Il weekend al cinema #310
Le preferenze accordate da cinemavistodame.com ai film in uscita, sono deducibili: dall’ordine d’impaginazione del post, e dagli award assegnati (e non assegnati). Fidatevi solo di noi, non rimarrete mai delusi.
Vita di Pi (3D)
Di Ang Lee
Titolo originale: Life of Pi
Anno: 2012
Nazione: Stati Uniti d’America
Distribuzione: 20th Century Fox
Durata: 127 min
Data uscita in Italia: 20 dicembre 2012
Genere: avventura, drammatico
Cast tecnico
Sceneggiatura: David Magee, Yann Martel
Musiche: Mychael Danna
Fotografia: Claudio Miranda
Costumi: Arjun Bhasin
Cast
Yann Martel: Tobey Maguire
Gérard Depardieu
Pi adulto: Irrfan Khan
Pi Patel: Suraj Sharma
madre di Pi: Tabu
padre di Pi: Adil Hussain
Pi giovane: Ayush Tandon
Sinossi: Il padre di Pi, un indiano proprietario di uno zoo, decide di trasferire famiglia e attività in Canada. Durante il viaggio al largo nell’oceano Pacifico la nave affonda e Pi si ritrova unico sopravvissuto su una scialuppa di salvataggio in compagnia di qualche animale e, soprattutto, di una tigre del Bengala, poco mansueta e molto arrabbiata. Pi dovrà escogitare un modo per sopravvivere e raggiungere la terra.
Vita di Pi segna l’esordio del regista, premio Oscar, Ang Lee nel cinema in 3D, ed a quanto pare, è uno di quei passaggi destinato a lasciare il segno.
Chi vi scrive, in verità, non ama troppo il cinema in 3D, per i semplici motivi che:
A) porta gli occhiali, e gli occhialini 3D sono per lui fastidiosissimi,
B) perché, sinceramente, lo trova spesso del tutto inutile.
Ma, a quanto ho letto in giro, credo che Ang Lee, invece, riesca, davvero, a sfruttare appieno la terza dimensione, rendendo dinamico un film che, per la maggior parte del tempo, ci narra di un ragazzino e di una tigre, immobilizzati su di una scialuppa.
Che utilizzi, insomma, il 3D con la delicatezza ed il lirismo di un poeta. E che codesto non sia solo un film che si fa guardare, ma, addirittura, da vivere!
Oscar d’oro e pole postion del weekend natalizio, hai detto cotica.
Ralph Spaccatutto (3D)
Titolo originale: Wreck-It Ralph
Anno: 2012
Nazione: Stati Uniti d’America
Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures
Durata: 108 min
Data uscita in Italia: 20 dicembre 2012
Genere: animazione
Cast tecnico
Regia: Rich Moore
Sceneggiatura: Jennifer Lee, Phil Johnston
Musiche: Henry Jackman
Montaggio: William J. Caparella
Sinossi: Un celebre personaggio dei videogame cha anela ad essere amato e a diventare un eroe come il suo modello Fix-It Felix, entrando in un nuovo gioco, scatena imprudentemente un’entità malvagia.
Annotiamo che questo è il film di Natale della Disney, che un tempo dominava incontrastata.
Poi arrivò la Pixar, che la mise in ombra.
Ora, con la fusione delle due anime, e la direzione artistica affidata a John Lasseter, le contaminazioni tra i due studios iniziano a rendersi evidenti.
Buon Natale con questo film, allora, che si becca oscar d’oro, e posizione d’onore del weekend natalizio.
