Buongiorno a tutti i lettori di questo blog.
Sto per partire per le mie agognate vacanze.
Non mi porterò il computer.
Vi lascio in versione telegrafica i film in uscita fino al 22 Agosto.
Ci rivediamo per l’ultima settimana.
- Le Cronache di Narnia: il Principe Caspian – di Andrew Adamson
- Lui, lei e Babydog – di Marcel Sarmiento
- Io vi troverò – di Pierre Morel
Le Cronache di Narnia: il Principe Caspian
titolo originale: The Chronicles of Narnia: Prince Caspian
nazione: U.S.A. / Gran Bretagna
anno: 2007
regia: Andrew Adamson
genere: Fantasy
durata: n.d.
distribuzione: Buena Vista International
cast: G. Henley (Lucy Pevensie) • S. Keynes (Edmund Pevensie) • W. Moseley (Peter Pevensie) • A. Popplewell (Susan Pevensie) • B. Barnes (Principe Caspian) • S. Castellitto (Re Miraz) • A. Borrachero (Regina Prunaprismia) • P. Dinklage (Trumpkin) • W. Davis (Nikabrik) • P. Favino (Lord Glozelle) • V. Grass (Dott. Cornelius)
sceneggiatura: A. Adamson • C. Markus • S. McFeely
musiche: H. Gregson-Williams
fotografia: K. Lindenlaub
montaggio: S. Evan-Jones
Trama: I fratelli Pevensie fanno ritorno in una Narnia centinaia di anni dopo la guerra contro Jadis la Strega Bianca, e scoprono che un nuovo tiranno ha messo sotto la sua egemonia il paese: si tratta del Perfido Miraz …
Ci credereste che ci recitano due attori italani del calibro di Sergio Castellitto e Pietro Savino?
Credeteci.
3 stars virgola 5 per un sequel che prometteva di più.
Ed è già in lavorazione il terzo episodio della saga la cui uscita è prevista per il 2010.
Praticamente Andrew Adamson lavora full time al progetto.
Lui, lei e Babydog
titolo originale: Heavy Petting
nazione: U.S.A.
anno: 2007
regia: Marcel Sarmiento
genere: Commedia
durata: 98 min.
distribuzione: Eagle Pictures
cast: B. Hines (Charlie) • K. Sussman (Ras) • M. Akerman (Daphne)
sceneggiatura: M. Sarmiento
musiche: J. Nott
fotografia: T. Ives
montaggio: D. Codron • P. Housen
Trama: Quando Charlie incontra Daphne – la ragazza dei suoi sogni – non immagina neanche lontanamente che per conquistarla, sarà costretto a misurarsi niente di meno che con il suo cane, Babydoll. E proprio quando sembra avere la peggio rispetto al cucciolo e tutto sembra perduto, accade l’impensabile: Charlie si affeziona talmente al cagnolino da capire di non aver mai veramente desiderato una ragazza! A questo punto, per poter continuare a uscire con il “migliore amico dell’uomo”, Charlie dovrà barcamenarsi nella relazione con Daphne, oppure rischierà di perderli entrambi …
E’ estate ragazzi che ci volete fare.
Questo spiega come un film che porta lo stesso titolo di un film documentario datato 1989 sulle prime esperienze sessuali (del resto il titolo non lascia molti dubbi al riguardo e parlo di quello originale), diventi 8 ann dopo una bruttissima commedia.
Ma non spiega perché noi dovremmo andare a vedere una roba del genere del 2007 peraltro.
2 stars e sono largo.
Io vi troverò
titolo originale: Taken
nazione: Francia
anno: 2008
regia: Pierre Morel
genere: Azione / Avventura
durata: 93 min.
distribuzione: 20th Century Fox
cast: L. Neeson (Bryan) • M. Grace (Kim) • X. Berkeley (Stuart) • F. Janssen (Lenore) • K. Cassidy (Amanda) • O. Rabourdin (Jean Claude)
sceneggiatura: L. Besson • R. Mark
musiche: N. Mechaly
fotografia: M. Abramowicz
montaggio: F. Thoraval
Trama: Un ex agente segreto dovrà mettere in campo tutta la sua esperienza ed un’implacabile ferocia, per cercare di salvare la figlia che, durante un viaggio a Parigi, viene sequestrata da un’organizzazione criminale che rapisce giovani donne per inserirle in un giro di prostituzione dopo averle drogate. Una caccia all’ultimo sangue, senza quartiere senza pietà, sulle tracce della figlia scomparsa.
