cinemavistodame.com di Roberto Bernabò

I film in uscita dal 14 ottobre 2011

Il weekend al cinema visto da me

Eccoci al nostro, ormai consueto, appuntamento settimanale.

Come butta? Tutto a posto? Io mi sono operato ai denti ieri mi hanno tolto 3 radici (ma quante radici ha una dente?)

Veniamo a noi.

Questa è una settimana attesa dai cinefili italiani.

Esce, anche da noi, l’attesissimo film “on the road“, di Paolo Sorrentino girato negli USA: “This must be the place“.

Che è anche il titolo di una celeberrima canzone dei Talking Heads.

Pareri discordi sulla pellicola, in giro. Da chi, come Giovanotti, urla al capolavoro, a chi, invece, accusa il regista italiano di sacrilegio, per avere utilizzato, male, piegandolo ad un personaggio non scritto per lui, un attore galattico come Sean Penn.

Ne cito tre autorevoli.

Todd McCarthy – Testata: Hollywood Reporter

Eccentrico, ondivago e, occasionalmente, affascinante e dolce, questo curioso film potrebbe non incontrare il favore di pubblico e critica (…)
L’eccentrica performance di Sean Penn è il punto di forza di un film che sbanda un po’ (…)

Peter Bradshaw – Testata: The Guardian

(…) per tecnica, ambizione e stile, Paolo Sorrentino può ben essere considerato un maestro emergente del cinema italiano. Il suo primo film in lingua inglese è superbabemente elegante (…). Non è il film di Sorrentino che preferisco però merita di essere in concorso a Cannes e merita di essere visto per il cameo di David Byrne

Stenio Solinas – Testata: il Giornale

(…) Paolo Sorrentino fa il film più profondo del Festival e regala a Sean Penn il ruolo che potrebbe dargli il premio per la migliore interpretazione.(…)
(…) Splendidamente fotografato, una cifra stilistica ben riconoscibile, le musiche di David Byrne come colonna sonora, This must be the place è un film adulto raccontato con un sentimento da adolescenti. (…)

§§§

Noi, che non diamo retta a nessuno, invece, lo mettiamo al primo posto della nostra settimanale classifica, come film da non perdere nel weekend.

Siete avvisati.

Paolo è un regista che mi piace per una serie infinita di motivi.

Citiamone due.

Innanzitutto perché le storie se le scrive lui.

Non fa adattamenti o trasposizioni dal letterario al filmico, anche se, in questo caso, un po’ si, ma sempre di una storia scritta da lui.

In secondo luogo perché Paolo è un regista che non parla solo attraverso la storia, ma, anzi, è uno dei pochi registi italiani che tenta di farlo, anche, con le immagini. Con la scelta, sapiente, delle inquadrature, che chi ha lavorato con lui definisce maniacale, con movimenti di macchina mai messi lì senza un legame con la drammaturgia degli eventi.

Io andrò domani, dente dolorante compreso.

Come altre segnalazioni di questo blog al secondo posto di questa settimana dobbiamo proprio mettere il cartone “Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento” – di Hiromasa Yonebayashi. Trasposizione dal letterario al filmico dei racconti dell’autrice inglese Mary NortonThe Borrowers” pubblicati a partire dagli anni ‘50.

L’opera è diretta dal regista esordiente Hiromasa Yonebayashi (animatore dello studio Ghibli da molti anni) e co-sceneggiato … tenetevi forte, indovinate da chi?

Si, da lui. Dal quel sommo maestro dell’animazione, made in Japan, che è Hayao Miyazaki.

Pare, anzi è certo, che in Giappone il film abbia convinto sia la critica che il pubblico diventando il maggiore incasso al box office del 2010.

Cercatelo nelle sale per bambini, o nelle proiezioni pomeridiane, non ve ne pentirete.

