cinemavistodame.com di Roberto Bernabò

I film in uscita dal 4 gennaio 2008

In primis tanti auguri di Buon Anno a tutti da cinemvistodame 2 … e adesso le prime uscite nelle sale italiane del 2008, e precisamente quelle del 4 gennaio.

In questo post:

  1. Lussuria – Seduzione e tradimento
  2. Halloween
  3. Lars e una ragazza tutta sua
  4. Uibù – Fantasmino fifone
  5. Bastardi

Lussuria – Seduzione e tradimento
titolo originale: Lust, Caution (Se jie)
nazione: U.S.A. / Cina
anno: 2007
regia: Ang Lee
genere: Drammatico
durata: 156 min.
distribuzione: Bim Distribuzione
cast: T. Leung (Sig. Yee); J. Chen (Sig.ra Yee); W. Lee-Hom (Kuang Yu-Min); T. Wei (Wang hiah-chih)
sceneggiatura: J. Schamus; W. Hui-Ling
musiche: A. Desplat
fotografia: R. Prieto
montaggio: T. Squyres

Il film racconta la vicenda di due amanti nella Shanghai anni Quaranta, occupata dalle truppe dell’esercito giapponese. Lui, Mr.Yee è un collaborazionista; lei, Wang Chiah-chih è una studentessa e bravissima attrice che collabora con i compagni cinesi della Resistenza, con i quali ha predisposto un’astuta trappola per “catturare” Mr. Yee: diventare la sua amante e insinuarsi nella sua vita per disarmarlo e poi ucciderlo. Wang però non è una spia e non è addestrata a tal punto da vivere una così intensa passione senza rimanerne lei stessa disarmata… L’unica soluzione sarà quella di immolarsi per salvare i suoi sentimenti.

§§§

E’ l’uscita a cui qualcuno darà la solita scontata bomba … boom.

Holiwood Party aveva organizzato un’anteprima per gli ascoltatori (romani) più fedeli il 30 dicembre. Avrei potuto essere della partita, anche se specifico che sono fedele ma non fino alla prostituzione ed in questo blog voglio rimanere scevro da condizionamenti. Devo poter annusare il genio come il cane da tartufi rovista nella terra.

E poi Ang Lee non ve lo devo certo fare scoprire io.

Anche se “La tigre il dragone” ed i meriti del genere wuxia forse sono stato tra i primi blogger italiani a divulgarli nella rete, anche se Ang non sa fare solo quello.

Mangiare bere uomo donna“, ad esempio, fu uno di quei film che mi fece amare sia questo regista che il multi sala Greenwitch di Testaccio a Roma, appena trasferitomi nella capitale.

Ed “I segreti di Brokeback Mountain” (Brokeback Mountain), non ha certo bisogno dei miei epitati.

Per poi arrivare a “Lust, Caution” (2007), Leone d’Oro al miglior film alla 64ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Insomma 5 stars, sulla fiducia, se le merita che dite?

Halloween
titolo originale: Halloween: the beginning
nazione: U.S.A.
anno: 2007
regia: Rob Zombie
genere: Thriller
durata: 110 min.
distribuzione: Key Films
cast: M. Mcdowell (Dr. Samuel Loomis); T. Mane (Michael Myers); S. Moon (Deborah Myers);
sceneggiatura: R. Zombie
musiche: T. Bates
fotografia: P. Parmet
montaggio: G. Garland

Haddonfield, 1963: il giorno di Halloween il piccolo Michael Myers, un bambino di soli dieci anni, uccide il fidanzato di sua madre, sua sorella maggiore e il fidanzato. In seguito viene internato in un istituto psichiatrico e affidato al dottor Sam Loomis. Sedici anni dopo Michael evade dall’ospedale e si mette sulle tracce di sua sorella Laurie …

§§§

Il nuovo film della saga si concentra sui primi anni del giovane Michael Myers e sugli eventi che hanno portato a quella fatidica notte di Halloween in cui scatena la sua furia omicida nella tranquilla cittadina di Haddonfield, nell’Illinois. Dopo quella notte brutale, Michael inizia il suo periodo di carcerazione di 17 anni presso l’ospedale psichiatrico di massima sicurezza Smith’s Grove Sanitarium, dove è seguito da un noto studioso di comportamento infantile, il dott. Samuel Loomis – l’unico uomo che può veramente comprendere la sua natura malefica. 17 anni dopo Michael inizia a seguire una liceale, Laurie Strode, e le sue amiche, Annie e Lynda. Quando il dott. Loomis, famoso grazie al suo libro su Michael, viene a sapere della sua fuga, si offre di aiutare lo sceriffo Brackett di Haddonfield per trovare Michael e porre fine al suo regno di terrore.

