Le donne senza uomini … non sono mine vaganti
Nei cinema dal 12 marzo 2010
- Donne senza uomini – di Shirin Neshat
- Mine vaganti – Ferzan Ozpetek
- Chloe – Tra seduzione e inganno – di Atom Egoyan
- Legion – di Scott Stewart
- Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo – Il ladro di Fulmini – di Chris Columbus
- Appuntamento con l’amore – di Garry Marshall
- La valigia sul letto – di Eduardo Tartaglia
Arriva nelle sale italiane il Leone d’argento iraniano: “Donne senza uomini” di Shirin Neshat (BIM), il film consigliato da questo blog.
Da Berlino, inoltre, affiorano le “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek, belle fresche fresche appena uscite nella sua nuova commedia corale ambientata in Salento con Riccardo Scamarcio, Alessandro Preziosi e la bellissima Nicole Grimaudo. Se la vedranno con il triangolo amoroso di “Chloe” (Eagle Pictures), “Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – Il ladro di fulmini” (Fox), nuova regia “magica” di Chris Columbus (Harry Potter). In sala anche il “ritardatario” all-star “Appuntamento con l’amore” di Garry Marshall (titolo originale: Valentine’s Day), “La valigia sul letto” il nuovo film corale napoletano (aiuto vi prego, non è con questi film che aiutate la mia città), e l’incredibile “Legion” (ma per favore).
Potete aprire questo post o andare sul nuovo numero di cinenavistodame2.com.
Donne senza uomini
titolo originale: Zanan-e Bedun-e Mardan
nazione: Germania
anno: 2009
regia: Shirin Neshat
genere: Drammatico
durata: 95 min.
distribuzione: Bim Distribuzione
cast: O. Tóth (Zarin) • A. Shahrzad (Fakhri) • S. Toloui (Munis) • P. Ferydoni (Faezeh)
sceneggiatura: S. Azari • S. Neshat
musiche: R. Sakamoto
fotografia: M. Gschlacht
montaggio: G. Cragg • J. Rabinowitz • J. Wiedwald
Sinossi: Iran, 1953: sullo sfondo tumultuoso del colpo di stato, tramato dalla CIA, i destini di quattro donne convergono in un bellissimo giardino di orchidee dove troveranno indipendenza, conforto e amicizia. Incisiva riflessione di un momento cruciale della storia che ebbe come conseguenza la Rivoluzione islamica e che portò l’Iran a essere come oggi lo conosciamo.
Che cosa vi devo dire se non che è il film assolutamente da non perdere del weekend?
Ne ho già scritto qui.
Mine vaganti
titolo originale: Mine vaganti
nazione: Italia
anno: 2010
regia: Ferzan Ozpetek
genere: Commedia
durata: 110 min.
distribuzione: 01 Distribution
cast: R. Scamarcio (Tommaso) • A. Preziosi (Antonio) • N. Grimaudo (Alba) • E. Ricci (Luciana) • E. Fantastichini (Vincenzo) • C. Crescentini • I. Occhini (La nonna) • L. Savino (Stefania) • D. Bandiera • B. Nappi (Elena) • M. Gallo
sceneggiatura F. Ozpetek • I. Cotroneo
musiche: I. Cotroneo
fotografia: M. Calvesi
montaggio: P. Marone
Sinossi: Non farti mai dire dagli altri chi devi amare, e chi devi odiare. Sbaglia per conto tuo, sempre. È il monito che l’anziana nonna rivolge al nipote Tommaso rientrato a casa da Roma deciso ad affermare le proprie scelte personali anche a costo di scontrarsi con la famiglia. Quella di Tommaso, il figlio minore dei Cantone proprietari di un pastificio in Puglia, è una famiglia numerosa e stravagante. In casa c’è molta attesa per il suo ritorno: la nonna ribelle e intrappolata nel ricordo di un amore impossibile, la mamma Stefania, amorosa ma soffocata dalle convenzioni borghesi, il padre Vincenzo deluso nelle aspettative sui figli, la zia Luciana a dir poco eccentrica, la sorella Elena che rifugge un destino da casalinga, il fratello Antonio da affiancare nella nuova gestione del pastificio di famiglia. Insieme a loro Alba, la cui strada incrocia professionalmente quella dei Cantone. Non mancano però sorprendenti rivelazioni e colpi di scena. Ed anche per questo il soggiorno di Tommaso dovrà protrarsi ben più a lungo del previsto …
Vi starete chiedendo, lo so, il perché del dubbio amletico per l’ultima fatica di Ferzan Ozpetek, il regista di origine turca, diventato famoso per il suoi film sull’omosessualità.
