Cinemavistodame.com di Roberto Bernabò

Manuale d’amore 3 – di Giovanni Veronesi

circa l’Italia oleografica e provinciale in cui si crogiola il cinema di Giovanni Veronesi

Manuale d’Amore 3

Titolo originale: Manuale d’Amore 3
Nazione: Italia
Anno: 2011
Genere: Commedia
Durata: 125′
Regia: Giovanni Veronesi
Sito ufficiale: www.manualedamore3.it
Cast: Robert De Niro, Monica Bellucci, Carlo Verdone, Michele Placido, Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Valeria Solarino, Donatella Finocchiaro, Daniele Pecci, Vincenzo Alfieri
Produzione: Aurelio De Laurentiis & Luigi De Laurentiis
Distribuzione: Filmauro

Sinossi: Tre nuovi capitoli per il Manuale d’amore di Giovanni Veronesi. Il regista punta, questa volta, l’obiettivo sulle diverse età dell’amore …

Giovinezza” racconta la storia di Roberto (Riccardo Scamarcio), giovane e ambizioso avvocato, prossimo alle nozze con Sara (Valeria Solarino), e del suo travolgente incontro con Micol (Laura Chiatti), bellissima, provocante e misteriosa. Con lei scoprirà una realtà fuori dal tempo, sospesa fra personaggi stravaganti e tentazioni irresistibili.

Maturità“. Fabio (Carlo Verdone), un affermato anchorman televisivo, marito fedelissimo da 25 anni, viene travolto da un incontro imprevisto e fatale. L’intrigante Eliana (Donatella Finocchiaro) non è però chi sostiene di essere. Un semplice colpo di testa diventerà per lui una tragicomica avventura: liberarsi di lei non sarà affatto facile!

Oltre“. Adrian (Robert De Niro) è un professore americano di storia dell’arte che da qualche anno, dopo il divorzio dalla moglie, ha scelto di vivere a Roma, la città che ha sempre amato. Riservato e solitario frequenta poche persone tra cui Augusto (Michele Placido), il portiere dello stabile in cui vive. Forse solo a lui ha rivelato il suo segreto: sette anni prima ha subito un delicatissimo intervento di trapianto del cuore. Il fulminante incontro con la figlia di quest’ultimo, Viola (Monica Bellucci), sconvolgerà la sua tranquilla esistenza e lo porterà a vivere sensazioni sopite da tempo ed emozioni nuove per lui …

Filo conduttore delle peripezie amorose dei protagonisti un emblematico personaggio: il tassista Cupido (Emanuele Propizio).

 

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La Prima Linea – di Renato De Maria

analisi di eventi, esistenti, e linguaggio audiovisivo

Le ragioni della lotta armata della sinistra italiana, in un esercizio di analessi storica e morale – a cura di Roberto Bernabò

Titolo originale: La Prima Linea
Altri titoli: Miccia Corta – The Front Line – La Première Ligne
Regia: Renato De Maria
Anno di produzione: 2009
Durata: 96′
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico
Paese: Italia/Belgio
Produzione: Lucky Red, RTBF, Les Films du Fleuve; in collaborazione con Rai Cinema, Sky Cinema, Medusa Film, Quickfire Films Limited
Formato di ripresa: 35mm
Formato di proiezione: 35mm, colore
Ufficio Stampa: Lucky Red Ufficio Stampa
interpreti: Riccardo Scamarcio (Sergio Segio); Giovanna Mezzogiorno (Susanna); Daniela Tusa (Guardiana di Firenze); Awa Ly (Cantante Jazz); Fabrizio Rongione
soggetto: Sandro Petraglia; Ivan Cotroneo; Renato De Maria; Fidel Signorile
sceneggiatura: Renato De Maria; Sandro Petraglia; Ivan Cotroneo; Fidel Signorile
musiche: Max Richter
montaggio: Marco Spoletini
costumi: Nicoletta Taranta
scenografia: Alessandra Mura; Igor Gabriel
fotografia: Gian Filippo Corticelli
suono: Mario Iaquone; Marta Billingsley; Marc Bastien
casting: Francesco Vedovati
aiuto regista: Gianluca Mazzella
produttore: Andrea Occhipinti; Jean-Pierre Dardenne; Luc Dardenne; Arlette Zylberberg
Direttore di Produzione: Michela Rossi
Produttore Esecutivo: Delphine Tomson
Produttore Esecutivo: Gianluca Arcopinto
Produttore Associato: Stefano Massenzi
Produttore Associato: Carl Clifton
Sito Web: http://www.luckyred.it/laprimalinea
Ambientazione: Torino / Pinerolo (TO) / Venezia / Rovigo
Periodo delle riprese: Inizio riprese il 9 febbraio 2009
Budget: 5.000.000 euro
“La Prima Linea” è stato sostenuto da:
Film Commission Torino Piemonte
Eurimages
Wallimages
Tax Shelter ING invest de Tax Shelter
Productions Française Platteborse et Joëlle Levie
Inver Invest
Muriel Bostyn et Jean-Baptiste Piette
Tax Shelter del Governo Federale Belga
Libro da cui è tratto il film “La Prima Linea”:
“Miccia Corta. Una Storia di Prima Linea” di Sergio Segio, 256 pp, DeriveApprodi, collana DeriveApprodi, 2005: Sergio Segio, il “comandante Sirio”, è stato tra i fondatori di Prima linea, l’organizzazione armata che ha contato mille militanti e migliaia di simpatizzanti. In questo libro descrive una delle azioni più clamorose e audaci della lotta armata in Italia: l’assalto al carcere di Rovigo con cui liberò la sua compagna e altre tre detenute politiche. Il racconto si snoda in una sola giornata, il 3 gennaio 1982, con un ritmo incalzante tipico delle migliori sceneggiature di film d’azione. Sullo sfondo si intersecano alcuni fotogrammi delle lotte e dei movimenti degli anni Settanta.

