Cinemavistodame.com di Roberto Bernabò

George, l’uomo che verrà, e remake felliniani

“Tagliateste” premiati a Roma, cinema italiano di spessore, e remake americani di discutibili fattezze?



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In ricordo di Lhasa de Sela

Oggi voglio ricordarla con questo bellissimo video

RISING by Lhasa / video by Kathleen Weldon and Alex McLean from LHASA DE SELA on Vimeo.

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Qui e anche qui.

I film in uscita dal 15 gennaio 2010

cinepresa di cinemavistodame Nei cinema dal 15 gennaio 2010

  • Avatar – di James Cameron
  • La prima cosa bella – di Paolo Virzì
  • A Single Man – di Tom Ford

Avatar

titolo originale: Avatar
nazione: U.S.A.
anno: 2009
regia: James Cameron
genere: Fantascienza / Azione / Thriller
durata: 166 min. – 3D
distribuzione: 20th Century Fox
cast: Z. Saldana (Neytiri) • S. Worthington (Jake Sully) • M. Rodriguez (Trudy Chacon) • S. Weaver (Dr. Grace Augustine) • G. Ribisi (Selfridge) • C. Pounder (Moha) • S. Lang (Col. Quaritch) • J. Moore (Norm Spellman) • W. Studi • D. Rao (Dr. Max Patel)
sceneggiatura: J. Cameron
musiche: J. Horner
fotografia: M. Fiore
montaggio: J. Refoua • S. Rivkin

Trama: Nella distante luna chiamata Pandora, un riluttante eroe si imbarca in un viaggio di redenzione, scoperte e troverà un inaspettato amore, mentre guiderà un’eroica battaglia per salvare una civilizzazione.

Di questo film che esce domani si è già detto tutto.

Ad esempio che è il film più costoso della storia del cinema, ed anche che è quello che, ormai praticamente sicuramente, incasserà di più, consacrando definitivamente Cameron tra i grandi.

Il cinema in 3D, che sarà sicuramente il leitmotiv dell’anno, arriva con questa pellicola interamente pensata per questa nuova tecnica, al suo primo classico.

Mai come per questa opera ho assistito ad un battage pubblicitario di simili proporzioni, elemento che, non lo nascondo, me lo fa stare un po’, ma giusto un po’, sul cazzo.

E va beh oramai l’ho detto.

Certo è che agli americani è piaciuto come pochi film prima. Giuro. Spielberg a parte, che non è credibile in certi casi.

Da vedere? Io direi di si, è sicuramente uno spettacolo per gli occhi, mal di testa a parte, ma non so quanto per la mente.

La visione radicale di Cameron dell’America, che condividerete in sala, è nel suo stile forse un po’ troppo semplicistico, per i miei gusti (Titanic docet).

Insomma … un film fatto per fare soldi e per stupire. Non per altro credetemi.

Un’americanata galattica. Che, però, credo che andrò senz’altro a vedere. In sala. Ed in 3D, ovvio.

Qui la mia recensione di la che lo stronca alquanto.

La prima cosa bella

titolo originale: La prima cosa bella
nazione: Italia
anno: 2009
regia: Paolo Virzì
genere: Commedia
durata: 116 min.
distribuzione: Medusa Film
cast: S. Sandrelli (Anna) • M. Ramazzotti (Anna giovane) • V. Mastandrea (Bruno) • C. Pandolfi (Valeria) • P. Ruffini (Cristiano Cenerini) • M. Messeri (Il Nesi) • S. Albelli (Mario) • D. Ballantini (avvocato Cenerini) • I. Cecchi (zia Leda) • F. Brandi (Giancarlo)
sceneggiatura: F. Bruni • F. Piccolo • P. Virzì
musiche: C. Virzì
fotografia: N. Pecorini
montaggio: S. Manetti

Trama: Con “La prima cosa bella” Virzì racconta la sua città, Livorno, riproponendo scorci e atmosfere che ormai appartengono al passato, attraverso le storie di un’amicizia in un gruppo di ragazzini che, dagli anni ’70 ad oggi, viaggiano verso l’età adulta.

Sentite, dite quello che volete, ma a me Virzì piace.

Sa scrivere ed, a mio modo di vedere, anche molto bene dirigere, commedie intime e delicate.

In questo film, molto ispirato da una Livorno, che il regista ha ammesso di avere ritrovato, con questa sua ultima fatica, come una madre ingombrante e chiacchierona, della quale però non si può fare a meno, a me incuriosisce parecchio. Ha come il sapore e la magia dei ritorni. Quelli che fai per rappacificarti con qualcosa e soprattutto con te stesso.

Certo mi dovrò sorbire Stefania Sandrelli … che non so perché deve proprio recitare in tutti i film italiani.

Ma la Ramazzotti a me diverte. Molto.

Valerio Mastandrea, poi, mi sta simpatico come se fosse un mio vecchio amico, oltre che un fratello. Il suo modo di recitare è semplicemente esilarante. Non so se lo avete mai visto in “Non pensarci” di Gianni Zanasi, per dirne una, davvero insuperabile.

Claudia Pandolfi avrebbe diritto ad un film tutto per lei … arriverà mai?

