Cinemavistodame.com di Roberto Bernabò

Roma Film Festival – 15-23 ottobre 2009

Festival Intenazionale del Film di Roma

Roma Film Festival – 15-23 ottobre 2009

Appetizers 2009

Roma è un po’ declinata al femminile quest’anno. La quarta edizione del Roma Film Festival (15-23 ottobre) si annuncia un po’ come la versione cinematografica della Festa delle donne.

In realtà, a guardar bene, molteplici, invece, sono i temi:

dall’ambiente alla crisi economica, dai tormenti di spirito, a quelli di cuore, ma tant’é.

Gian Luigi Rondi

Le star al femminile

Si inizierà, come ha annunciato, il Presidente Gian Luigi Rondi, “con Margherita Buy, madrina e padrona di casa”, e si chiuderà, ha proseguito Piera Detassis, neo direttore della manifestazione, “con Meryl Streep, Marc’Aurelio d’Oro alla Carriera e protagonista della commedia culinaria Julie & Julia“.

Da non tacere è l’esordio alla regia di Stefania Sandrelli, Christine Cristina, e numerose dive da red carpet: “Avremo Helen Mirren (protagonista del film “The Last Station” di Michael Hoffman, in concorso”) e Margarethe Von Trotta (anche lei in concorso con “Vision“, ma ve la ricordate?) – conferma la Detassis – e ci saranno tante attrici italiane protagoniste di film ed incontri”.

Monica BellucciValeria Bruni Tedeschi

Attese al Festival le attrici: Valeria Bruni Tedeschi (ma dov’era finita?), Monica Bellucci (per accompagnare il documentario su Roma di Franco Zeffirelli, con Andrea Bocelli) e Asia Argento, che a noi ci piace proprio assai.

asia-argentogeorge_clooney

Le star al maschile

Di tutto rispetto, peraltro e va detto, anche le presenze declinate al sesso forte, che annoverano attori del calibro di George Clooney, in concorso con “Up in the Air” di Jason Reitman (che a Roma vinse due anni fa con “Juno“).

Heath Ledger

Richard Gere, fuori concorso con “Hachiko: A Dog’s Story” – di Lasse Hallström (che racconta di una incredibile e straordnaria forma d’amore, quella che lega un cane al suo padrone), Colin Farrell, protagonista di “Triage” di Danis Tanovíc (in concorso), Martin Scorsese, in competizione (Extra/Altro Cinema) con un documentario inedito del ’78, “American Boy: A Profile of Steven Prince“, su un trentenne psicotico, e Terry Gilliam che porta “Parnassus” per l’evento speciale dedicato al mito di Heath Ledger (di cui sarannao presentati gli inediti in regia).

i fratelli Ethan Coen e Joel Coen

E ancora i fratelli Ethan Coen e Joel Coen, che presenteranno, fuori concorso, “A serious Man“, James Ivory che dirige in “The City of Your Final Destination” niente di meno che Anthony Hopkins e Laura Linney, e  ancora Carlos Saura, con “Io, Don Giovanni” e, pensate un po’, niente meno che Lech Walesa (il leader di Solidarnosc) che presenzierà al film Popieluszko sul cappellano proprio di Solidarnosc, torturato eucciso 25 anni fa.

Dovrebbero arrivare nella capitale anche i protagonisti del sequel di “Twilight” (bah), “New Moon“, di cui sarà proiettata una clip di 20 minuti.

Maya Sansa

Il Cinema italiano

Il cinema italiano sarà presente con ben 19 titoli 19, di cui tre in concorso: i già annunciati “Viola di mare” di Donatella Majorca, con Valeria Solarino e Isabella Ragonese, “Alza la testa” di Alessandro Angelini con l’inevitabile, ormai, Sergio Castellitto e “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti, con la lanciatissima e bravissima Alba Rohrwacher e guarda chi si rivede era un pezzo che ti aspettavano Maya Sansa.

Fuori gara, la commedia corale del sempre più bravo Luca LuciniOggi sposi“, con il suo ormai attore icona Luca Argentero.

I film in concorso nella Selezione Ufficiale verranno giudicati da una giuria internazionale presieduta da Milos Forman e composta da Assia Djebar, Gabriele Muccino, Gae Aulenti, Jean-Loup Dabadie, Pavel Lungin, Senta Berger.