Sinossi: 3 gennaio 1982. Sergio (Riccardo Scamarcio) è a Venezia, dove ha messo insieme un gruppo per attaccare il carcere di Rovigo e far evadere quattro detenute tra le quali Susanna (Giovanna Mezzogiorno), la donna che ama e con cui ha condiviso idee e scelte politiche. Tratto da una storia vera, quella di Rovigo è una delle più audaci evasioni mai messe a punto durante i turbolenti anni di piombo. Mentre il gruppo si avvicina al carcere, Sergio ricorda gli inizi della clandestinità, il passaggio alle armi e l’incontro con Susanna. Intanto la giornata del 3 gennaio volge al culmine: il gruppo è arrivato a Rovigo, all’interno del carcere Susanna e le altre attendono l’ora fissata. Un’esplosione fa saltare in aria il muro di cinta e comincia l’assalto. Susanna e Sergio si ritrovano, l’evasione è riuscita ma non tutto andrà come previsto …

Noi di Prima Linea abbiamo fatto cose da pazzi. Avevamo scambiato il tramonto per l’alba. Eravamo convinti di avere ragione, ma invece avevamo torto …. solo che allora non lo sapevamo.
Sergio Segio
La pellicola e’ ispirata al libro ““Miccia Corta. Una Storia di Prima Linea”” di Sergio Segio, l’ex comandante Sirio di Prima Linea, condannato a 30 anni per l’omicidio del giudice Alessandrini.

1. Introduzione – circa le ragioni della catarsi documentarista

Chi legge questo blog lo sa.

Amo molto il cinema documentarista.

Ho spesso scritto in favore di questa ontologia del cinema, perché una delle ragioni per cui amo così tanto la pratica della visione delle pellicole, in sala, è che spesso mi aiutano a capire, mi supportano in quel complesso lavoro che è la maturazione etica, civile, persino morale, arrivo a dire.

Vedere, assistere, in un documentario, alla ricostruzione di fatti realmente accaduti, come nel caso di specie, è come se mi liberasse dal dubbio.

E’ come se mi desse una prova inconfutabile di quello che realmente fu quella verità.

Con tutte le sue sfaccettature, i suoi dubbi, i suoi tormenti. Le sue molteplici, e sottili, e contraddittorie, angolature.

Questo processo, lento, che accade per il tramite dei nostri occhi, è una sorta di arte magica. Divinatoria. Trascendente arrivo a dire. E catartica.

In questo post:

1. Introduzione – circa le ragioni della catarsi documentarista
2. Circa il racconto non politico degli eventi e degli esistenti
3. Circa il linguaggio audiovisivo e le rese attoriali
4. Conclusioni

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Suso Cecchi d’Amico, addio

Non ho molto altro da aggiungere

alla foto, ai video, e, soprattutto, a questo.

I film in uscita dal 30 luglio 2010

ma tipo le Arene estive?


Ultimissime dalla Mostra di Venezia

Saranno 22 (di cui 1 a sorpresa), i film in Concorso alla prossima rassegna del Cinema di Venezia, 83 i lungometraggi in tutte le sezioni della Mostra, 41 gli italiani (tra lunghi, corti e medi) tra i quali mi piace ricordare il ritorno di Mario Martone, il regista napoletano che si era distinto con film difficili come “Morte di un matematico napoletano“, “L’odore del sangue“, “Teatro di guerra“, e “L’amore molesto“, ed il ritorno del romano Ascanio Celestini che dopo il film sui lavoratori precari dei Call Center di Atesia: “Parole sante“, porta alla mostra “La pecora nera“, adattamento cinematografico di un suo spettacolo teatrale, 19, infine, le pellicole americane.

Venezia 67
punta moltissimo sugli autori (e sulla gioventù: 46 anni dell’età media dei registi in gara, eh si sarei fuori target sigh …), onora e celebra i maestri (da Scorsese a Bellocchio, fuori gara con il genio Jan Svankmajer, passando per Monte Hellman, grande “vecchio” in lizza per il Leone d’Oro), e conferma le previsioni della vigilia: sarà grande Mostra, che mai come quest’anno punta a insidiare il primato di Cannes nel firmamento festivaliero internazionale.

