Nei Cinema dal 24 Aprile 2009
- Tulpan – La ragazza che non c’era – di Sergey Dvortzevoy
- RocknRolla – di Guy Ritchie
- Generazione Mille Euro – di Massimo Venier
- Fuori menù – di Nacho García Veilla
- Le avventure del topino Despereaux – di Sam Fell • Robert Stevenhagen
- Houdini – L’ultimo mago – di Gillian Armstrong
Tulpan – La ragazza che non c’era
titolo originale: Tulpan
nazione: Germania
anno: 2006
regia: Sergey Dvortzevoy
genere: Commedia
durata: 100 min.
distribuzione: Bim Distribuzione
cast: A. Kuchencherekov (Askhat) • O. Besikbasov (Ondas) • S. Esljamova (Samal)
sceneggiatura: S. Dvortzevoy • G. Ostrovsky
fotografia: J. Dylewska
montaggio: P. Markovic
Trama: Finito il servizio militare, il giovane Asa torna dai suoi familiari, pastori nomadi, che vivono nella steppa del Kazakistan. Per diventare a sua volta pastore, il ragazzo deve trovare una moglie e la scelta cade sull’unica ragazza nubile disponibile nella steppa, Tulpan, figlia anche lei di pastori. Tuttavia, lei lo rifiuta a causa delle sue orecchie ma Asa decide di non darsi per vinto…
Il film della settimana è questo ambientato nel Kazakistan senza alcuna omba di dubbio.
La pellicola si è infatti aggiudicata, non senza qualche contestazione, l’ambito riconoscimento “Un Certain Regard Award“all’ultimo Festival di Cannes.
Il reigsta e sceneggiatore e produttore kazako Sergey Dvortzevoy è un cineasta a tutto tondo qui al suo primo lungometraggio.
Come è possibile, mi chiederete voi giustamente, che una storia totalmente priva di appeal e girata senza particolari virtuosismi riesca a vincere in uno dei Festival più importanti e affascinanti del mondo, ma pur sempre espressione di un Sistema Cinema legato a passerelle glamour e business da milioni di euro?
Probabilmente perché l’incanto del cinema passa (anche) per la sua capacità di evasione, di mostrare luoghi altri e distanti dal nostro universo quotidiano, culture altre con le quali confrontarsi, vite diverse dalle nostre: nel caso di Tulpan tutti questi universi sono rappresentati, con una prospettiva, che a noi piace molto, decisamente documentarista, dalla storia di Asa, giovane marinaio tornato dal servizio militare, che va a vivere con la sorella e suo marito nella sconfinata steppa del Kazakistan.
Dvortzevoy mostra con il suo specifico filmico senza filtri particolari, una realtà della vita nomade di questi esistenti, ricca di tradizioni e di rigide regole, come quella che impone ad Asa di sposarsi per diventare a sua volta pastore.
Un film che ha connotati che tracimano nell’assurdo e nel minimalismo è la pellicola che noi consigliamo per la visione in questo lungo ponte del primo maggio.
Quattro stars.
RocknRolla
titolo originale: RocknRolla
nazione: U.S.A.
anno: 2008
regia: Guy Ritchie
genere: Azione
durata: 114 min.
distribuzione: Warner Bros
cast: G. Butler (One Two) • T. Newton (Stella) • T. Wilkinson (Lenny Cole) • Ludacris (Roman) • G. Arterton (June) • I. Elba (Mumbles) • M. Strong (Archie) • B. Webb (Paul) • T. Hardy (Handsome Bob) • K. Roden (Uri) • J. Piven
sceneggiatura: G. Ritchie
musiche: S. Isles
fotografia: D. Higgs
montaggio: J. Herbert
Trama: RocknRolla ci racconta di un truffatore russo che orchestra la falsa vendita di un terreno, attirando così investimenti di milioni di dollari da parte di tutta la malavita londinese coinvolta nel gigantesco raggiro. Un pericoloso signore del crimine, una affascinante contabile, una coppia quasi gay, un politico corrotto ed una banda di ladruncoli rockettari si muoveranno l’uno contro l’altro.
