Questo blog compie 1 anno in questo fine-settimana. Auguri !!!
L’anticipazione
Nessuna verità
titolo originale: Body of Lies nazione: U.S.A. anno: 2008 regia: Ridley Scott genere: Drammatico durata: 128 min. distribuzione: Warner Bros cast: L. Di Caprio (Roger Ferris) • R. Crowe (Ed Hoffman) • M. Strong (Hani) • G. Farahani (Aisha) • O. Isaac (Bassam) • A. Suliman (Omar Sadiki) • A. Abutbul (Al-Saleem) • V. Colosimo (Skip) • S. McBurney (Garland) • M. Nebbou (Nizar) • M. Gaston (Holiday) • K. Nashif (Mustafa Karami) • J. Khoury (Marwan) • L. Azabal (Cala) • G. Benlafkih (Rowley) • W. Monahan musiche: M. Streitenfeld fotografia: A. Witt montaggio: P. Scalia
Trama: Tratto dall’omonimo romanzo del giornalista americano David Ignatius, il film ambientato in Giordania vedrà un agente della CIA (DiCaprio) sulle tracce di uno dei leader dell’organizzazione criminale guidata da Osama Bin Laden.
Qui non ho margini di scuse. Ho visto il trailer, anche al cinema. Conosco e stimo il regista. Il mitico Ridley Scott. Vogliamo parlare degli attori, anche se ultimamente hanno fatto scelte un po’ diverse ammettiamolo pure ma insomma un duo del calibro di Leonardo Di Caprio e Russel Crowe e potremmo segnalare anche l’attrice iraniana Golshifteh Farahani, ma voglio dire. Il problema forse non è questo.
Intendiamoci quando esce un film del maestro che ci ha fatto sognare con tante sue pellicole una volta di più e Balde Runner rimane uno dei 100 film da salvare.
Godetevi il trailer qui … io sono incerto tra le 4 e le 3,5 stars. Ma direi, e me ne pento e me ne dolgo, non più di 4.
Intrighi, tradimenti, non tutto è chiaro. Un film che ha sicuramente intenzioni più nobili della riuscita.
Ma l’America, la cara, vecchia, amata e odiata, America è dentro questi problemi e noi non possiamo più ignorarli. Il film è drammatico e c’è da riflettere anche su questa catalogazione.
Ma non siamo al capolavoro ho paura. Magari mi sbaglio però. Dovrei essere più severo, lo so.
Nei cinema dal 14 novembre 2008
- Changeling (The Exchange) – di Clint Eastwood
- Il sol dell’avvenire – di Gianfranco Pannone
- Amore che vieni, Amore che vai – di Daniele Costantini
- Awake – Anestesia cosciente – di Joby Harold
- The Orphanage – di Juan Antonio Bayona
- Deep Water – La Folle Regata – di L. Osmond, J. Rothwell
- La fidanzata di papà – di Enrico Oldoini
Changeling (The Exchange)
titolo originale: Changeling (The Exchange) nazione: U.S.A. anno: 2008 regia: Clint Eastwood genere: Thriller durata: 140 min. distribuzione: Universal Pictures cast: A. Jolie (Christine Collins) • J. Malkovich (Reverendo Briegleb) • A. Ryan (Amica di Christine) • J. Butler Harner (Gordon Northcott) • J. Donovan (Capitano J.J. Jones) • M. Kelly (Detective Lester Ybarra) sceneggiatura: J. Straczynski fotografia: T. Stern montaggio: J. Cox
Trama: Il film è tratto da una storia vera ambientata negli Anni Venti. Una madre sospetta che la persona, restituitale dopo un rapimento, non sia veramente suo figlio. Quando la donna esprime alla polizia i suoi sospetti viene spedita in un centro psichiatrico di recupero mentale. il film descrive la battaglia legale e psicologica di questa donna per fare trionfare la giustizia, grazie all’aiuto di un reverendo della chiesa presbiteriana, in una Los Angeles governata da una Polizia violenta e corrotta.