Presto detto.
Ad esempio perché è un fatto che questo regista sia entrato, per diritto divino, in quella elite (tutta italiana), che a me, come cinefilo ed amante del cinema, non piace, che anche se sbaglia due film di seguito, riesce, comunque, a mandare nelle sale italiane, il suo bel film all’anno.
“Un giorno perfetto” tutto era, tranne che un bel adattamento dell’omonimo romanzo di Melania Gaia Mazzucco, o un bel film.
Perché Riccardo Scamarcio è un attore che non mi ha mai convinto fino in fondo.
Perché utilizzare l’accoppiata Alessandro Preziosi e Nicole Grimaudo, divenuta molto famosa per la Finction di RAI 1: “Medicina generale“, è una furbata che mi piace poco, anche se, da queste parti, apprezziamo, e molto, il lavoro, e le capacità interpretative, della bellissima attrice catanese.
Tutti peccati veniali, magari direte voi, ed, aggiungo io, tutto questo non vuol dire che questo non sia un film da vedere in sala.
Ma, certo, la prima generazione dei film del regista turco – italiano, ci piaceva di più.
Ma in Italia ci saranno altri sceneggiatori capaci oltre la Cotroneo, o deve lavorare solo lei? (Anche se il regista ha fatto bene a ripuntare sulla qualità della sceneggiatura).
L’ho detto che Nicole Grimaudo è molto bella, ma, ancora di più, brava?
Chloe – Tra seduzione e inganno
titolo originale: Chloe
nazione: U.S.A. / Canada / Francia
anno: 2009
regia: Atom Egoyan
genere: Drammatico
durata: 96 min.
distribuzione: Eagle Pictures
cast: J. Moore (Catherine) • L. Neeson (David) • A. Seyfried (Chloe) • N. Dobrev (Anna) • M. Thieriot (Michael) • L. DeCarteret (Alicia) • M. Heffern (Miranda)
sceneggiatura: E. Wilson • A. Fontaine
musiche: M. Danna
fotografia: P. Sarossy
montaggio: S. Shipton
Sinossi: Catherine, dottoressa, e David, professore, sono a prima vista la coppia perfetta. Felicemente sposati con un figlio adolescente di talento, sembrano vivere una vita idilliaca. Ma quando David perde un volo e la sua festa di compleanno a sorpresa, i lunghi sospetti di Catherine cominciano a salire alla superficie. Decide di assumere un escort che seduca il marito per provarne la sua infedeltà. Catherine si trova a dirigere gli incontri tra Chloe e David, e quando Chloe comincia a riferire, le descrizioni cominciano a diventare sempre più vivide man mano che gli incontri si moltiplicano.
Certo che oggi i dubbi si sprecano.
Ma cosa volete che vi dica. Un po’ lo devo ammettere m’incuriosisce questa produzione quasi inspiegabile tra U.S.A. / Canada / Francia. In genere i film canadesi li preferisco a quelli americani e l’ulteriore presenza della Francia lascerebbe ulteriormente ben sperare.
Il plot lo devo ammettere non mi sembra originalissimo. Credo che debba essere una sorta di remake di un film francese anche recente. Ma non chiedetemi il titolo però.
