Il weekend al cinema visto da me
Il coraggio di Jasmila
In pole position questa settimana, per noi di cinemavistodame (che poi sarei sempre io), il nuovo film “Il sentiero“ (‘Na Putu’), della regista bosniaca Jasmila Zbanic, presentato all’ultimo Festival di Berlino Interntional. Jasmila ha già vinto l’Orso d’Oro a Berlino nel 2006, con il suo primo lungometraggio, “Grbavica“. E’ il miglior film a venire fuori dalla regione, dopo la decostruzione YU.
A parte il talento, è il coraggio di questa giovane donna, che si distingue.
I suoi film trattano temi che non molti bosniaci affronterebbero a proprio agio, anche in privato.
Ma anche se impostato nel dopoguerra, Grbavica svolge questa sensibilità, che è nata nella Sarajevo negli anni 80.
Non credo che chi è cresciuto a Sarajevo negli anni 70 ‘e 80’ potrebbe vedere la sequenza finale senza commuoversi profondamente.
E’ difficile, per me, non ammirare le donne che sognano di diventare regista, nella Bosnia di oggi, o in tutti i paesi che versano nelle medesime condizioni, per non parlare di una donna che è diventata un successo.
Jasmila è giovane, coraggiosa ed ha molto, molto talento. “Grbavica“, o “Il segreto di Esma“, che è il titolo italiano, è disponibile su DVD, anche nel tuo negozio locale Blockbuster, andate a vederlo, se vi capita.
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Ed ora il consueto excursus sugli altri film in uscita, tutti, che più, chi meno, degni di nota, con sfumature assai diverse.
Al secondo posto, il vostro cineblogger di fiducia colloca, coraggiosamente, e probabilmente solo contro tutti, un film italiano.
Si tratta di “ACAB – All Cops Are Bastards“.
Una pellicola dalla parte della Polizia. Un lungometraggio che ci narra quel mondo, molto spesso, solo, odiato.
Non lo so … è che, da qualche tempo, sono contro gli odi, le guerre.
Avverto, effettivamente, la necessità di un dialogo.
Mi attrae la possibilità di abbattere muri. Credenze errate, basate su singoli episodi. Fondamentalismi. Cose, spesso, solo immaginate senza un’effettiva congnizione di causa.
Certo il limite dei film è che sono (solo) finzione.
Ma quanti risvegliano le coscienze?
E poi, certo, Stefano Sollima, non è uno che viene proprio dal nulla.
Anzi, ha lavorato come cameraman di news per CNN, NBC, CBS, realizzando documentari da zone di guerra.
Ha realizzato making-of di vari film e special su musicisti.
Ed è stato regista di serie tv del calibro de “La squadra“, della fortunatissima, andata in onda su SKY, “Romanzo criminale – La serie“, e di “Crimini 2“.
Per non parlare delle 01 Distribuiton, che in genere è una garanzia.
Insomma, non fosse altro che l’idea di santificare Margaret Thatcher, la trovo vagamente manipolatoria, nei confronti dell’opinione pubblica italiana, soprattuto in questo momento, assegno a questo film, in cui recita anche, si lui, Pierfrancesco Savino l’Industriale, il secondo posto tra i film da vedere, secondo il nostro personalissimo metro di giudizio, in questo weekend.
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Dopo di che al terzo posto come faccio a non mettere l’interpretazione di Margaret Thatcher di Meryl Streep?
Lo faccio, invece, e sapete perché?
Perché esce il nuovo film di Brad Pitt “L’arte di vincere“, titolo italiano di Moneyball di Bennett Miller (no comment sui titolisiti italiani di questo film), che, sia chiaro, sbancherà al box office più di quello della Streep, (e non chiamatemi profeta), per tre ragioni.
La prima, ovviamente, perché c’è lui, Brad Pitt, che ha dichiarato che, con tutti i soldi che ha, lui farà solo film di cui non dovrà vergognarsi con i figli, quando questi diventeranno grandi.
La seconda è che, in questo lungometraggio, il suo personaggio tenterà di scardinare le logiche del business system degli stipendi dei giocatori di una squadra di Baseball. E la cosa, lo devo proprio ammettere, se non fosse clamorosamente paracula, ci piace assai, e, probabilmente, ci piacerebbe ancora di più, se il lungometraggio fosse uno di quei film a basso budget, tipici del Sundance.