Da vedere assolutamente in sala …

E poi che coraggio uscire nella settimana di Avatar ;)

A Single Man

titolo originale: A Single Man
nazione: U.S.A.
anno: 2009
regia: Tom Ford
genere: Drammatico
durata: 99 min.
distribuzione: Archibald
cast: Firth (George) • J. Moore (Charlotte) • M. Goode (Jim) • G. Goodwin (Mrs. Strunk) • N. Hoult (Kenny)
sceneggiatura: T. Ford • D. Scearce
musiche: A. Korzeniowski
fotografia: E. Grau
montaggio: J. Sobel

Trama: Ambientato a Los Angeles nel 1962 durante la crisi dei missili successiva all’invasione USA a Cuba, A Single Man è la storia di George Falconer, un professore inglese di 52 anni che cerca di dare un senso alla propria vita dopo la morte del suo compagno Jim. George indugia nel passato e non riesce a immaginarsi un futuro, ma una serie di eventi e di incontri lo porteranno a decidere se ci sia o no un significato nel vivere senza Jim. George viene confortato da una cara amica, Charley, una bella donna di 48 anni a sua volta assalita da dubbi sul futuro. Kenny, un giovane studente di George alla ricerca di una ragione che giustifichi la sua natura omosessuale, perseguita il professore identificandolo come anima gemella.

Questo film se uscisse in un’altra settimana troneggerebbe come film da non perdere del weekend.

3 nominations ai Golden Globe, ben altre 16 nominations, (di cui 2 anche a Venezia), e last but not least, la coppa Volpi dell’ultimo Venezia Film Festival a Colin Firth. Insomma cosa volete di più dalla vita?

Un ranking su IMDB che vi assicuro ho visto raramente accreditato da così tanti utenti.

Ed è un film di esordio di un regista che m’incuriosisce, Tom Ford, infatti nasce come designer di moda, noto nell’ambiente per aver rinnovato le case Gucci e Yves Saint Laurent, attraverso collezioni d’impatto e campagne promozionali provocanti.

Una storia particolare, che credo meriti senz’altro una visione in sala.

E come dice qualcuno … si respira sempre un’atmosfera aurorale nelle opere prime.

Unico dubbio. Ma non è che esce la settimana prossima?

Alla prossima.

A cura di cinemavistodame.com

Non solo Avatar

E’ arrivato Avatar, è arrivato Avatar, è arrivato Avatar.

E anche Virzì. E anche Colin Firth.



3 film belli?

Pare proprio di si.

Ma leggi i dettagli su cinemavistodame2.com.

Sull’ultimo numero tutto a colori. Qui.

Welcome – di Philippe Lioret

2009 – Francia

analisi di eventi, esistenti e linguaggio audiovisivo

Amore clandestino, coraggio e disperazione sulla Manica – a cura di Roberto Bernabò

Welcome

titolo originale: Welcome
nazione: Francia
anno: 2009
regia: Philippe Lioret
genere: Drammatico
durata: 110 min.
distribuzione: Teodora Film
titolo originale: Welcome
cast: Vincent Lindon (Simon) • Firat Ayverdi (Bilal) • Audrey Dana (Marion) • Derya Ayverdi (Mina) • Thierry Godard (Bruno) • O. Rabourdin (tenente Caratini) • Y. Renier (Alain) e con Murat Subasi, Firat Celik, Selim Akgul, Yannick Renier
sceneggiatura: O. Adam • E. Courcol • P. Lioret
montaggio: A. Sedlackova

Trama: Il giovane curdo Bilal ha attraversato l’Europa da clandestino nella speranza di raggiungere la sua ragazza, da poco emigrata in Inghilterra. Arrivato nel nord della Francia, capisce che la sua unica possibilità è tentare di attraversare la Manica a nuoto. Alla piscina comunale, dove va per allenarsi, finisce per diventare amico di Simon, un istruttore in piena crisi con la moglie, che decide di aiutarlo in questa impresa all’apparenza irrealizzabile.

Benvenuto! Se ti ho conosciuto da poche ore
e mi ricordo anche a fatica il tuo nome.
Benvenuto! Se sei arrivato tra mille casini e tempeste
in questa terra che ti può ospitare.
Benvenuto! Se ancora non ti conosco
ma ho voglia di darti una pacca sulle spalle.
Benvenuto! E Grazie! Se mi farai riconoscere Gesù
che mi cerca ancora attraverso di te!

§§§

1. Introduzione – “E invece”
Continua a leggere →

Addio a Eric Rohmer

Si è spento oggi a Parigi Eric Rohmer, pseudonimo di Jean Marie Maurice Scherer

In pratica uno dei padri del movimento di registi che è passato alla storia come “Nouvelle Vague” francese, e quindi uno dei critici cinematografici della rivista “Cahiers du cinéma“, fondata da Andrè Bazin e da Jacques Doniol-Valcroze.

Movimento che, di fatto, contribuì a fondare sia con i film che con le sue riflessioni di analisi e di critica sul Cinema, all’inizio degli anni cinquanta, insieme a: François Truffaut, Jean-Luc Godard, Jacques Rivette e Claude Chabrol, ai quali si unirono successivamente: Jacques Demy, Jean-Pierre Melville, Jean Rouch, Roger Vadim, Alain Resnais ed, in qualche modo, anche Louis Malle e Maurice Pialat.

Un fratello, oltre che un padre, di questo blog, che resterà in lutto fino a domani sera.

Addio.

Per approfondire cliccate qui, qui ed anche qui.

Addio a Piero De Bernardi

Si è spento l’8 gennaio un grande sceneggiatore italiano

Piero De Bernardi

Scrisse, insieme a Leonardo Benvenuti, una delle sceneggiature “cult” della commedia brillante all’italiana, quella del film ideato da Pietro Germi, poi girato da Mario Monicelli, “Amici miei“.

I 5 amici del gruppo: (da sinistra) 'il Necchi' (Duilio Del Prete), 'il Melandri' (Gastone Moschin), 'il Perozzi' (Philippe Noiret), 'il Sassaroli' (Adolfo Celi) ed 'il conte Mascetti' (Ugo Tognazzi).

In pratica l’inventore della mitica “supercazzola“, un oggetto, bisogna riconoscerlo, sempre attuale.

Altri dettagli qui, qui, qui, ed anche qui.