Ernest & Celestine
di Benjamin Renner, Stéphane Aubier, Vincent Patar
Titolo originale: Ernest et Célestine
Anno: 2012
Nazione: Francia
Distribuzione: Sacher Distribuzione
Durata: 79 min
Data uscita in Italia: 20 dicembre 2012
Genere: animazione
Cast tecnico
Sceneggiatura: Daniel Pennac, Stéphane Aubier
Musiche: Goran Bregovic
Sinossi: Questa è la storia di Ernest e Celestine, un orso grande e grosso che sogna di fare l’artista e di una topolina che non vuole fare la dentista. Nel convenzionale mondo degli orsi, fare amicizia con un topo non è certo cosa ben vista. Nonostante questo, Ernest, un orso che vive ai margini della società facendo il clown e il musicista, accoglie in casa sua la piccola topolina Celestine, orfanella fuggita dal mondo sotterraneo dei roditori. Questi due esseri solitari cercando sostegno e conforto uno nell’altra sfidano le regole dei loro rispettivi mondi e scompigliano così l’ordine stabilito …
Chi di voi non conosce lo scrittore francese Daniel Pennac?
Ma si dai.
Beh questo ennesimo film animato natalizio lo ha scritto lui.
Non è ancora una garanzia?
Ed allora vi svelo che critici, italiani e non, sono tutti concordi nell’affermare che questo film, senza effetti speciali e senza 3D, conquista lo stesso gli spettatori, sia per la sua delicatezza e sia per l’indubbia capacità di parlare, direttamente, al cuore, che a Natale, come dire, è d’obbligo.
Terzo oscar d’oro della semaine.
La regola del silenzio – The Company You Keep
di Robert Redford
Titolo originale: The Company You Keep
Anno: 2012
Nazione: Stati Uniti d’America
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 117 min
Data uscita in Italia: 20 dicembre 2012
Genere: thriller
Cast tecnico
Sceneggiatura: Lem Dobbs
Musiche: Cliff Martinez
Fotografia: Adriano Goldman
Montaggio: Mark Day
Cast
Jim Grant: Robert Redford
Ben Shepard: Shia LaBeouf
Mimi Lurie: Julie Christie
Mac McLeod: Sam Elliott
Isabel Grant: Jackie Evancho
Henry Osborne: Brendan Gleeson
Cornelius: Terrence Howard
Diana: Anna Kendrick
Jed Lewis: Richard Jenkins
Rebecca Osborne: Brit Marling
Ray Fuller: Stanley Tucci
Donal: Nick Nolte
Sharon Solarz: Susan Sarandon
Sinossi: Jim Grant è un avvocato che si occupa di diritti civili e un padre single che vive con la figlia in un tranquillo quartiere alla periferia di Albany, New York. Il suo mondo viene sconvolto quando uno spregiudicato giornalista, Ben Shepard, rivela che Grant è un estremista pacifista evaso e ricercato per omicidio. Dopo essere vissuto per più di trent’anni fingendosi avvocato, ora Grant deve darsi alla fuga: diventato l’obiettivo di una sfrenata caccia all’uomo per tutti gli Stati Uniti scatenata dall’Fbi, si mette in viaggio alla ricerca della persona che può dimostrare la sua innocenza.
Possiamo dire tante cose.
Tranne che Robert Redford non sappia fare il cinema.
Insomma dirige il Sundance.
Ha girato film premiati con premi Oscar, come “Ordinary People” (Gente Comune), che annovero come film che all’epoca mi piacque un casino.
Poi il suo cinema ha preso una deriva politica.
Chissà, magari un’esigenza autoriale.
Insomma penso che “I tre giorni del Condor” sia un film che non smetterei mai di guardare.
Ma non credo che questa pellicola lo uguagli.
Oscar d’argento sia per il rispetto di un veterano, e sia per il fatto che il film è passato anche questo all’ultimo Festival del Cinema di Venezia.
Certo la presenza di Susan Sarandon nel cast, in genere è una garanzia.