Ehm … provare a cimentarsi con il remake di “Halloween-La notte delle streghe”, una sorta di cult movie di genere diretto nel 1978 dal maestro della paura John Carpenter il quale, a sua volta, s’ispirò in maniera, più o meno esplicita, dal punto di vista formale al celeberrimo “Psycho” (1960) di Alfred Hitchcock, a “La cosa da un altro mondo” (1951) dell’accoppiata Christian Niby-Howard Hawks, ed i primi film italiani di Dario Argento, è sicuramente un’impresa ardua che poteva venire in mente solo a menti un po’ disturbate come quella dell’eclettico Rob Zombie (al secolo Robert Bartleh Cummings) autore delle riuscitissime pellicole di genere quali “La casa dei mille corpi” (2003) e “La casa del diavolo” (2005).

Ora detto questo sia chiara una cosa.

Tra il sottoscritto ed il genere horror (Alfred Hitchcock a parte … che peraltro non faceva horror ma thriller) c’è come un’afasia comunicativa. Una sorta d’insoddisfazione dialettica. Non lo capisco proprio dal punto di vista ontologico.

L’orrore è già nella vita di tutti i giorni, nelle guerre, dentro di noi … che bisogno abbiamo di materializzarlo in film come questo?

Chioserò pertanto con una citazione del sommo Franco Battiato:

A Beethoven e Sinatra preferisco l’insalata
a Vivaldi l’uva passa che mi dà più calorie
uh! com’è difficile restare calmi e indifferenti
mentre tutti intorno fanno rumore
in quest’epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell’orrore.
Ho sentito degli spari in una via del centro
quante stupide galline che si azzuffano per niente
minima immoralia
minima immoralia
e sommersi soprattutto da immondizie musicali.

Sul ponte sventola bandiera bianca …

Ci dovrebbero pagare loro a noi per vedere roba simile.

Ma si sa qui … potrete leggere tutt’altro che la verità.

La dove forse altri daranno bombe io solo tre stars elargite per gli amanti del genere e via.

Lars e una ragazza tutta sua
titolo originale: Lars and the Real Girl
nazione: U.S.A.
anno: 2007
regia: Craig Gillespie
genere: Commedia
durata: 106 min.
distribuzione: DNC
cast: R. Gosling (Lars Lindstrom); K. Garner (Margo); E. Mortimer (Karin); P. Schneider (Gus); P. Clarkson (Dott.ssa Dagmar);
sceneggiatura: N. Oliver
musiche: D. Torn
fotografia: A. Kimmel
montaggio: T. Riegel

Lars Lindstrom, ragazzo introverso e dolce, sembra aver finalmente trovato un’amica da presentare ad amici e parenti come il suo grande amore. Ma l’adorata Bianca viene accolta in modo sospettoso dalla tribù soprattutto quando si scopre che si tratta di una real doll, ossia una di quelle bambole a grandezza naturale.

§§§

Innamorarsi di una bambola invece che di una donna vera, cambiare le relazioni interpersonali di un’intera comunità o anche, più semplicemente, scrivere un soggetto tanto surreale quanto geniale da inviare ad Holliwood sono cose che solleticano la vostra mente intorpidita da baci e abbracci solo virtuali?

Si?

Ed allora come posso non consigliarvi la visione di una pellicola assurda come questa, girata con un low budget, ma in grado di penetrare verità tanto post moderne quanto universali?

La mia idea è che, peraltro, una storia così rappresenti … come dire … una sorta di scaturugine etimologica del significato e del significante del termine realtà a cui, quasi inconsciamente, si rifà quella generazione di sceneggiatori che l’ha conosciuta prevalentemente attraverso i media, … ed il computer in particolare.

La rete vista come un Mahatma in grado d’intervenire come una sorta di virtuale deus ex machina nella nostra vita con soluzioni salvifiche. Mah !

Un prodotto quasi inevitabile della nostra società governata dalle tecnologie di telecomunicazioni, che proliferano sempre di più, ma sempre più priva di calore umano e di rapporto diretto con l’oggettività fenomenologica. Di cui però abbiamo sempre più un disperato bisogno, appunto.

Un villaggio globale si, ma spogliato dalla normalità di qualsiasi perversione.

Vorrei dare quattro stellette ma ne concedo tre e mezzo perché un po’ anche quello che ho scritto su questo film a rileggerlo m’inquieta.