La terza, ma non ultima come importanza, attiene al fatto che la pellicola ha ricevuto ben 6 nominations dall’Accademy per gli Oscar 2012 (miglior film, miglior attore protagonista per Brad Pitt, miglior attore non protagonista per Jonah Hill, miglior montaggio, miglior sceneggiatura non originale e miglior missaggio audio). Che sono cose.
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“The Iron Lady“, il biopic su Margaret Thatcher diretto da Phyllida Lloyd merita questa collocazione nel post per una ragione sola.
L’ennesima nomination agli Oscar, conferita dall’Accademy a Meryl Streep, che scherzi a parte, potrebbe essere premiata con la terza statuetta, dopo quelle ricevute per “Kramer contro Kramer” (Kramer vs. Kramer), il film del 1979 diretto da Robert Benton, trasposizione dal letterario al filmico dell’omonimo romanzo di Avery Corman, e per “La scelta di Sophie” (Sophie’s Choice) il film del 1982, diretto da Alan J. Pakula, trasposizione dale letterario al filmico, dell’omonimo romanzo di William Styron, che sono cose o no?
Del film l’attrice ha detto che la regista Phyllida Lloyd non ha voluto concentrarsi su un personaggio che il potere lo detiene, quanto, piuttosto su quella fase della vita dell’ex Primo Ministro, che narra chi il potere lo perde. Attuale come visione, soprattutto nel nostro paese.
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In ultima posizione, ma non certo per i fan del genere, l’ennesimo episodio di quella che è ormai è diventata una saga.
Sto parlando di “Mission Impossible: Protocollo Fantasma“, titolo italiano accettabilissimo di Mission: Impossible – Ghost Protocol.
La Universl Picture mi aveva anche invitato all’anteprima, ma impegni del mio vero lavoro, mi hanno impedito la visione in sala, che probabilmente non avrebbe spostato l’impaginazione del film.
Ma, ripeto, gli amanti del genere avranno pane per i loro denti. Del resto, non a caso, qui si parla del cinemavistodame. Con tutte le conseguenze del caso.
Avvertenze – come leggere questo post
Le preferenze accordate da cinemavistodame.com ai film in uscita, le evincete, come sempre, dall’ordine d’impaginazione delle pellicole nel post, con le schede delle medesime, nonché le relative sinossi, perché noi le inseriamo. E ciò solo al fine di rendere un servizio ai nostri lettori, i quali possono così farsi, in maniera più oggettiva e personale, una loro idea del film anche alternativa alla nostra. Ed anche perché, siamo seri, tra leggere una sinossi ed … assistere ad una proiezione di un film … ci passa un abisso di differenza. Ecco.
Dai anche uno sguardo sui film in sala, qui. O alle locandine qui.
Buona visione.
Il sentiero
titolo originale: Na Putu
nazione: Bosnia Erzegovina / Austria / Germania / Croazia
anno: 2009
regia: Jasmila Zbanic
genere: Drammatico
durata: 100 min.
distribuzione: Fandango
cast: Z. Cvitesic (Luna) • L. Lucev (Amar) • E. Bravo (Bahrija) • M. Karanovic (Nada) • N. Violic (Sejla) • J. Beri (dottoressa)
sceneggiatura: J. Zbanic
musiche: B. Jakubovic
fotografia: C. Maier
montaggio: N. Mossbock
Sinossi: Amar e Luna sono una giovane coppia che cerca di costruire una famiglia nella Bosnia moderna. A un certo punto però le loro strade divergono e i due si trovano a dover prendere delle decisioni in quanto coppia e in quanto individui.