Del regista premio Oscar Clint Eastwood manco a parlarne. E’ uno che da tempo ci ha convinto ed oltre a noi ha sempre saputo stupire con le sue pellicole sia pubblico che critica. Qui la mia analisi.
Una storia vera che evoca un po’ tutti i temi centrali della società americana e non solo di quelli degli anni della narrazione.
Il cast con Angelina Jolie, John Malkovich, ed il televisivo Michael Kelly sottolinea questa convergenza non so più come definirla tra celluloide e video.
Sottolineata anche dalla collaborazione con lo sceneggiatore J. Michael Straczynski. Quattro stars virgola 5 ci sono tutte. Per un regista che stimiamo e amiamo incondizionatamente. Io a Clint gli darei 5 stars a priori ;)
Che poi lo criticano pure e dicono che è patinato, che le ricostruzioni storiche sono troppo perfette, ma la storia è una storia vera caxxo e l’intensità drammatica arriva tutta.
Certo gli esegeti del regista disserteranno sulla caduta del suo cinema dagli osannatissimi premi Oscar “Mystic River” (2003) e “Million Dollar Baby” (2004) vette non raggiunte né da “Lettere da Iwo Jima” (2006), né tanto meno dal deludente “Flags of Our Fathers” (2006) .
Del resto Eastwood descrive eventi ed esistenti di quella parte degli USA che si è sempre battuta contro le infamie e le ingiustizie, quell’America che crea i suoi eroi per caso, plasmandoli e suggendoli dalla povera gente, umile ma mai doma, rappresentate patinata, certo, ma dell’evegreen american dream, che riesce a far difendere la capoturno centralinista Christine Collins (Angelina Jolie direi bravissima, peraltro) da un avvocato di grido, solo in nome della giustizia.
Certo qualcuno storcerà il naso proprio perché Eastwood, con i due film premiati con l’Oscar, ci aveva in qualche modo viziati con la commozione che ora ci sottrae, con una certa dose di emotività che questo film non ha. Ma è proprio la struttura del personaggio a non poterla avere … ed è questo, peraltro, uno dei pregi del film … ma qui il discorso si farebbe davvero troppo lungo per questo blog, magari argomenteremo meglio di là.
E poi, anche se non fosse una storia vera, cambierebbe qualcosa?
Solo perché il film sembra cadere al momento giusto, quasi a distrarre gli americani, ed il mondo, da una delle più tremende crisi finanziarie in cui forse l’intero sistema capitalistico versa? Se fosse davvero così … Eastwood ci aveva visto lungo, e fare sembrare la Polizia i cattivi, ed una centralinista in carriera il bene, potrebbe addirittura evocare tracce di ribaltamento alchemico, che non vedo neanche tirandocele per i capelli.
E poi, senza questi ingredienti, il cinema americano che cosa sarebbe?
E … infine … viva la mamma tutta la vita.
Il sol dell’avvenire
titolo originale: Il sol dell’avvenire nazione: Italia anno: 2008 regia: Gianfranco Pannone genere: Documentario durata: 77 min. distribuzione: Iguana Film cast: A. Franceschini • P. Rozzi • T. Paroli • A. Viappiani • R. Ognibene • A. Cervi • C. Corghi • P. Catellani • M. Collini • E. Fontanelli • D. Carretti sceneggiatura G. Pannone • G. Fasanella musiche: R. Gnutti fotografia: M. Carosi montaggio: E. Manoni
Trama: Reggio Emilia, 1969. Un gruppo di ragazzi abbandona la locale Federazione giovanile comunista, per dar vita, insieme ad altri coetanei di provenienza anarchica, socialista, cattolica, all’Appartamento, una comune sessantottina che insegue il sogno rivoluzionario e che vede nel partito comunista al governo della città, il tradimento degli ideali partigiani e antifascisti appartenuti ai loro padri e nonni durante e dopo la seconda guerra mondiale. Reggio Emilia, autunno 2007. Alcuni dei “ragazzi del 1969” si ritrovano dopo quasi 40 anni nello stesso luogo, un ristorante sulle colline, dove il gruppo dell’Appartamento compì il salto tragico e fatale nella lotta armata.