Altro film interessante è questo “Amici di letto” (titolo italiano dell’opera di Will Gluck “Friends with benefits“). Un giorno dedicheremo un intero post ai titolisti italiani, promesso. Ed un secondo agli esercenti, perché, a differenza dei titolisti italiani, che sarebbero da mandare a casa tutti, tra gli esercenti sarebbe, invece, doveroso, a mio avviso, fare dei distinguo. Ci torneremo.

Non stiamo parlando di un capolavoro, intendiamoci, ma di una film d’evasione, scritto in maniera divertente, e recitato bene.

Niente di più, ma, neanche, niente niente di meno. Che di questi tempi non è poco, credetemi.

In penultima posizione metto “I Want to Be a Soldier” di Christian Molina, che è però ancora tra le pellicole consigliate ai lettori di questo blog.

Anche se nel film spagnolo recita, udite udite, la nostra Valeria Marini. Che, ri-udite ri-udite, è anche la produttrice del film.

Il regista spagnolo, con questo film, vinse, l’anno scorso, l’ambito premio speciale del pubblicoAlice nella città” al Festival Internazionale del Cinema di Roma, che, tra l’altro, sta per riaprire i battenti. O meglio il red carpet.

Questo premio, per essere chiari, lo vinse anche “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti.

Per cui io mi fido, e, dopo aver visto il trailer, anche di più.

Restano due pellicole di cui una potrebbe valere la pena ed è:

Cowboys and Aliens” di Jon Favreau, che altro non è se non la trasposizione dalla graphic novel di Scott Mitchell Rosenberg, che, come il titolo, non italiano, appunto, suggerisce, è un ibridazione del genere western con quello, a me assai caro, della fantascienza, o Science Finction, come la chiamano gli americani.

Ah si, poi esce un ennesimo film su “I Tre moschettieri“, in alcune sale anche in 3D.

La preferenza accordata ai film in uscita da questo blog la trovate, come sempre, nell’ordine d’impaginazione degli stessi, nel post.

Avvertenza: nelle schede dei film trovate le sinossi. Noi le inseriamo perché aiutano a dare un’idea del film. Chi non volesse perdersi il gusto della sorpresa può fermasi qui. Gli altri possono proseguire cliccando su continua a leggere.

Buona visione.

This must be the place

titolo originale: This must be the place
nazione: Italia / Francia / Irlanda
anno: 2011
regia: Paolo Sorrentino
genere: Drammatico
durata: 118 min.
distribuzione: Lucky Red Distribuzione
cast: S. Penn (Cheyenne) • F. McDormand (Jane) • J. Hirsch (Mordecai Midler) • E. Hewson (Mary) • K. Condon (Rachel) • H. Stanton (Robert Plath) • J. Van Patten (Dorothy Shore) • D. Byrne (se stesso) • S. Whigham (Ernie Ray) • S. Delaney (Jeffery) • H. Lieven (Aloise Lange) • L. Levo (Richard) • O. Fouéré (madre di Mary)
sceneggiatura: P. Sorrentino • U. Contarello
musiche: D. Byrne • W. Oldham
fotografia: L. Bigazzi
montaggio: C. Travaglioli

Sinossi: Cheyenne, ebreo, cinquantenne, ex rock star di musica goth, rossetto rosso e cerone bianco, conduce una vita più che benestante a Dublino. Trafitto da una noia che tende, talora, ad interpretare come leggera depressione. La sua è una vita da pensionato prima di aver raggiunto l’età della pensione. La morte del padre, con il quale aveva da tempo interrotto i rapporti, lo riporta a New York. Qui, attraverso la lettura di alcuni diari, mette a fuoco la vita del padre negli ultimi trent’anni. Anni dedicati a cercare ossessivamente un criminale nazista rifugiatosi negli Stati Uniti. Accompagnato da un’inesorabile lentezza e da nessuna dote da investigatore, Cheyenne decide, contro ogni logica, di proseguire le ricerche del padre e, dunque, di mettersi alla ricerca, attraverso gli Stati Uniti, di un novantenne tedesco probabilmente morto di vecchiaia.

Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento

titolo originale: Kari-gurashi no Arietti
nazione: Giappone
anno: 2010
regia: Hiromasa Yonebayashi
genere: Animazione
durata: 94 min.
distribuzione: Lucky Red Distribuzione
sceneggiatura: H. Miyazaki • K. Niwa
musiche: C. Corbel
montaggio: R. Matsubara

Sinossi: Adattamento dei racconti dell’autrice inglese Mary Norton “The Borrowers” pubblicati a partire dagli anni ‘50. A Koganei, una cittadina alla periferia ovest di Tokyo, Arrietty è una ragazzina di 14 anni che però non ha una vita normale: è un esserino alto non più di dieci centimetri e vive con sua madre Casilia e suo padre Pod sotto il pavimento di una grande casa di campagna, dove gli umani (quelli di “taglia” normale) conducono la vita all’oscuro della loro presenza. La famiglia di Arrietty si nutre degli scarti degli umani ed è solita adoperare, prendendoli in prestito, i loro oggetti d’uso comune lasciati in giro o dimenticati. La vita di Arrietty cambia di colpo quando nella casa viene ad abitare Sho, un ragazzo suo coetaneo, cagionevole di salute e d’animo solitario e che, unico tra gli umani, riesce a percepire la presenza dei piccoli esseri.

Amici di letto

titolo originale: Friends with benefits
nazione: U.S.A.
anno: 2011
regia: Will Gluck
genere: Commedia / Sentimentale
durata: 104 min.
distribuzione: Sony Pictures
cast: J. Timberlake (Dylan) • M. Kunis (Jamie) • W. Harrelson (Tommy) • E. Stone (Kayla) • P. Clarkson (Lorna)
sceneggiatura: K. Merryman • D. Newman • W. Gluck
fotografia: M. Grady
montaggio: T. Nolan

Sinossi: Uscita da una relazione disastrosa, una cacciatrice di teste e il suo nuovo cliente, divenuto il suo “migliore amico”, fanno il patto di porre fine al sesso occasionale qualora tra i due dovesse nascere qualcosa. All’inizio il piano funziona ma ben presto i due amici s’innamorano e dovranno rivalutare cosa significano l’uno per l’altra.

I Want to Be a Soldier

titolo originale: I Want to Be a Soldier
nazione: Spagna / Italia
anno: 2010
regia: Christian Molina
genere: Drammatico
durata: 88 min.
distribuzione: Iris Film Distribution
cast: F. Riordan (Alex) • B. Temple (Capitano Harry) • V. Marini • J. Kelly (madre) • A. Tarbet (padre) • R. Englund • D. Glover • C. Gava
sceneggiatura: C. Canals • C. Molina
musiche: F. Jusid
fotografia: J. Laesìn
montaggio: A. de Toro

Sinossi: Alex ha otto anni e, come molti altri bambini della sua età, ha un amico immaginario, l’astronauta Capitano Harry. Quando sua madre partorisce due gemelli, Alex sentendosi solo, ora che i genitori sono prodighi di attenzioni verso i più piccoli, è incapace di gestire la situazione. Di colpo, la comunicazione con i genitori e con gli altri bambini a scuola diventa sempre più problematica e Alex si rinchiude poco a poco in se stesso. Ferito e tradito, usa un ricatto emotivo per convincere il padre a concedergli il suo desiderio più grande: una televisione nella sua camera da letto. Attraverso la televisione, Alex scopre un mondo nuovo ed eccitante che cambia non solo il suo modo di vedere la vita ma anche il suo alter ego immaginario che si trasforma nel Sergente John Cluster. È così affascinato dalle immagini di guerra e violenza da diventarne ossessionato.