La trama sembra scritta ed ambientata in Campania ;)
Per la serie tutto il mondo è paese invece trattasi di un film americano ambientato a Londra.
Il regista Guy Ritchie è uno specialista del genere.
Con questo film, di cui è anche sceneggiatore, ha vinto un premio agli Empire Awards, UK come miglior film inglese, dove la pellicola ha ricevuto anche una nomination per la colonna sonora che pare essere una delle cose migliori del film.
Che dire … il ranking USA non è altissimo … ma neanche bassissimo.
Ho letto in giro che troppo spesso la sensazione del ‘già visto’ prende il sopravvento, citazioni e stile diventano ripetizioni anche un po’ goffe dei precedenti e riuscitissimi “Lock & Stock” e “Snatch” e decisamente la sceneggiatura di Ritchie brilla assai più della sua regia, sempre al limite dell’irriconoscibile, del girato rock, talmente caotico da risultare pare addirittura superfluo.
Insomma, se vi piace il genere, non aspettatevi niente di più di un onesto film.
3 star questo possiamo attribuire per un plot non proprio originalissimo.
Generazione Mille Euro
titolo originale: Generazione Mille Euro
nazione: Italia
anno: 2008
regia: Massimo Venier
genere: Commedia
durata: 101 min.
distribuzione: 01 Distribution
cast: A. Tiberi (Matteo) • V. Lodovini (Beatrice) • C. Crescentini (Angelica) • F. Inaudi (Valentina) • P. Villaggio (professore) • F. Brandi (Faustino) • F. Mandelli (Francesco) • R. Citran
sceneggiatura: M. Venier • F. Pontremoli
fotografia:ì I. Petriccione
montaggio: C. Cristiani
Trama: Matteo, 30 anni, brillante laureato con la passione per la matematica, lavora nel marketing di un’azienda in fase di “riorganizzazione”. Divide la vita e la casa con Francesco il suo migliore amico un genio della playstation con la passione per il cinema. L’arrivo in ufficio di un nuovo vice direttore marketing, Angelica, e quello, in casa, di una nuova coinquilina, Beatrice, daranno vita ad una serie infinita di peripezie. Con tante novità e grandi scelte da compiere, Matteo riuscirà in poco tempo a cambiare completamente la sua vita.
A me tutti questi film sul precariato iniziano un po’ a stufare e a voi? E basta.
Massimo Venier, per chi non lo sapesse, è il regista di quasi tutti i film di Aldo Giovanni e Giacomo.
Che voglio dire su tutto ci hanno colpito tranne che per la regia.
Ha anche supportato sia come regista che come co-sceneggiatore Ale e Franz nel loro primo film “Mi fido di te“.
Anche in questo film più come dire autoriale ci appare in veste, oltre che di regista, di co-sceneggiatore.
Ma il problema del cinema italiano è sempre questa atavica incapacità di arrivare all’universale e di sbirciare troppo nei pregi e nei difetti degli italiani.
Insomma personalmente a me questo film e parte anche di questo Cast (Carolina Crescentini in testa) non convince da tempo.
Ci dispiace ma il tema è affrontato credo in modo superficiale e stereotipato.
Da notare la genialata del marketing cinematografico italiano di fare uscire la pellicola nel ponte del primo maggio … eh che mandragata, no?
3 stars.
Fuori menù
titolo originale: Fuera de carta
nazione: Spagna
anno: 2008
regia: Nacho García Veilla
genere: Commedia
durata: 111 min.
distribuzione: Bolero Film
cast: J. Cámara (Maxi) • L. Dueñas (Alex) • F. Tejero (Ramiro) • B. Vicuña (Horacio)
sceneggiatura: O. Capel • A. Sánchez • D. Sánchez • N. García Veilla
musiche: J. Javierre
fotografia: D. Omedes
montaggio: A. Hernandez Zoido
Trama: Maxi crede che la sua vita sia perfetta: è un cuoco di prestigio, proprietario di un ristorante di moda nel quartiere gay di Madrid e vive la sua omosessualità senza complessi. Tuttavia, la comparsa dei suoi figli, frutto di un precedente matrimonio di facciata, e di un nuovo vicino di casa, un ex calciatore argentino molto attraente, scombussoleranno la sua vita e lo costringeranno a ribaltare la sua scala di valori …
Nonostante alcuni premi vinit in patria tipo quello Fotogramas de Plata andato all’attore Javier Cámara o al Málaga Spanish Film Festival (miglior film e miglior attore (sempre Javier Cámara) noi crediamo che il battage pubblicitario superiore ai meriti intrinseci della pellicola.