Questo è il film che sicuramente non esce della settimana ma che noi segnaliamo lo stesso.
Ma è un film che meriterebbe di uscire e come.
E se uscisse io ve lo consiglierei come una delle cose più interessanti della settimana per due motivi.
Il primo sapete che sono un maniaco del genere documentarista tanto che di la’ c’ una categoria intera di post cinema e documentario. E questo film nasce come trasposizione dal letterario al filmico liberamente ispirata al romanzo “Che cosa sono le BR” di Giovanni Fasanella e Alberto Franceschini, è il primo film sulla formazione del gruppo brigatista di Reggio Emilia e che affrontare il tema ancora oggi scabroso delle radici politico-ideologiche del terrorismo di sinistra in Italia.
Il secondo è che il materiale oltre ad essere ben girato e realizzato indaga un tema cruciale per capire la storia del nostro Paese. Ammesso che a qualcuno ancora importi qualcosa, a me si.
La scelta della lotta armata e del passaggio alle nascenti Brigate Rosse.
Non perdetevelo se davvero esce.
O meglio, per dovere di cronaca, confermo che il film uscirà sicuramente solo nelle sale di Bologna, Firenze e Reggio Emilia.
La pellicola, va detto è l’evento speciale alla 61° Edizione Festival Internazionale del Flm di Locarno e presentato con successo alla Biennale, ha fatto discutere ancor prima di essere visto.
Le prime uscite pubbliche della pellicola come si legge nel sito cinemaitaliano.info, nel corso degli eventi a Locarno, Milano, Vienna, Roma, Firenze e Cavriago, confermano l’ottima accoglienza di pubblico.
1500 persone a Locarno, 300 a Milano, 600 a Vienna, a Roma e a Cavriago oltre 400 e a Firenze 750.
Ostracizzato, almeno per ora, da parte della distribuzione ufficiale, il pubblico ne sta decretando il successo nel circuito indipendente.
Fra i tanti messaggi di solidarietà agli autori e alla produzione del film, quelli di numerose vittime e familiari di vittime del terrorismo, una tra tutte Sabina Rossa, figlia del sindacalista Guido Rossa assassinato dalle BR che, dopo aver visto il film a Locarno, ha dichiarato al quotidiano La Stampa: “E’ importante e ci aiuta a capire“.
“Il Sol dell’Avvenire” sarà distribuito dalla Blue Film, che lo ha prodotto, e dalla Iguana Film di Angiolo Stella che, nel 1978, distribuì “Forza Italia” il difficile, scomodo e poi censurato film di Roberto Faenza. Abituato a imprese difficili Stella ci riprova dopo trenta anni.
Noi operazioni del genere le sosteniamo sia come visibilità, con pool position nel post, e sia con cinque belle stars (volutamente stra esagerate sia chiaro, non fidatevi troppo). Gialle non rosse, eh ;)
Amore che vieni, Amore che vai
titolo originale:Amore che vieni, Amore che vai nazione: Italia anno: 2008 regia: Daniele Costantini genere: Drammatico durata: 103 min. distribuzione: Istituto Luce cast: F. Paravidino (Carlo) • M. Popolizio (Bernard) • D. Finocchiaro (Veretta) • F. Nigro (Salvatore) • C. Zanella (Maritza) • G. Ferraro • T. D’Aquino (Luciana) • A. Belli (Lina) sceneggiatura: F. Ferrini • A. Leotti • D. Costantini musiche: N. Piovani fotografia: A. Gelsini Torresi montaggio: C. Simoncelli
Trama: Genova, 1963. Tre uomini – un contrabbandiere francese, un indolente protettore e un pastore sardo – decidono di tentare un colpo in grado di cambiare le loro vite. Riescono nell’intento ma il pastore, uccidendo il suo fratello gemello, si finge morto e fugge col bottino e la sua donna. In preda al rimorso, consegna la refurtiva a un prete incontrato per caso su un treno. Il destino gli gioca però un brutto scherzo.
Conoscete il romanzo di Fabrizio de Andrè “Un destino ridicolo?” No?