Cowboys and Aliens

titolo originale: Cowboys & Aliens
nazione: U.S.A.
anno: 2011
regia: Jon Favreau
genere: Western / Fantascienza
durata: 118 min.
distribuzione: Universal Pictures
cast: D. Craig (Jake Lonergan) • H. Ford (Col. W. Dolarhyde) • O. Wilde (Ella) • S. Rockwell (Doc) • P. Dano (Percy) • A. De La Reguera (Maria) • N. Ringer (Emmett) • A. Beach (Nat Colorado) • C. Brown (Meacham) • D. O’Hara (Pat Dolan) • K. Carradine (sceriffo Taggart) • W. Goggins (Hunt) • A. Spencer (Alice)
sceneggiatura: D. Lindelof • A. Kurtzman • R. Orci • M. Fergus • H. Ostby
musiche: H. Gregson-Williams
fotografia: M. Libatique
montaggio: D. Lebental • J. May

Sinossi: 1873, Arizona. Uno straniero, di nome Jake Lonergan, senza memoria del suo passato, si imbatte nella remota città di Absolution, nel bel mezzo del deserto. L’unico indizio sulla sua vita passata è un misterioso bracciale che gli stringe il polso sinistro. Jake scopre di essere ricercato quale criminale e che la gente di Absolution non è propensa a dare il benvenuto agli stranieri. Viene così arrestato dalle autorità del posto e dal colonnello Woodrow Dolarhyde che controlla la vita della cittadina con pugno di ferro. Improvvisamente la città subisce un attacco dal cielo ad opera di terribili entità sconosciute, pronte a distruggere e uccidere. Jake Lonergan sembra proprio essere il rimedio per questa invasione aliena.

I Tre Moschettieri in 3D (2011)

titolo originale: The Three Musketeers
nazione: Germania
anno: 2011
regia: Paul W.S. Anderson
genere: Avventura
durata: 102 min.
tecnologia: 3D
distribuzione: 01 Distribution
cast: L. Lerman (D’Artagnan) • M. Jovovich (Milady De Winter) • O. Bloom (Duca di Buckingham) • C. Waltz (Cardinale Richelieu) • M. MacFadyen (Athos) • M. Mikkelsen (Rochefort) • R. Stevenson (Porthos) • J. Temple (Regina Anna) • L. Evans (Aramis) • T. Schweiger (Cagliostro) • J. Corden (Planchet) • F. Fox (Luigi XIII)
sceneggiatura: A. Davies • A. Litvak
musiche: P. Haslinger
fotografia: G. MacPherson
montaggio: A. Berner

Sinossi: In alcune sale è possibile vedere il film in 3D. Si consiglia di telefonare al cinema e chiedere se effettivamente il film è programmato in 3D. Il giovane e focoso D’Artagnan arriva a Parigi per arruolarsi nei Moschettieri del re. Dopo non poche peripezie, D’Artagnan si unisce a tre di loro – Athos, Porthos ed Aramis – e si ritrova impegnato a scongiurare un ingegnoso piano ordito dallo spietato cardinale Richelieu ai danni della corona di Francia..

   Invia l'articolo in formato PDF   
0 0 voti
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest

1 Comment
Most Voted
Newest Oldest
Inline Feedbacks
View all comments
didola
didola
13 anni fa

ho visto il film di Sorrentino
ho assistito a tutta la programmazione con un sorriso stampato sul viso (me ne sono accorta alla fine)
ho amato le sue citazioni
il carrello della spesa e il trolley
gli occhi azzurri di Sean
le musiche
il ragazzino obeso
la moglie pompiera
alla fine mi sono detta
anche se mi ha preso per il c….l’ha saputo fare!
il sorriso mi si stampa in volto anche quando vedo i film di clint eastwood
a pensarci bene….tutti e due si prendono il tempo di narrazione di cui hanno bisogno, quella lentezza necessaria ma forse azzardo troppo

1
0
Mi piacerebbe conoscere il tuo pensiero, ti prego di commentare.x