E forse la scelta dell’attore Liam Neeson è un po’ fuori ruolo. Dopo “Schindler’s List” tutti sono convinti che sia un attore adatto ai ruoli ambigui, ma io non la vedo così.
Ma devo ammettere che il trailer mi ha intrigato alquanto, anche se i limiti della capacità interpretative di Amanda Seyfired, credo potrebbero, e di molto, penalizzare la mise en scène del plot.
O no?
Dopo la visione in sala devo dire che, complessivamente, questo film mi ha molto deluso. E che su Amanda Seyfired avevo ragione.
Mentre l’attrice notevole e sexy è Julianne Moore. Altro che, fidatevi.
Ecco l’ho detto.
Legion
Titolo originale: Legion
nazione: U.S.A.
anno: 2010
regia: Scott Stewart
genere: Azione / Fantasy
durata: 100 min.
distribuzione: Sony Pictures
cast: D. Quaid (Bob Hanson) • P. Bettany (Michael) • K. Walsh (Sandra Anderson) • L. Black (Jeep Hanson) • K. Durand (Gabriel) • A. Palicki (Charlie) • D. Jones (Ice Cream Man) • T. Gibson (Kyle Williams) • W. Holland (Audrey Anderson) • C. Dutton (Percy Walker)
sceneggiatura: P. Schink • S. Stewart
musiche: J. Frizzell
fotografia: J. Lindley
montaggio: S. Kemper
Sinossi: Quando l’ultimo angelo cadrà, la lotta per l’umanità comincerà. Dopo aver perso la fede nella razza umana, una legione di angeli scenderà sulla Terra a portare l’apocalisse. L’unica speranza per la razza umana risiede in un gruppo di stranieri intrappolati in un ristorante abbandonato e l’Arcangelo Michele.
Ho visto il trailer perché non credevo alla sinossi.
Ma invece è tutto vero.
Purtroppo.
Ma chi è che pensa scrive e gira delle cazzate di simili proporzioni?
Ops ho detto cazzate … vabbeh dai ormai è fatta.
Ma per favore.
E al diavolo (non è il caso di dirlo) il genere Horror.
Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo – Il ladro di Fulmini
titolo originale: Percy Jackson & the Olympians: The Lightning Thief
nazione: U.S.A. / Canada
anno: 2010
regia: Chris Columbus
genere: Avventura
durata: 119 min.
distribuzione: 20th Century Fox
cast: L. Lerman (Percy Jackson) • A. Daddario (Annabeth Chase) • B. Jackson (Grover Underwood) • K. McKidd (Poseidon) • U. Thurman (Medusa) • P. Brosnan (Chiron) • R. Dawson (Persephone) • S. Bean (Zeus) • C. Keener (Sally Jackson) • S. Coogan (Hades) • J. Pantoliano (Gabe Ugliano) • S. von Pfetten (Demeter) • R. Winstone (Ares)
sceneggiatura: C. Titley
musiche: C. Beck
fotografia: S. Goldblatt
montaggio: P. Honess
Sinossi: Il problematico adolescente Percy Jackson sta per essere cacciato da scuola, ma questo è solo l’ultimo dei suoi problemi. Gli dei del Monte Olimpo e diversi mostri sembra che siano usciti dai libri di mitologia greca di Percy nella sua vita e non ne sono felici. Il fulmine di Zeus è stato rubato e Percy è il sospettato numero uno. Assieme ai suoi amici affronterà un’avventura ambientata in diversi paesi per catturare il vero ladro, salvare la sua famiglia e scoprire un mistero molto più potente degli dei stessi.
Cioè il ragionamento è il seguente.
Non è perché ti chiami Chris Columbus ed hai girato la saga di “Harry Potter” noi dobbiamo venire a vedere tutti i tuoi film.
Tanto meno questo.
Io di questi film con “i problematici adolescenti” (fatto sempre salvo ovviamente Donnie Darko) ne ho davvero le scatole piene.