Edoardo-Winspeare

Per i più piccoli, nella sezione “Alice nella città“, oltre alle grandi anteprime, segnaliamo il ritorno alla regia di Alessandro di Robilant con “Marpiccolo” e il documentario “Sotto il Celio azzurro” del regista salentino formatosi in Germania che tanto ci piace: Edoardo Winspeare.

Il Focus di quest’anno “Occhio sul mondo” si concentrerà, invece, sulla tematica ambientale con film e incontri dedicati a questa tematica molto attuale.

Tullio KezichLuigi Zampa e Sergio Leone

Omaggi, che ci fa piacere condividere, a Luigi Zampa, Tullio Kezich e Luciano Emmer, e mostre dedicate al maestro Sergio Leone e a Luciano Salce.

Infine il Festival cercherà di coinvolgere tutta la città con ben 25 luoghi diversi, oltre all’Auditorium Parco della Musica.

Anche quest’anno oltre 150 partner hanno dato il loro sostegno alla rassegna, molta attenzione al Mercato Internazionale del Film e agli Stati Generali del Cinema Italiano.

Il 13 ottobre gli Avion Travel saranno i protagonisti del concerto di pre-apertura presso l’Auditorium della Conciliazione, i biglietti per il pubblico saranno in vendita a partire dal 28 settembre.

E’ tutto.

Link

Per ulteriori dettagli sul programma 2009: clicca qui.

Fiction o Documentario

Ovvero Baarìa or not Baarìa

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La risposta come sempre è su cinemavistodame2.com che è ritornato.

In una splendida versione autunnale.

Il nuovo numero è qui.

I film in uscita dal 24 e dal 25 settembre 2009

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cinepresa di cinemavistodame Nei cinema dal 24 e 25 settembre 2009

  1. G-Force: superspie in missione – di Hoyt Yeatman (dal 24 settembre 2009)
    Dal 25 settembre 2009
  2. Eva e Adamo – di Vittorio Moroni
  3. Baarìa – di Giuseppe Tornatore
  4. District 9 – di Neill Blomkamp
  5. La ragazza che giocava con il fuoco – di  Daniel Alfredson
  6. Un amore all’improvviso – di Robert Schwentke
  7. Bandslam – High School Band – di Todd Graff
  8. Il silenzio prima della musica – di Eric Daniel Metzgar

Nelle sale italiane dal 24 settembre 2009

G-Force superspie in missione

G-Force: superspie in missione

titolo originale: G-Force
nazione: U.S.A.
anno: 2009
regia: Hoyt Yeatman
genere: Avventura / Fantasy / Azione
durata: 89 min.
distribuzione: Buena Vista International
cast: B. Nighy (Leonard Saber) • W. Arnett (Kip Killian) • Z. Galifianachis (Ben) • K. Garner (Marcie)
sceneggiatura: C. Wibberley • M. Wibberley
musiche: T. Rabin
fotografia: B. Bazelli
montaggio: M. Goldblatt • J. Hellmann • B. Smith • M. Smith


Trama
: “G-Force” racconta di un team di animali addestrati come agenti segreti: i porcellini d’india Darwin (il leader del team), Juarez (l’esperta di arti marziali), Blaster (l’addetto alle armi e al trasporto), la talpa Speckles (l’adetto informatico) e la mosca Mooch (addetta alla sorveglianza). Il governo degli Stati Uniti gli affida la missione di fermare un malvagio bilionario, Leonard Saber, che progetta di distruggere il mondo con gli elettrodomestici. Prima di completare la loro missione, il governo chiude il programma e li manda in un negozio d’animali. Darwin, Juarez, Blaster, Speckles e Mooch assieme ai loro nuovi amici Hurley e il criceto Bucky scapperanno dalle loro gabbie per sconfiggere il nemico, fermare la sua minaccia e salvare il mondo.

Il cinema 3-D, solo pochi mesi fa aera una sorta di black box sospesa tra passato remoto e futuro promettente.

Da qualche settimana però sforna i suoi prodotti con cadenza quasi settimanale.

Se vuoi vedere un film 3D adesso basta che apri un giornale (o meglio navighi in internet), e scopri in quali sale della tua città, puoi sperimentare la customer experience della visione in tre dimensioni.