Peggio per voi perché la pellicola di Daniele Costantini il regista del film “Fatti della banda della Magliana” (2005) no, attenzione non il più famoso ma meno autentico film di Michele Placido, no, no, quello vero, quello con:
- Francesco Pannofino … Luciano Amodio ‘Riccetto’,
- Roberto Brunetti … ‘Sandrone’ Colangeli
- Francesco Dominedò … Claudio Terenzi ‘Er Diavolo’
- Fabio Grossi … Stefano Celletti ‘Er Palletta’
- Leo Gullotta … Il giudice
Questo stesso regista adesso mette mano ad un romanzo del mito della canzone d’autore, una sua celeberrima ballata regala il titolo al film e non a caso.
Se volete intraprendere un viaggio iniziatico in un film in incatalogabile, anche se archiviato come drammatico, io direi più nostalgico, che vi farà ripercorrere le atmosfere alle quali scaturirono alcune delle più belle canzoni del cantautore che andava in direzione ostinata e contraria questo è il film che fa per voi e forse anche per noi.
4 stars nostalgiche per un film che forse ne varrà di meno. Ma chi se ne frega per me sono 4 e basta. Questo è il mio internet e chi non è d’accordo via di qui, scio’.
Lo so però che Fabrizio De Andrè non c’entra niente, eh. Ed è per quello che penso che il film non varrà un granché … ma il libro trasposto dal letterario al filmico è suo. Punto. Certo Faber non resusciterà per questo però purtroppo.
The Orphanage
titolo originale: The Orphanage nazione: Messico / Spagna anno: 2007 regia: Juan Antonio Bayona genere: Horror durata: 100 min. distribuzione: Key Films cast: B. Rueda (Laura) • F. Cayo (Carlos) • R. Príncep (Pilar) • M. Rivera (Simón) • M. Carulla (Benigna) • A. Gertrúdix (Enrique) • E. Vivar (Balaban) sceneggiatura S. Sánchez musiche: F. Velázquez fotografia: O. Faura montaggio: E. Ruiz
Trama: Dopo molti anni Laura decide di trasformare l’orfanotrofio nel quale era cresciuta in un centro per bambini disabili. Qui suo figlio Simon comincia a giocare e a parlare con un amichetto immaginario. In realtà le cose sono molto più inquietanti di quanto la donna possa immaginare.
Il film è un film giovane, girato da giovani per un pubblico giovane.
Non sto scherzando il regista è il catalano-barcellonese Juan Antonio Bayona classe 1975. E con questo film ha vinto una decina di premi giovani ;)
Lo sceneggiatore (il film è una sceneggiatura originale) è Sergio G. Sánchez classe 1973, nato ad Oviedo … si si avete indovinato, è proprio la città in cui vanno Vicky e Cristina nel famoso fine settimana in compagnia di Juan Antonio nel film di Woody Allen: “Vicky Cristina Barcelona“.
Chissà forse il senso di colpa dei produttori e dei distributori spagnoli nei confronti dei registi catalani che si sono visti sopravanzare dal film di Allen.
Il genere della pellicola è horror ma, dai tanti premi vinti anche dalla sceneggiatura, credo che meriti almeno 3 stars virgola cinque, ed anche se io non sono, e me ne dolgo, un amante del genere … la segnalo, ugualmente, come uscita interessante del week-end.
Certo The Others è un film che ho molto amato e questa storia direi he cita quell’opera in maniera quasi imarazzante. Ragione per cui le stars dovrebbero essere almeno 4. Mah … chissà non lo veda in sala.
Awake – Anestesia cosciente
titolo originale: Awake nazione: U.S.A. anno: 2007 regia: Joby Harold genere: Drammatico durata: 84 min. distribuzione: Eagle Pictures cast: H. Christensen (Clay Beresford) • J. Alba (Sam Lockwood) • T. Howard (Dr. Jack Harper) • L. Olin (Lilith Beresford) • C. McDonald (Dr. Larry Lupin) • S. Robards (Clayton Beresford) • A. Howard (Dr. Jonathan Neyer) • F. Stevens (Dr. Puttnam) • G. Chapman (Penny Carver) • D. Harbour (Dracula) sceneggiatura: J. Harold musiche: S. Sim fotografia: R. Carpenter montaggio: C. McKay
Trama: Durante un intervento Clay si ritrova in uno stato di consapevolezza anestetica. Per sfuggire al dolore fisico percorrerà i meandri della sua mente andando incontro a ben più dolorose scoperte.