Qui siamo al film scritto ma non diretto del celeberrimo regista francese Luc Besson.
Un regista che ha saputo spesso trasformare la violenza in poesia.
Il regista del film è però Pierre Morel, ci credereste che diresse la fotografia nel film “Love and Other Disasters (2006)” che non è il film australiano del 1996 ed esattamente “Amore ed altre catastrofi” di Emma-Kate Croghan: una giornata convulsa e piena di accadimenti sentimentali nella vita di cinque studenti – tre ragazze e due maschietti – di un’università australiana. Simpatica e anche furba, scritta al femminile ma non femminista, leggera ma non futile, stracolma di cinefilia, ironica ma non irritante, era la commedia d’esordio di una regista 24enne che ha visto molti film della Nouvelle Vague francese, che letteralmente mi deliziò, credeteci.
Liam Neeson è un attore dal quale, peraltro, ci aspettavamo di più dopo la toccante interpretazione in “Shindler’s List” di Steven Spielgerg.
Ciò non di meno dico che questa uscita è da tenere d’occhio perché probabilmente il film merita più di quanto non s’immagini.
Anche se non diretto da lui c’è pur sempre il tocco del maestro francese. Magari 4 stars sono troppe però ;)
Identikit di un delitto
titolo originale: The Flock
nazione: U.S.A.
anno: 2007
regia: Andrew Lau
genere: Thriller
durata: 100 min.
distribuzione: 01 Distribution
cast: R. Gere (Erroll Babbage) • C. Danes (Allison Laurie) • K. Strickland (Viola Frye) • R. Wise (Bobby Stiles) • R. Sams (Edmund Grooms) • A. Lavigne (Beatrice Bell) • K. Sisco (Harriet Wells) • D. Barnes (Vincent Dennison) • M. Schulze (Glenn Custis)
sceneggiatura: C. Mitchell • H. Bauer
musiche: G. Farley
fotografia: E. Chediak
montaggio: T. Adams • M. Hunter
Trama: Dopo anni passati a rintracciare colpevoli di crimini sessuali, l’agente Babbage è troppo coinvolto emotivamente e quindi deve affrontare anche i propri demoni mentre cerca una ragazza scomparsa, sicuro che sia stata rapita da uno dei criminali in libertà vigilata del Flock. La giovane agente Lowry, che fa coppia con lui, deve imparare a conoscere questo lavoro e aiutare il suo mentore a restare dalla parte della legge …
Qui siamo al ritorno dell’astro in caduta libera venuto a fare marchette in Italia con lo spot della nuova Lancia Delta Richard Gere.
Tempi duri vecchio Richard se ti ritrovi ad uscire a ferragosto con questo film che dire mediocre è già fargli un complimento e se non erro è anche il remake di un film dallo stesso titolo diretto fìda Jhon Regan (peraltro anche quello non proprio un capolavoro).
Io rinuncio a capire le perverse regole del cinema americano e nel contempo vi sconsiglio di spendere soldi con opere come questa.
2 stars virgola cinque.
Dal 22 agosto 2008
- Non mi scaricare – di Nicholas Stoller
- Piacere Dave – di Brian Robbins
- Shrooms – Trip senza ritorno – di Paddy Breathnach
- Signal – di David Bruckner • Jacob Gentry • Dan Bush
- Animals in love – di Laurent Charbonnier
- Denti – di Mitchell Lichtenstein
Non mi scaricare
titolo originale: Forgetting Sarah Marshall
nazione: U.S.A.
anno: 2008
regia: Nicholas Stoller
genere: Commedia
durata: 112 min.
distribuzione: United International Pictures
cast: K. Bell (Sarah Marshall) • J. Segel (Peter Bretter) • M. Kunis (Rachel Jansen) • R. Brand (Aldous Snow) • B. Hader (Brian Bretter) • L. Cackowski (Liz Bretter)
sceneggiatura: J. Segel
musiche: L. Workman
fotografia: R. Alsobrook
montaggio: W. Kerr
Trama: Peter, musicista anonimo e non particolarmente brillante, è da sei anni fidanzato con la star televisiva Sarah Marshall, protagonista di Veronica Mars. Quando lei lo pianta su due piedi, Peter cade nella disperazione e a nulla servono i tentativi di uscire con altre donne o i consigli degli amici. L’unica soluzione è cambiare aria per un po’: Peter parte per le Hawaii, ma per uno scherzo della sorte, nel suo stesso albergo alloggiano anche Sarah e il suo nuovo fidanzato … Come uscire dall’empasse?