Uibù – Fantasmino fifone
titolo originale: Hui Buh – Das Schlossgespenst
nazione: Germania
anno: 2006
regia: Sebastian Niemann
genere: Commedia
durata: 103 min.
distribuzione: Moviemax
cast: M. Herbig (Cavalier Baldvino/Hui Buh); C. Herbst (Julius); N. Brimble (Daalor/Adolar); H. Makatsch (Leonora Gräfin di Etepetete); E. Salvo González (Konstanzia)
sceneggiatura: D. Ahner; S. Niemann
musiche: E. Riedel
fotografia: G. Schirlo
montaggio: M. Barius

Molti anni fa, Baldovino-Hui Buh imbrogliò a carte; da quel giorno è condannato a vivere da fantasma nello stesso antico castello dove ha sempre abitato. Ma adesso il castello è stato ereditato dal giovane Re Julius, e per il fantasma Hui Buh ci sono in vista… molti cambiamenti.

§§§

Un film commedia fantasy di animazione di un regista che ha lavorato (poco) al cinema e ed alla televisione. Si, ok, a quella tedesca non a quella italiana …

Magari se avessi un figlio in età di fantasmini (a proposito esiste un età da fantasmini?) …

Ma no, dico io, … che farei in una sala che proietta un film del genere senza un marmocchio al seguito?

Infine penso … Miramax, periodo di feste … uhm … io passo.

Due stellette perché è l’inizio dell’anno e sono certo che non è un periodo molto proficuo per certi film di serie B.

Bastardi
titolo originale: Bastardi
nazione: Italia
anno: 2007
regia: Federico Del Zoppo; Andres Arce Meldonado;
genere: Commedia
durata: n.d.
distribuzione: Onemovie
cast: F. Nero (René Iuvara); B. Bouchet (Carmen Iuvara); D. Johnson (Sante Patene); G. Giannini (Il Gatto / Carlo); E. Montesano (Don Alfonso / Armando); E. Henger (Lenka)
sceneggiatura: N. Paolotto; D. Sacchetti; L. De Luca
musiche: N. Matera
fotografia: F. Del Zoppo
montaggio: E. Alabiso; F. Bracci

Le potenti e ricche famiglie degli Iuvara e dei Patene sono rivali storiche. Una sera, in discoteca, Luca Iuvara e Alessandro Patene si contendono l’onore di partecipare a uno spettacolo tenuto dalla bellissima Lenka, arciera d’eccezione. Per scegliere chi salirà sul palco insieme a lei si sfidano a una pericolosa gara in moto. Durante l’emozionante sfida Luca uccide accidentalmente Alessandro. Il padre di Alessandro, Sante Patene, giura vendetta e manda il suo scagnozzo, Brasi, perché uccida Marco, fratello di Luca. Questi, aiutato dal padre, Rene Iuvara, riesce però a sfuggire all’agguato. Intanto Luca, feritosi a sua volta durante la gara in moto, è soccorso da Lenka e da suo zio Oskar, che lo tengono al sicuro dalla vendetta dei Patene. Lenka confessa a Luca che deve sottostare alle volontà dei Patene, perché Sante ha rubato il suo passaporto e tiene in ostaggio sua figlia. Luca giura di aiutarla. Intanto Sante decide di cambiare strategia: manda Brasi dal parroco di paese, Don Alfonso, perché convinca Carmen Iuvara, moglie di Rene, a partecipare a un incontro privato per trattare sui loro rapporti. Carmen accetta di partecipare e Sante si offre di passare sopra all’accaduto solo se gli Iuvara acconsentiranno a rubare per lui la preziosa corona di Re Manfredi, che verrà a breve esposta nel museo locale.

§§§

Insomma se non fosse per Franco Nero che credo abbia sostituito Gerard Depardieu ed un cast all stars da Giancarlo Giannini ad Enrico Montesano, (il set è stato abbandonato anche da Katia Ricciarelli) … chi scommetterebbe su questo film la cui uscita era prevista per marzo 2007 e che esce in sordina e dico poco all’inizio di gennaio 2008, e che invece, a parer mio, dice tanto su come grandi attori di questo calibro vengano in Italia, ingiustamente, dimenticati dalle grandi produzioni, dalle perversi leggi di un mercato, in parte fortemente condizionate sia dalla sudditanza degli esercenti al cinema made in USA, e sia dalla sempre più grave mancanza di coraggio (mi stancherò mai di dirlo?) dei nostri produttori.