Un classico. Un uomo all’apice del successo, che ha tutto. Scopre di avere un male. Si lascia operare da un suo amico. Ma qualcosa va storto. Cosa?. Gli amici sono amici, o è vittima solo di un caso rarissimo di anestesia cosciente?
Un thriller che ha implicazioni in parte filosofiche in parte sin troppo scontate.
Io credo che come blockbuster possa pure andare ma io non ci casco. Da notare che la pellicola è del 2007 e ce la propongono quali nel 2009. Distribuzione Eagle Pictures cosa altro vi devo dire per dissuadervi?
Ok d’accordo Joby Harold è il regista e lo sceneggiatore, ma una domanda, eh: Chi caxxo è sto Joby Harold? Assistente alla regia del film Bacon Wagon di Lonny Zion? E allora? Direi due stars virgola cinque e siamo buoni.
Deep Water – La Folle Regata
titolo originale: Deep Water nazione: Gran Bretagna anno: 2006 regia: Louise Osmond • Jerry Rothwell genere: Documentario durata: 92 min. distribuzione: Fandango musiche: H. Escott • M. Nyman fotografia: N. Kellgren montaggio: B. Lester
Trama: Ritratto di Donald Crowhurst, bizzarro inventore che negli anni sessanta decise di partecipare alla gara velica di circumnavigazione del mondo.
Se esce questa settimana (non ne siamo sicurissimi), siamo di fronte ad un documentario di un certo livello che segnalo con assoluta certezza agli estimatori del genere.
Il film vinse nel 2006 il premio per il miglior documentario proprio alla prima edizione del Roma Film Festival (all’epoca era ancora una Festa e ma adesso Veltroni non c’è più e di Feste nella capitale non se ne possono fare più, Festival si, feste no).
Ma altri premi prestigiosi come quello del British Independent Film Awards o del San Diego Film Critics Society Awards, hanno ulteriormente attestato la qualità dell’opera.
Che dire, se davvero dovesse uscire questa settimana, lo segnaliamo all’attenzione dei cinefili amati dei documentari con ben 4 stars. Distribuisce Fandango più garantiti di così? E noi ne avevamo già parlato qui.
La fidanzata di papà
titolo originale: La fidanzata di papà nazione: Italia anno: 2008 regia: Enrico Oldoini genere: Commedia durata: n.d. distribuzione: Medusa Film cast: M. Boldi (Massimo Bondi) • S. Ventura (Angela) • N. Bush (Gloria) • E. Canalis (Felicity) • E. Salvi (Eros) • B. Izzo (Maria) • N. Frassica (Nino) • L. De Nardis (Lara) • M. Pinto (Barbara) • B. Arena (Bruno) • M. Cavallari (Max) • T. Mannino (Luminosa) • D. Silvestri (Matteo) • A. Quattrocchi (zia Carmelina) • A. Barzaghi (Jenny) sceneggiatura: E. Oldoini • P. Costella fotografia: G. Battaglia montaggio: M. Bonanni
Trama: Massimo Boldi è al timone di un racconto che si sviluppa tra un alberghetto di montagna e lo scenario di Miami, nella più classica ma anche più allegra e spassosa delle incursioni nel gioco degli equivoci, delle gelosie e degli amori complicati.
Un cinepanettone che esce a novembre. Un po’ ci fa paura ed un po’ ci fa tristezza.
Perché, delle due l’una, o rimane nelle sale fino a Natale (che il Dio del cinepanettoni e del Natale … che non dovrebbero essere lo stesso, ce ne scansino), o lo stesso è un pacco che ci leviamo dai coglixxi in poche settimane.
