esilaranti e ricette da capogiro, avrà modo di scoprire un nuovo modo di vivere la vita. Con Luca Argentero e Violante Placido.
Insomma tutto mi sa di già visto e di già vissuto, e poi basta con questi film che esaltano il cioccolato e le attrici raccomandate dai padri …
MILANO-PALERMO IL RITORNO
genere: poliziesco
regia di Claudio Fragasso
con Raoul Bova, Giancarlo Giannini
distrib. Buena Vista
Il pentito Turi Arcangelo Leofonte dopo undici anni di carcere è finalmente libero. Fuori però c’è il mafioso Rocco Scalia deciso a vendicare l’antico tradimento. Un gioco da ragazzi se non fosse per la squadra del Vice Questore Aggiunto Nino Di Venanzio, riassemblata per l’occasione e più che mai decisa a chiudere i conti con il boss. Adrenalinico sequel di Palermo-Milano solo andata. Protagonisti ancora una volta Giannini, Bova e Memphis.
Insomma i soliti noti, Mi dispiace per Gianacarlo Giannini costretto o a doppiare i grandi attori americani (benissimo) o a dover accettare ruoli in film ruffiani e fintamente politici come questo. Che tristezza.
CIVICO 0
genere: drammatico
regia di Citto Maselli
con Ornella Muti, Massimo Ranieri
distrib. Istituto Luce
Dal libro Il nome del barbone di Federico Bonadonna, Civico 0, film-documentario che segna il ritorno al cinema di Francesco “Citto” Maselli, dopo 11 anni di assenza. Ornella Muti, Massimo Ranieri e Letizia Sedrick interpretano le storie, rispettivamente, della migrante rumena Nina, il clochard Giuliano e la migrante etiope Stella nella Roma contemporanea. Ottica dal basso …
Ad un regista come Citto Maselli io do un quattro stelle sulla fiducia. Mi sta troppo simpatico.
1408
genere: horror
regia di Mikael Håfström
con John Cusack, Samuel L. Jackson
distrib. Key Films
L’altra, pare, buona uscita di oggi, ma io non mi fido, troppi multisala e cinema di cassetta lo proiettano a Roma. Stanza 1408, Hotel Dolphin, New York. Rassettata ma non completamente pulita: morti atroci e misteriose vi hanno avuto luogo. Uno scrittore tormentato vuole scoprire la verità.
Dopo Identità un altro albergo “da paura” per John Cusack. A fargli compagnia il direttore dell’hotel Samuel L. Jackson. Da un racconto di Stephen King. Insomma io passo. Alberghi, paura, Stephen King ma non ci dicono qualcosa queste associazioni …
MEIN FÜHRER – LA VERAMENTE VERA VERITÀ SU ADOLF HITLER
genere: grottesco
regia di Dani Levy
con Helge Schneider, Ulrich Mühe
Germania, dicembre 1944. Hitler, ormai stanco e depresso, ha bisogno di riacquistare credibilità e prestigio presso l’opinione pubblica afflitta da una guerra ormai persa. Un attore ebreo dalle spiccate doti oratorie fa al caso suo… Dani Levy firma una commedia amara in cui la figura del noto dittatore tedesco viene completamente stravolta: visto attraverso gli occhi di un insegnante ebreo il fuhrer fa meno paura! Insomma a Roma lo danno all’Intrastevere dovrà pur dire qualcosa.
E poi il cinema tedesco ultimamenete sforna cose interessanti e si reinterroga, anche in chiave comica, sul passato, io incoraggio.
O’ JERUSALEM
genere: storico
di Elie Chouraqui
con Said Taghmaoui, JJ Feild
distrib. Medusa
New York, 1946. L’arabo Said e l’ebreo Bobby. Stessa età e passione politica, medesimi ideali. Uguale l’affetto che li lega. Opposti i fronti nei quali si ritroveranno a combattere dopo la costituzione dello Stato d’Israele stabilita dall’Onu. Dal romanzo a quattro mani di Domique Lapierre e Larry Collins – Gerusalemme, Gerusalemme! – il racconto sui primi fuochi in Terra Santa, di lì a poco destinata ad incendiarsi in un conflitto che brucia ancora oggi. Dirige il francese Elie Chouraqui. Interessante direi.
A Roma è in programmazione in tre sole sale. Sempre più interessante.
IL RISVEGLIO DELLE TENEBRE
genere: fantasy
regia di David L. Cunningham
con Alexander Ludwig, Christopher Eccleston
distrib. 20th Century Fox
Traslocare è sempre una rogna. Lo sa bene Will Stanton, che lascia l’America insieme alla famiglia per stabilirsi in una piccola cittadina inglese. Diffidenza, estraneità, nuovi usi e costumi con i quali familiarizzare. Non solo. Will scopre ben presto di essere il discendente di un’antica dinastia di guerrieri che dovranno sconfiggere il malefico Cavaliere dell’Oscurità e riportare la Luce nel mondo. Fantasy a metà strada tra Harry Potter e I guardiani del giorno. Tratto dalla fortunata saga della scrittrice inglese Susan Cooper. Non è il mio genere e le sale che lo proiettano non sono le mie sale.
Mi scuseranno gli amanti del genere, ma io passo.
IL MIO AMICO GIARDINIERE
genere: commedia
regia di Jean Becker
con Daniel Auteuil, Jean Pierre Darroussin
distrib. Bim
Un pittore parigino, stanco della città e del suo matrimonio, si trasferisce in campagna dove incontra un vecchio amico di scuola che assume come giardiniere. Tra ricordi e discussioni emergono due diverse visioni del mondo, quella urbana e sofisticata e quella bucolica e genuina. Jean Becker mette in scena una storia di amicizia che va oltre le diversità e che trova nei due attori, Auteuil e Darrouss, una toccante e profonda immedesimazione.
Premesso che Daniel Auteuil per me è uno dei migliori attorti in circolazione nel mondo e che meriterebbe un Oscar alla carriera, a me il soggetto pare interessante. Consiglio consiglio.
BOYGIRL – QUESTIONE DI… SESSO
genere: commedia
regia di Nick Hurran
con Kevin Zegers, Samaire Armstrong
distrib. Eagle Pictures
Cosa succederebbe se una mattina, aprendo gli occhi, non doveste riconoscervi? Se il vostro sesso fosse cambiato e lo spirito entrato nel corpo è quello del vostro acerrimo nemico? Nick Hurran risponde a questa domanda con una commedia sulle diversità e sulle insicurezze dell’adolescenza. Woody e Nell frequentano la stessa scuola ma vivono in mondi completamente opposti: lui campione di football, lei studentessa modello. Ma, col tempo, l’uno nel corpo dell’altra, impareranno a conoscersi e a rispettarsi. E tutto è destinato a cambiare. Ma per favore …
A cura di cinemavistodame.
Grazie ;)
Rob.
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