Qui siamo al secondo lungometraggio del regista Nicholas Stoller fratello del famoso (negli usa) MyDD.com blogger Matt Stoller.
La cosa dunque dovrebbe interessarci.
Se poi aggiungiamo che il regista ha una lunga militanza televisiva nell’anno del dragone di tale categoria dico che questa pellicola è da tenere d’occhio.
Eh si.
3 stars virgola cinque.
Piacere Dave
titolo originale: Meet Dave
nazione: U.S.A.
anno: 2008
regia: Brian Robbins
genere: Commedia
durata: 90 min.
distribuzione: 20th Century Fox
cast: E. Murphy (Dave) • E. Banks (Gina Morrison) • G. Union (Nr. 3) • E. Helms (Nr. 2)
sceneggiatura: B. Corbett • R. Greenberg
musiche: J. Debney
fotografia: J. Mathis
montaggio: N. Bastille
Trama: Il film narra di un equipaggio di piccole creature, dall’aspetto umano, alla ricerca della salvezza per il loro mondo ormai condannato. Arrivano sulla terra perfettamente mascherati: un’astronave che sembra un uomo normalissimo.
Qui mi dispiace dirlo siamo difronte al catastrofico film di un’altra stella cedente. (Sarà per questo che sti’ film escono ad agosto, ho fatto la battuta), Eddy Murphy.
Che dire che se le stelle che cadono sono desideri che si avverano speriamo non vedere mai più il nostro attore brillante girare film così brutti.
1 star.
Shrooms – Trip senza ritorno
titolo originale: Shrooms
nazione: Gran Bretagna
anno: 2007
regia: Paddy Breathnach
genere: Horror
durata: 84 min.
distribuzione: Moviemax
cast: L. Haun (Tara) • J. Huston (Jake) • M. Kasch (Troy) • M. Hazen (Lisa) • A. Greczyn (Holly) • D. Wycherley (Ernie) • S. McGinley (Bernie)
sceneggiatura: P. Elliott
musiche: D. Marianelli
fotografia: N. Segal
montaggio: D. Diskin
Trama: Otto teenagers organizzano una spedizione nei boschi dell’Irlanda del Nord alla ricerca dei migliori funghi allucinogeni del mondo. Una volta arrivati, il posto sembra tranquillo anche se molto isolato e, per la gioia di tutti, ci sono funghi dappertutto. Una volta ingeriti però cominciano ad accadere strani eventi … si tratta di visioni oppure il sangue che inizia a scorrere non potrebbe essere più reale?
Questo è il classico film dei ragazzi che fanno cose che voglio dire solo nei film di genere.
Ora io dico voi siete dei bei ragazzi. Cosa decidete di fare?
Di andare in cerca di funghi allucinogeni. Ma non quelli qualunque, no i migliori.
E dove? in un posto che sembra tranquillo l‘Irlanda del nord? Perché non in Romania visto che c’eravate?
Ma andiamo ragazzi ci andate al cinema ogni tanto?
2 stars.
Signal
titolo originale: The Signal
nazione: U.S.A.
anno: 2007
regia: David Bruckner • Jacob Gentry • Dan Bush
genere: Fantascienza
durata: 97 min.
distribuzione: Onemovie
cast: A. Ramsey (Mya Denton) • S. Nguajah (Rod) • A. Bowen (Lewis Denton) • M. Stanton (Jerry) • S. El-Attar (Janice) • J. Welborn (Ben Capstone)
sceneggiatura: J. Gentry • D. Bruckner • D. Bush
musiche: B. Lovett
montaggio: J. Gentry • D. Bruckner • D. Bush • A. Motlagh
Trama: Uno stranissimo virus, di natura non specificata, si sta diffondendo a macchia d’olio nella città di Terminus proprio alla vigilia del nuovo anno. Tramite i mezzi di comunicazione, come le tv, le radio e i telefonini, un segnale audio-video trasforma tutti coloro che lo sentono o lo vedono in potenziali assassini. La città é ormai perduta, ma un uomo cerca di venire a capo del mistero, per salvare la donna che ama …
Onesto film di genere.