Love Is All You Need
di Susanne Bier
Titolo originale: Den skaldede frisør
Anno: 2012
Nazione: Danimarca / Svezia / Italia
Distribuzione: Teodora Film
Durata: 112 min
Data uscita in Italia: 20 dicembre 2012
Genere: commedia, sentimentale
Cast tecnico
Sceneggiatura: Anders Thomas Jensen
Musiche: Johan Söderqvist
Fotografia: Morten Søborg
Montaggio: Pernille Bech Christensen
Cast
Ida: Trine Dyrholm
Philip: Pierce Brosnan
Benedikte: Paprika Steen
Thilde: Christiane Schaumburg-Müller
Leif: Kim Bodnia
Bodil Jørgensen
Patrick: Sebastian Jessen
Bitten: Line Kruse
Astrid: Molly Blixt Egelind
Alessandro: Ciro Petrone
Sinossi: Philip, il proprietario di un’industria ortofrutticola con sede a Copenhagen, torna dopo tanti anni nella sua villa di Sorrento, un’elegante residenza immersa in una vasta e profumata limonaia. È proprio qui che il figlio di Philip, Patrick, ha deciso di sposarsi con Astrid.
Toh guarda, una regista danese.
No … è che la difesa di Lars von Trier, l’altro giorno su faccialibro, mi è costata un’amicizia.
Allora.
Traduzione del titolo originale a parte, vi dirò cosa penso.
Il film non sembra un film danese.
A giudicare dal trailer stiamo dalle parti di un film molto sentimentale, tutto giocato sulla bellezza di Pierce Brosnan, e su una serie di altri luoghi comuni sul nostro paese.
Che viene visto sempre come un posto romantico, bello, dai panorami mozzafiato. Tutto smieloso, come quei liquori tipo rosolio, che si bevono nei paesi, nei giorni di festa, si, insomma, tutto cuore che rima con amore. Altro che Scampia, per intenderci. ;-)
Eppure il film è passato in rassegna all’ultimo Festival di Venezia.
Per carità, se volete vedere un film d’ammore, i nostri titolasti non potevano ingannarvi meglio.
Io, giusto per rispetto a chi seleziona i film per le mostre del cinema, assegno un oscar d’argento.
Non di più.
Dai registi danesi mi aspetto molto, ma moooolto di più.
Soprattutto se hanno già vinto un premio Oscar.
I 2 soliti idioti
di Enrico Lando
Anno: 2012
Nazione: Italia
Distribuzione: Medusa
Durata: 90 min
Data uscita in Italia: 20 dicembre 2012
Genere: commedia
Cast
Gianluca De Ceglie: Fabrizio Biggio
Ruggero De Ceglie: Francesco Mandelli
Gian Marco Tognazzi
Teo Teocoli
Miriam Giovanelli
Sinossi: “I 2 soliti idioti” è il sequel del film “I soliti idioti”, campione d’incassi italiano dell’anno (quasi 11 milioni di euro) con la coppia Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli. Stavolta Ruggero e Gianluca si troveranno a combattere con un problema contemporaneo (la crisi economica) che affronteranno con l’aiuto di una donna. Ci saranno anche Patrick e Alexio, due ragazzi tamarri che hanno un linguaggio ridotto all’osso, ma che con poche parole riescono a farsi capire.
Se non vi era piaciuto il primo film de “I soliti idioti” adattamento cinematografico dei personaggi degli sketch della sit com di MTV, non vi piacerà a maggior ragione questa sorta di sequel, anche se i sequel sono un’altra cosa.
Diciamolo. All’inizio la comicità di questi due era anche divertente, forse, chissà.
Ma adesso ha inviato veramente ad essere ripetitiva.
La cosa grave è che la lungimiranza del nostro cinema a natale è quella di concentrare tutti i film e gli autori che incassano.
E dal momento che “I soliti idioti” aveva incassato un botto eccovi il secondo film.
Prevedo un tonfo a questo giro negli incassi.
Un tonfo che spera faccia bene a questi due autori che, magari, proveranno a fare qualcosa di nuovo e di diverso, e dai cazzo! ;-)
Alla prossima.
Salve,
augurandoti un buon Natale e un felice anno nuovo, ti invito a votare migliori film del 2012 sul mio blog. Nella pagina trovi anche il link per votare come “blogger cinematografico”.
A presto!!!