ACAB – All Cops Are Bastards
titolo originale: ACAB – All Cops Are Bastards
nazione: Italia
anno: 2011
regia: Stefano Sollima
genere: Drammatico / Poliziesco
durata / note: 112 min. / opera prima
distribuzione: 01 Distribution
cast: P. Favino (Cobra) • F. Nigro (Negro) • M. Giallini (Mazinga) • A. Sartoretti (Carletto) • R. Spagnuolo (Maria) • D. Diele (Adriano)
sceneggiatura: D. Cesarano • B. Petronio • L. Valenti • S. Sollima
musiche: Mokadelic
fotografia: P. Carnera
montaggio: P. Marone
Sinossi: Cobra, Negro e Mazinga sono tre “celerini bastardi”. “Celerini”, così si sentono, più che poliziotti. Sulla loro pelle hanno imparato ad essere bersaglio perché vivono immersi nella violenza. La violenza di un mondo governato dall’odio, che ha perso le regole e che loro vogliono far rispettare anche con l’uso spregiudicato della forza. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Bonini – edito in Italia da Einaudi – basato su una storia vera. “A.C.A.B.” è l’acronimo di “All cops are bastards” (“tutti i poliziotti sono bastardi”) un motto che, partito dal movimento skinhead inglese degli anni Settanta, è diventato nel tempo un richiamo universale alla guerriglia nelle città, nelle strade, negli stadi.
L’arte di vincere
titolo originale: Moneyball
nazione: U.S.A.
anno: 2011
regia: Bennett Miller
genere: Drammatico / Biografico
durata: 126 min.
distribuzione: Warner Bros
cast: B. Pitt (Billy Beane) • J. Hill (Peter Brand) • P. Seymour Hoffman (Art Howe) • C. Pratt (Scott Hatteberg) • T. Blanchard (Elizabeth Hatteberg)
sceneggiatura: S. Zaillian • A. Sorkin
musiche: M. Danna
fotografia: W. Pfister
montaggio: C. Tellefsen
Sinossi: La squadra di baseball Oakland Athletics si trova in difficoltà quando i suoi tre migliori giocatori sono ceduti per ragioni economiche. Billy Beane, aiutato dal nuovo arrivato Peter Brand, darà una svolta alla squadra, insegnando ai dirigenti una diversa filosofia di gioco.
The Iron Lady
titolo originale: The Iron Lady
nazione: Gran Bretagna
anno: 2011
regia: Phyllida Lloyd
genere: Biopic
durata: 105 min.
distribuzione: Bim Distribuzione
cast: M. Streep (Margaret Thatcher) • J. Broadbent (Denis Thatcher) • I. Glen (Alfred Roberts) • H. Lloyd (Denis Thatcher giovane) • A. Head (Geoffrey Howe) • R. Grant (Michael Heseltine) • O. Colman (Carol) • R. Allam (Gordon Reece) • N. Farrell (consulente conservatore) • J. Wadham (Francis Pym) • J. Sessions (Edward Heath) • R. Portal • J. Smith (Lord Carrington) • R. Dixon
sceneggiatura: A. Morgan
musiche: C. Mansell • T. Newman
fotografia: E. Davis
montaggio: J. Wright
Sinossi: Biografia di Margaret Tatcher, la “Lady di ferro”, prima e finora unica donna eletta Primo Ministro in Gran Bretagna (tre volte di fila dal 1979 al 1990).
Mission Impossible: Protocollo Fantasma
titolo originale: Mission: Impossible – Ghost Protocol
nazione: U.S.A.
anno: 2011
regia: Brad Bird
genere: Azione
durata: 132 min.
distribuzione: Universal Pictures
cast: T. Cruise (Ethan Hunt) • J. Renner (Brandt) • P. Patton (Jane Carter) • S. Pegg (Benji Dunn) • V. Rhames (Luther Stickell) • T. Wilkinson • J. Holloway (Trevor Hanaway) • L. Seydoux • M. Nyqvist (Kurt Hendricks) • A. Kapoor (Brij Nath)
sceneggiatura: J. Appelbaum • A. Nemec
musiche: M. Giacchino
fotografia: R. Elswit
montaggio: P. Hirsch
Sinossi: Accusati dell’attentato terroristico al Cremlino, l’agente operativo dell’IMF Ethan Hunt e l’intera Agenzia vengono sconfessati e il Presidente avvia il Protocollo Fantasma. Senza più risorse e sostegno, Ethan deve trovare il modo per riscattare il nome della propria agenzia e prevenire un altro attacco. A complicare le cose, Ethan è costretto a imbarcarsi in questa missione con una squadra di compagni fuggitivi dell’IMF, dei quali non conosce del tutto le personali motivazioni.