Come al solito la verità temo sarà nel mezzo.
E poi peccato perché mentre:
Paolo Costella come sceneggiatore ed assistente regista ha collaborato con film del calibro de “La carne” di Marco Ferreri (1991), e che come regista ha realizzato pellicole del calibro di “Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno” (2001) – co-diretto niente po’ po’ di meno che con Laura Betti.
Poi ok ha collaborato anche a Vacanze di Natale ’91 (1991) ma si sa cosa si è costretti a fa per campare in Italia.
Mentre invece:
Enrico Oldoini che è anche il regista ahimè del film, ha collaborato esclusivamente a serial televisivi, intendiamoci, alcuni dei quali come “Capri” che non sono proprio il cinema d’autore.
E che ha collaborato in progetti cinematografici come:
- Vacanze di Natale ’90 (1990)
- Bye Bye Baby (1988)
- Una Botta di vita (1988)
- Bellifreschi (1987)
- Yuppies 2 (1986)
- Cuori nella tormenta (1984)
- Lui è peggio di me (1984)
Che, mi dispiace, non sono esattamente il genere di cinema che questo blog appoggia. E ho detto tutto.
Ecco diciamo che Enrico Oldoini è uno di quei registi di cui, da queste parti, proprio non si avvertiva alcun bisogno … senza offese. Tanto i soldi li farai quindi non ti lamentare più di tanto, eh.
1 stars per simpatia verso Massimo Boldi.
Insomma, ammettiamolo, per quel che mi riguarda, il nuovo esordio di Simona Ventura (dopo quello di 10 anni fa) al cinema forse avremmo potuto chiedere al Dio del Cinema di evitarcelo, magari.
Come dite che sono prevenuto? Dai non mi sottovalutate … sono prevenutissimo. ;) Non è un cinepanettone perché esce a novembre? E’ solo una trovata pensate per evitare il duello … peggio di così …
Dai Cipollino. Stacci.
Alla prossima.
A cura di cinemvistodame.
@miki Penso che lo meriti di più Kate Winslet e che se non lo dovesse vincere sarebbe un vero scandalo. Rov.
Angeline e Clint meritano senz’altro l’Oscar. Voi cosa ne pensate?
[…] special edition è on line qui. Più comunista che […]
changeling mi ha toccato tantissime corde e mi ha emozionato. anche io darei 5 stelle a clint a prescindere :-)
sgrunt…
se casomai godot si dovesse sedere di fianco a me le rovescio i pop corn sulla testa, ecco. :-)
the orphanage merita senz’altro. mi ha ricordato the others. potresti guardarlo anche tu, ne sono certa.
Non direi che ne “capisco” solo che mi piace… :D Comunque con un minimo di autocritica… si direi che non conviene neanche a te venire a vedere un horror con me, sempre se non hai anche tu la fissa di “sgamare” tutti i clichès, dalla porta sul retro lasciata aperta alla parentela con il “cattivo”! ;)
@Godot una volta dovremmo andarci insieme al cinema … finalmente qualcuno, anzi qualcuna, che mi parla di climax, ma allora ci capisci di cinema eh ;)
Magari non un film horror ;)
Un saluto,
Rob.
Rob… io “adoro”il cinema horror! Peccato che nessuno voglia venire più a vedere film horror con me… dicono che gli rovino la fine! Eh sì! Lo adoro, ma andando a vedere i film spesso con uno sguardo ipercritico mi ritrovo a sbellicarmi dalle risate nel bel mezzo del climax “horroriano” e ad anticipare la fine ai miei amici! Ehm! :D
@Godot Ehm … se ti piace il cinema horror c’è anche The Orphanage che credo valga la pena.
;)
Grazie sempre a te dei tuoi passaggi.
Rob.
Auguri per il tuo bellissimo/utilissimo sito! Anche questa settimana infatti mi hai aiutata a scegliere il film da vedere! :D Questa settimana “The Changeling” e la prossima settimana “Nessuna Verità” (certo che in inglese suona molto meglio!) di Ridley Scott. Alla prossima settimana ;)