Intendiamoci ci sarà sicuramente da divertirsi e se uno vole evadere per quasi due ore assistendo ad una proiezione di un film a sfondo gay e dai toni brillanti si accomodi pure in sala … ma insomma propagandare questo film come superiore a quelli di Pedro Alodomovar a me sembra eccessivo.
Diciamo tre stars ecco.
Le avventure del topino Despereaux
titolo originale: The Tale of Despereaux
nazione: U.S.A.
anno: 2008
regia: Sam Fell • Robert Stevenhagen
genere: Animazione
durata: 90 min.
distribuzione: Universal Pictures
sceneggiatura: W. McRobb • C. Viscardi
musiche: W. Ross
fotografia: B. Blackbourn
montaggio: M. Solomon
Trama: Tre improbabili eroi: un topo disadattato che preferisce leggere libri piuttosto che mangiarli e che si innamora perdutamente di una principessa, un ratto infelice che complotta per lasciare le segrete e una piccola domestica con le orecchie a forma di cavolfiore il cui destino è collegato a quello della principessa.
Niente pensavo a quanti film di animazione per bambini hanno come protagonisti dei topi.
Da Micky Mouse a Speedy Gonzales chissà perché il topolino è così iconizzabile in questi film.
In verità dopo l’avvento di Ratataouille della Pixar qualunque film di animazione che abbia come protagonista un topolino a me pare una c…
Nel caso di specie ho notato che nei paesi dove il film è già uscito non è che si sia gridato al capolavoro … ehm … tutt’altro.
Bisogna capire che siamo oramai territorio di conquista dei b movie americani e l’unica arma per difenderci sono i blog e le stars con cui io attribuisco giudizi preventivi.
Nel caso di specie siamo a 2,5 stars.
Houdini – L’ultimo mago
titolo originale: Death Defying Acts
nazione: Gran Bretagna
anno: 2007
regia: Gillian Armstrong
genere: Drammatico
durata: 97 min.
distribuzione: Eagle Pictures
cast: C. Zeta-Jones (Mary McGarvie) • T. Spall (Sugarman) • S. Ronan (Benji McGarvie) • J. Bailey (pilota) • A. Brown (assistente di Sugarman) • M. Crawford (giovane reporter) • T. Frost (ballerino) • C. Graham (reporter) • M. Harris (Rose) • M. Jupp (ventriloquo) • S. Lombardo (Usherette) • A. O’Gorman (Effie)
sceneggiatura: T. Grisoni • B. Ward
musiche: C. Skubiszewski
fotografia: H. Zambarloukos
montaggio: N. Beauman
uscita prevista
Trama: Houdini si innamora di una sensitiva che gli fa credere di essere in contatto con sua madre, morta anni prima. Quello che era iniziato come una truffa ai danni del più grande mago illusionista di tutti i tempi diventa qualcosa di molto complicato e pericoloso …
Occhio alle sole.
Due indizi.
Il film è del 2007.
Diciamo che negli USA nonostante la presenza della Zeta Jones il film è stato un vero flop.
Noi più di due stars virgola cinque anche se un film sul mago Houdini io erano anni che lo aspettavo.
Ma non è esattamente questo quello che immaginavo.
E poi non dite che non vi avevo avvisati, eh.
A cura di cinemavistodame.com
Ciao Rob… quanto tempo… tra “gite” e problemi con internet! Ma questo weekend non si scappa… Film! Solo che son venuta qui per scegliere e ho notato che non hai aggiornato… tutto ok?!
suvvia, fuori menù è una commedia divertente che è ben lontana da almodovar. è sul tipo di giù al nord. siamo lì.