Questo sulla carta, ora la parola passa allo schermo …

I film in uscita dal 30 luglio 2010

Sono solo due i nuovi film in sala questo fine settimana, l’horror drark “Time of Darkness” del polacco Grzegorz Kuczeriszka, datato 2008.

L’altro film è l’italiano “La città invisibile” di Giuseppe Tandoi, che porta sullo schermo il dramma della vita tra le macerie del post terremoto aquilano (basta …).

Il gradimento di questo blog è dato, come sempre, dall’ordine in cui le pellicole sono presentate.

Non dimenticatevi le arene estive. Si rimediano ottimi film di questa stagione cinematografica. Ad esempio questa sera a Roma all’ARENA CINEMUNIX ALLA BELLINI: “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti.

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i film in uscita dal 21 e 23 luglio 2010

Non era Donnie Darko

Sarà Black Swan, l’ultima fatica del regista Darren Aronofsky (Leone d’oro nel 2008 per “The Wrestler“), il film di apertura – in concorso – della 67^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (1-11 settembre 2010).

Thriller psicologico ambientato nel mondo del balletto newyorkese, Black Swan vede protagonista la sempre affascinante Natalie Portman nel ruolo di Nina, una prima ballerina che si trova imprigionata in una intricata ragnatela di competizione con una nuova rivale nella compagnia (Mila Kunis).

Nel cast anche l’attore francese Vincent Cassel ed una rediviva Winona Ryder.

Per il programma definitivo della Mostra bisognerà attendere giovedì 29 luglio, giorno in cui sarà svelato il cartellone completo.

I film in uscita dal 23 luglio 2010

  • Fish Tank
  • Il solista
  • The Losers
  • Il Maestro e la Pietra Magica
  • The Box
  • Matrimonio in famiglia
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About Elly – di Asghar Farhadi – analisi

Iran – 2009

analisi di eventi, esistenti e linguaggio audiovisivo

Produzione: Iran
Anno: 2009
Genere: Drammatico
durata: 119′
Interpreti: Golshifteh Farahani, Taraneh Alidoosti, Marila Zare’i, Rana Azadvar
Sceneggiatura: Asghar Farhadi
Fotografia: Hossein Djafarian
Montaggio: Haydeh Safi-Yari
Scenografia: Asghar Farhadi
Costumi: Asghar Farhadi
Colonna Sonora: Hassan Zahedi
Sala della visione: Sala 3 del Cinema Greenwich – via G.B. Bodoni 59 – 00153 – Roma

Sinossi: Iran, un gruppo di amici si ritrova in una villa sul Mar Caspio. Sepideh ha invitato anche Elly, la maestra del figlio. Ahmed, archiviato il matrimonio con una tedesca, è tornato nel paese. Questi si avvicinano, ma un evento scuote la riunione: mentre controlla due bimbi sulla riva, Elly scompare. E’ annegata in mare o si è allontanata volontariamente? Il gruppo si interroga, nessuno sembra conoscerla davvero.

Meglio una fine dolorosa, che un dolore senza fine

1. Introduzione – circa la narrazione allegorica e simbolica degli eventi

Vincitore dell’Orso d’Argento al Festival di Berlino (migliore regia), e del premio Best Narrative Feature al Tribeca di De Niro, About Elly è un film che mi ha molto colpito, un po’ perché sfugge agli stereotipi del cinema iraniano, ed un po’ perché ha il merito di descrivere, dentro una vicenda simbolica ed allegorica, lo “stato delle cose” dell’Iran sia come “situazione di fatto“, e sia come dimensione della sofferenza e del senso d’impotenza in cui versa, chi spera che qualcosa, in quel paese, cambi.

In questo post:

1. Introduzione – circa la narrazione allegorica e simbolica degli eventi

2. Il triplice cambio del point of concetnration dell’intreccio e la sequenza del “doppio incidente

2.1. Alireza, il vero fidanzato di Elly, ed il tema del tradimento

3. Il finale del film ed i riferimenti cinéphile al film “L’avventura” di Michelangelo Antonioni

4. Circa il possibile piano di lettura metaforico dell’opera

5. Conclusioni

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I film in uscita dal 14 e 16 luglio 2010

Già in sala da mercoledì 14 le due uscite più attese: Predators e Solomon Kane

Già nelle sale da mercoledì 14, “Predators“di Nimrod Antal proverà a sfidare il dominio al box office di Toy Story 3.

Ritorno al passato e su un pianeta misterioso con Adrien Brody protagonista, mercenario che dovrà abituarsi presto al nuovo ruolo di “preda”…

Gli fa compagnia (in sala) “Solomon Kane“, guerriero capo di un esercito di mercenari nell’Inghilterra del XVI secolo. Per chi invece preferisce ridere un po’, ci penseranno Ben Stiller e Jason Schwartzman con “Un microfono per due“. In uscita anche l’italiano “Prigioniero di un segreto“.

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