Un film d’azione italiano (e si che li sapevamo fare negli anni ’70), girato nella storica cittadina di Trani, in quella Puglia che non è ancora salentina ma è già altra cosa dal resto di un Sud, troppo dimenticato.

Lo inserisco per ultimo ma sarei curioso di vedere in quante e quali sale uscirà questa pellicola quasi dimenticata da Dio e dagli uomini.

Eppure penso a quanto la Puglia ha, invece, ancora da offrire a questo malato cinema italiano.

E penso all’ultima fatica di Edoardo Winspeare un film sul valore estetico della legge appena finito di girare nel Salento e nella mia amata Spongano con la tanto osannata Monica Bellucci e dal sempre bravo Fabrizio Gifuni?

Io do tre stelle … e mi rifiuto di considerare la pellicola il film italiano da deridere della settimana … e chi vuole capire capisce. Ehm … e invece mi sbaglio pure io … ho visto il trailer e mi sembra davvero il film italiano non da deridere della settimana … di più, … che peccato ;-(

Certo il cast, come dire, unisce in un unico attori (e attrici …) diversissimi/e, mah !!!, sono i misteri di certe produzioni nostrane, come dire che film del genere, nonostante, ed anzi proprio per, la presenza di certi nomi altisonanti, non me li spiego proprio …

A cura di cinemavistodame.

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Roberto Bernabò
16 anni fa

@neuronivaganti: Allora … Stardust e non sturdust, intendevi questo vero?, è una coproduzione anglo-statunitense diretta dal londinese Matthew Vaughn (alla sua opera seconda dopo l’apprezzato Layer Cake, che non ho visto), ed è tratto dall’omonimo romanzo del bravissimo scrittore inglese Neil Gaiman, un racconto fantasy genialoide che non ho letto, ma che so essere molto bello.

Ora il problema, in questi casi, è sempre quello attinente la trasposizione dal letterario al filmico, operazione mai facile da affrontare, per mille ragioni che non possono certo essere risolte in un commento, ma che, nel caso di specie, non vedrei come un ostacolo, un pò perché lo scrittore Neil Gaiman ha dato il suo parere favorevole in più occasioni alla cosa (elemento che da solo potrebbe, peraltro, anche non significare nulla), ed un pò perché, dall’idea che mi sono fatto guardando trailer e altre cose in rete attinenti a quest’opera cinematografica, tutte molto convincenti, mi sembra un gran bel film.

Non l’ho visto però (non amo il genere fantasy) ma lo consiglierei a chi ne è, invece, un estimatore. A colpo sicuro.

Un saluto e grazie del passaggio.

Rob.

neuronivaganti
neuronivaganti
16 anni fa

il due e il 4 li andrò a vedere sicuramente.
sai quale mi ha proprio deluso?la bussola d’oro.brrr tremendo.
I personaggi non sono bene sviluppati,molte cose non vengono dette e spiegate.Mi sembra quasi un film arrangiato per natale.
orribile.
com’è sturdust?vorrei fittarlo ma ho paura di fare un altro buco nell’acqua!

Roberto Bernabò
16 anni fa

Capisco quello che dici, ed infondo hai ragione.

Sull’altro mio blog trovi analisi di entrambi i registi. Sono molto diversi ed ho amato molto entrambi.

I link ai post sono questi:

http://cinemavistodame.splinder.com/post/3314038

http://cinemavistodame.splinder.com/post/6380218

http://cinemavistodame.splinder.com/post/5492825

Un saluto e a presto.

Rob.

Ale
Ale
16 anni fa

Forse Ang Lee non mi piace tanto perchè ha poco di quel minimalismo orientale che adoro (vogliamo mettere Kim Ki-Duk o Wong Kar-Wai?). Sono di Piacenza, al festival di Torino sono stato (purtroppo) un solo giorno. Saluti

Roberto Bernabò
16 anni fa

Cara Ale, ti ringrazio dei complimenti e della competenza che dimostri. Ang Lee magari in Italia è un atimino sporavvalutato ma è bravo. Sono d’accordo sulla curiosità sul Lars and the real girl. Ma sei di Torino?

Un saluto.

Rob.

Ale
Ale
16 anni fa

Ciao, complimenti per il blog! Non sono molto d’accordo sul genio assoluto di Ang Lee… Dalla visione di questo film posso assicurare che è realmente pesante: un mélo extracarico e in parte mal riuscito, io darei 2 stelle e mezzo. Mi attira molto invece Lars and the real girl, al festival di Torino ne hanno parlato molto bene.

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