Nei cinema a Natale 2009
Post in formato compresso causa ferie e scritto dal cellulare.
Ed ecco il weekend (lungo) più atteso dagli esercenti e dalle case di distribuzione: già in sala De Sica & Co. vs. Pieraccioni, (Sigh e arci sigh).
Ma passiamo alle cose serie.
Il canto delle spose
titolo originale: Le chant des mariées
nazione: Francia / Tunisia
anno: 2009
regia: Karin Albou
genere: Drammatico
durata: 100 min.
distribuzione: Archibald
cast: L. Brocheré (Myriam) • O. Borval (Nour) • N. Oudghiri (Khaled) • S. Abkarian (Raoul) • K. Albou (Tita)
sceneggiatura: K. Albou
musiche: F. Eudes
montaggio: C. Cotte
Trama: Due ragazze, amiche e vicine di casa dall’infanzia, vivono le loro prime esperienze sentimentali. Myriam è promessa in sposa a Simon, un medico molto più grande di lei. Nour ama Khaled, suo cugino, e lo vorrebbe sposare. Una è ebrea, l’altra è musulmana. Siamo nel 1942, durante l’occupazione tedesca della Tunisia, le forze dell’Asse cercano di riunire la popolazione tunisina musulmana in cambio di una promessa d’indipendenza. Le due ragazze si ritrovano proprio quando tutto sembra separarle.
Che è il film di Natale consigliato da questo blog.
La principessa e il ranocchio
il classico film Disney in 2D di Natale, basato su una celeberrima favola.
Arrivano a poi darsi battaglia per questo ultimo scorcio del 2009 :
Amelia
di Mira Nair, di cui a noi ci era piaciuto assai “Il destino nel nome – The Namesake (The Namesake) (2006)“.
Brothers
di Jim Sheridan, dubito molto dei rifacimento del cinema danese.
Piovono polpette
divertente animazione 3D della Sony.
Il giorno di Natale è la volta di:
Sherlock Holmes
regia di Guy Ritchie, con Robert Downey Jr. (un attore oramai recuperato ad un cinema di qualità) e Jude Law.
Mentre il 30 dicembre sarà il turno di
Arthur e la vendetta
di Maltazard di Luc Besson
Hachiko – Il tuo migliore amico
di Lasse Hallstrom
(e sono buono, anche se il regista è lo stesso di Chocolat)
con Richard Gere e uno splendido cagnolino akita.
§§§
Ok, ok, ok, lo ammetto, il cinepanettone Filmauro (subito in testa agli incassi: 3.472.420 euro) e il cinepandoro Medusa (secondo al botteghino con 1.645.951 euro) sono già usciti e rappresentano, almeno nel nostro Paese, il marchio stesso del Natale al cinema. Salveranno pure il Cinema Italiano secondo gli esercenti ma io credo che siano da apprezzare di più i tentativi di pellicole come Dieci Inverni di cui ho parlato nel post precedente, dove si cerca di lanciare nuovi attori e dove si tenta di fare un cinema di spessore anche culturale. Cazzo. Scusate è Natale ed ho promesso di non dire parolacce, ma infondo quel Cazzo ci voleva tutto, semmai il fioretto è rispettato nel non dire tutte le altre ;)
Eppure, e meno male, da oggi fino al 30 dicembre, molte delle sale italiane propongono non poche alternative a De Sica (Natale a Beverly Hills) e Pieraccioni (Io & Marilyn), nel tentativo di intercettare quella fascia di pubblico poco propensa alle tradizioni cinematografiche sotto l’albero e in cerca di un intrattenimento diverso (tipo quello che potrebbero diventare tutti gli italiani se solo i produttori non fossero diventati così conigli … Domenico Procacci e la sua Fandango a parte, ovviamente).
L’animazione rappresenta indubbiamente una valida opzione, soprattutto quando è divertente e intelligente come quella di Piovono polpette (in uscita oggi 23 dicembre), cartoon in 3D della Sony che narra le disavventure di uno scienziato provetto, Flint, capace d’ideare – dopo una serie inenarrabile di fallimenti – una macchina in grado di far piovere dal cielo cibo a volontà. Sul piatto ci finiscono invece una serie di temi importanti come l’ecologia, l’ingordigia (non solo da junk food), l’accettazione del diverso, il rapporto coi padri. Meno ambiziosa (e mix di realismo e live action) è la nuova avventura di Arthur, il bambino che era finito tre anni fa nel Mondo dei Minimei, una tribù africana costituita da folletti alti poco più di due millimetri, con le orecchie a punta e occhi grandi grandi. Il piccolo protagonista ci ritorna stavolta per rispondere a una richiesta d’aiuto recapitatagli da un ragno. Forse l’amica Selenia è in pericolo e per il piccolo eroe è nuovamente tempo di misurare il proprio coraggio. Arthur e la vendetta di Maltazard (30 dicembre) è il secondo episodio della trilogia ideata da Luc Besson (sempre in regia) e ispirata a un’idea di Céline Garcia.
Decisamente diverso è il divertissement di casa Warner, che rispolvera il mito di Sherlock Holmes (25 dicembre), affidandolo all’anarchia creativa di Guy Ritchie. (E’ uno dei film che vorrei vedere detto tra noi). Il detective di Conan Doyle perde cappello, pipa e forza induttiva per riscoprirsi atletico e menacazzotti nell’ennesima cine-reincarnazione affidata stavolta al volto paraculo di Robert Downey Jr. Al suo fianco il solito Watson, ma in una versione decisamente inedita: da scialbo e trasparente guardaspalle di Holmes a sciupafemmine con le fattezze di Jude Law.
E a proposito di (ex) sex symbol, Richard Gere è in doppia confezione regalo per le sue fan (non certo per me, eh): l’affascinante senior del cinema americano prima seguirà sogni e voli della Earhart in Amelia (23 dicembre) di Mira Nair, biopic dedicato alla celebre aviatrice statunitense (nel film è Hilary Swank), prima donna nella storia ad attraversare l’Oceano Atlantico in volo; poi (dal 30 dicembre) sarà il protagonista di un’intensa e quanto mai insolita storia d’amore, quella di Hachiko – Il tuo migliore amico, che lo vedrà legato a un Akita, pregiata razza canina originaria del Giappone. Buoni sentimenti, amici a quattro zampe e commozione per un classico film natalizio, che avrà fortuna soprattutto in vista dei futuri passaggi televisivi.
Infine Brothers (23 dicembre), drammone bellico firmato dal maestro irlandese Jim Sheridan, che riadatta per l’America Non desiderare la donna d’altri della danese Susanne Bier. Il film è incentrato sulla rivalità tra due fratelli, uno marine, l’altro ex galeotto, che sgomitano nel cuore della stessa donna. Sullo sfondo la guerra in Afghanistan. Cast alla star: Tobey Maguire, Jake Gyllenhaal, la sempre bellissima Natalie Portman (foto) e l’evergrenn Sam Shepard. Un pò di pepe nella tavola buona del Natale.
Buon cinema e felice Natale a tutti!
Rob.
A cura di cinemavistodame.com
visto “Soul kitchen” a un’anteprima un mese fa.
é davvero un film grande, non ti annoi un secondo, i cattivi perdono, attori bravissimi, sceneggiatura perfetta.
cosa volere di più?