E non è che volessi proprio scrivere scatole.
Ecco.
Appuntamento con l’amore
titolo originale: Valentine’s Day
nazione: U.S.A.
anno: 2010
regia: Garry Marshall
genere: Commedia
durata: 125 min.
distribuzione: Warner Bros
cast: T. Lautner (Tyler Harrinton) • A. Hathaway (Liz Corryn) • B. Cooper (Holden Bristow) • J. Biel (Kara Monahan) • J. Alba (Morley Clarkson) • T. Swift (Felicia) • A. Kutcher (Reed Bennett) • J. Roberts (Kate) • E. Roberts (Grace Smart) • J. Garner (Julia Fitzpatrick) • J. Foxx (Kelvin Briggs) • P. Dempsey (Harrison Copeland) • T. Grace (Josh Morris) • E. Dane (Sean Jackson) • Q. Latifah (Erin Patusi) • S. MacLaine (Estelle)
sceneggiatura: K. Fugate • A. Kohn • M. Silverstein
musiche: J. Debney
fotografia: C. Minsky
montaggio: B. Green
Sinossi: Le storie di tanti personaggi che si intrecciano tra loro nel giorno di San Valentino: una soldatessa di leva di ritorno dall’Iraq sull’aereo per Los Angeles incontra un omosessuale innamorato di un giocatore di football. Un fiorista propone alla sua fidanzata di sposarlo, ma poi si rende conto di essere innamorato della sua migliore amica la quale, a sua volta, scopre che il suo fidanzato è già sposato con un’altra.
Il commento a questo film è facilissimo.
Basta leggere due cose.
Il titolo originale, la data del titolo di questo post.
Cioè voglio dire.
Fate uscire un film (ovviamente cambiando ad arte il titolo) che parla del giorno di San Valentino il 12 marzo?
Ma che per caso collaborate con il PDL per la presentazione delle liste elettorali?
O vi eravate andati a mangiare un panino?
Ma per favore.
La valigia sul letto
titolo originale: La valigia sul letto
nazione: Italia
anno: 2010
regia: Eduardo Tartaglia
genere: Commedia
durata: 103 min.
distribuzione: Medusa Film
cast: M. Casagrande (Ispettore) • E. Mahieux (Don Nicola) • V. Mazza (Brigida) • G. Miale (Agostino) • G. Parisi (camorrista) • F. Procopio (Alfredo) • S. Sarcinelli (prete) • A. Seredova (killer)
sceneggiatura: E. Tartaglia
musiche: D. Falangone
montaggio: A. Siciliano
Sinossi: Achille e Brigida, una coppia di Napoli, per risolvere il problema della crisi economica si fanno inserire in un programma di protezione dei testimoni fingendo una parentela con un malavitoso pentito …
“La valigia sul letto è quella di un lungo viaggio, e tu senza dir niente hai trovao il coraggio“, cantava una vecchia canzone Julio Jglesis. E sono esattamente le parole che intenderei rivolgere al regista Eduardo Tartaglia, del cui avvento proprio, e lo dico da napoletano, non sentivamo la necessità. Anche se è al suo secondo film.
Ed è un peccato, perché il cinema commedia brillante made in Naples, ha conosciuto pagine gloriose da De Sica, a Totò, ma mi potrei anche limitare ad Enzo Cannavale, un attore che andrebbe rivalutato.
Ma questa specie di cabaret frettoloso, in parte mal scritto, e con trovate abusate e logore, (tipo quelle sui dico), oltre che non sempre il massimo della finezza, peccati veniali, ok, ma che non aiuteranno né Napoli, né il cinema italiano, né il volto di una città che sa esprimere, anche nella dimensione del cinema d’evasione e d’intrattenimento, rese di ben altro spessore.
Salvo qualche uscita dell’attrice napoletana protagonista (no non la Seredova, m di Veronica Mazza, la moglie del regista).
Alla prossima.