Niente di più.
Semmai qualcosa di meno.
3 stars regalate.
Animals in love
titolo originale: Les animaux amoureux
nazione: Francia
anno: 2007
regia: Laurent Charbonnier
genere: Documentario
durata: 85 min.
distribuzione: Mikado Film
musiche: P. Glass
Trama: 80 ore di materiale filmato. 500 giorni di riprese. 170 specie filmate, di cui 80 compaiono nel montaggio finale. Temperture oscillanti tra i – 30° C e i + 50° C. 2 anni di produzione in 16 nazioni diverse. Ogni stagione, l’intero pianeta risuona di canti, lamenti, stridii, strilli e richiami degli animali. Danze e offerte sono spesso il sistema migliore per sedurre, così come l’organizzazione di parate e numeri musicali degni di Broadway, che possono essere comici o teneri, ma sempre spettacolari. Delfini, leoni, pesci pagliaccio, volatili, canguri, scimmie, granchi o insetti: tutti si impegnano molto per accoppiarsi e creare una nuova vita.
I loro rituali amorosi sono uno specchio del comportamento umano.
Grazie alle sue immagini toccanti e magnifiche, Animals in Love ci porta in giro per il mondo e ci fa scoprire le storie d’amore più straordinarie mai raccontate.
Genere documentarista sulla vita amorosa degli animali.
Educativo.
Ben girato. Sentimentale e persino romantico arrivo a dire.
Ottimo per le famiglie con bambini.
Ecco il film che mi perderò questa estate ;)
Però tre stars le concediamo volentieri.
Denti (2007)
titolo originale: Teeth
nazione: U.S.A.
anno: 2007
regia: Mitchell Lichtenstein
genere: Horror
durata: 88 min.
distribuzione: Mediafilm
cast: J. Weixler (Dawn) • J. Hensley (Brad) • J. Pais (Dottor Godfrey) • H. Appleman (Tobey Cobb)
sceneggiatura: M. Lichtenstein
musiche: R. Miller
fotografia: W. Held
montaggio: J. Landauer
Trama: Dawn è una liceale come tutte le altre, alle prese con i primi amori e le prime esperienze. Presto, però, la ragazza si accorge che qualcosa in lei non va. Il suo corpo è infatti ferocemente in grado di difendersi da assalti maschili non graditi … e le conseguenze per i malcapitati non sono delle più innocue …
Da non confondere con lo psichedelico film di Salvatores.
Qui siamo ad una modesta commedia horror americana che ha racimolato anche qualche premio ma roba di poca importanza.
Mitchell Lichtenstein, attore passato dietro la macchina da presa e autore di questo teen-comedy-horror dalle premesse agghiaccianti e facilmente ridicolizzabile: Dawn (Jess Weixler, addirittura premiata al Sundance) è una accanita sostenitrice del Silver Ring Thing, un programma di astinenza sessuale che incoraggia le tennagers a rimanere vergini fino al matrimonio. Quando l’amore le si rivelerà, però, sarà praticamente impossibile tenere a freno le bramosie di Brad (John Hensley).
E l’orrore avrà inizio …
Teorizzata da Freud, l’antica leggenda della “vagina dentata” (ma figuriamoci) diventa protagonista al cinema, dopo aver trovato corrispondenze letterarie in autori come Stephen King o Julian May ed aver sfiorato – almeno a livello immaginifico – alcuni film come The Wall di Alan Parker (ari figuriamoci) o Velluto blu di David Lynch (mi zittisco): oggettivamente disturbante – in tre o quattro sequenze le castrazioni sono quanto mai evidenti, anche se ogni volta “mitigate” da trovate al limite del demenziale (vedi il rottweiler…) – e inaspettatamente “femminista” (i denti diventano arma per contrastare gli abusi), il film si trasforma in nuovo manifesto della misandria. E questo, spiace dirlo, fa davvero male.
Il femminismo, Adele Cambria mi è testimone, anche se professava che quella parte del corpo era loro e se la gestivano loro … non prevedeva denti dentro l’organo …
Noi concediamo 2 stars virgola cinque. E siamo generosi assai.
Ci vediamo dopo il 25 statemi bbuono.
A cura di cinemavistodame