Questo giusto per dire che se un film è in 3-D non non so quanto questo possa e debba essere considerato un addon che garantisce una qualità che giustifichi, interamente, la visione di una pellicola, come invece fu per i pionieri del calibro d : “G-Force: superspie in missione”.

Io dico che mi devo ancora convincere e attribuisco a questo film Disney 3 stars.

Nelle sale dal 25 settembre 2009

Eva e Adamo

Eva e Adamo

titolo originale: Eva e Adamo
nazione: Italia
anno: 2009
regia: Vittorio Moroni
genere: Documentario
durata: 77 min.
distribuzione: 50Notturno
sceneggiatura: V. Moroni • M. Piccarreda
musiche: M. Mariani
montaggio: Piccarreda

Trama: Erika, Deborah e Veronica. Per ciascuna di loro, in modi diversi, vivere la loro relazione amorosa significa affrontare una sfida: con se stesse, i propri bisogni, la propria idea di libertà, i giudizi sociali. Il film s’interroga su cosa sia davvero la libertà di amare, quanto sia autentica, effettiva, pura e quanto invece compromessa con bisogni, illusioni, paure, risarcimenti, sensi di colpa, forse ingombranti al punto tale da negarla.

Qui per questo film c’è un colpo di scena, in quanto la Commissione Ministeriale del Visto Censura ha improvvisamente deciso di vietare, questa pellicola, ai minori di 14 anni.

Il regista Vittorio Moroni, già autore dei pluripremiati “Tu devi essere il Lupo” e “Le Ferie di Licu“, che io ho visto e che mi è piaciuto un sacco, ha commentato:

“Provo stupore, rabbia, voglia di ribellarmi. Ho chiesto al Ministero di essere ascoltato, voglio capire, lottare contro questa equazione: film che racconta la storia di una pornostar in erba = film pornografico. Sì, perché ho vigilato ogni fotogramma, ho soppesato ogni stacco, ogni musica, ogni parola, ogni gesto. Credo che sia una storia raccontata con purezza, pudore, umanità. Ho chiesto di potermi confrontare con questi commissari, vorrei conoscerli, guardarli negli occhi mentre espongono le loro ragioni. Mi hanno detto che non potrò farlo, potrò essere ascoltato dalla Commissione2, ma solo dopo che il film sarà già uscito a Roma e Milano.”.

Il documentario, in uscita il 25 settembre a Roma (cinema Quattro Fontane) e a Milano (cinema Mexico), si pone come interrogativo se l’amore in Italia si è emancipato da ogni condizionamento (economico, sociale, religioso…) e i partner si scelgono liberamente, non subordinando a nulla la purezza del loro sentimento romantico.

Io dico quattro stars.

Baarìa

Baarìa

titolo originale: Baarìa
nazione: Italia
anno: 2008
regia: Giuseppe Tornatore
genere: Commedia
durata: 150 min.
distribuzione: Medusa Film
cast:     Monica Bellucci (ragazza del muratore) • Roul Bova (giornalista) • Laura Chiatti (studentessa) • L. Lo Cascio (figlio della mendicante) • E. Lo Verso (Minicu) • N. Grimaudo (Sarina giovane) • A. Molina (Sarina adulta) • B. Fiorello (venditore dollari) • S. Ficarra (Nino) • V. Picone (Luigi) • Gabriele Lavia (maestro commissione) • G. Marengo • Leo Gullotta (Liborio) • Lina Sastri (mendicante) • Nino Frassica (Giacomo Bartolotta) • A. Baglio (affarista) • Vincenzo Salemme (capocomico) • P. Briguglia (maestro catechismo) • Giorgio Faletti (Corteccia) • F. Scianna (Peppino) • M. Madè (Mannina) • Michele Placido (esponente PCI) • C. Fortuna (Renato Guttuso) • L. Burruano (farmacista) • Donatella Finocchiaro (Merciaia) • T. Sperandeo (allevatore) • E. Russo (sposa)
sceneggiatura     Giuseppe Tornatore
musiche     Ennio Morricone
fotografia     E. Lucidi

Trama: Baarìa è sia il nome fenicio sia la pronuncia dialettale di Bagheria; Tornatore rappresenta la vita a Bagheria tra gli anni ’30 e gli anni ’60.  Una storia, divertente e malinconica, di grandi passioni e travolgenti utopie. Una leggenda affollata di eroi… Una famiglia siciliana raccontata attraverso tre generazioni: da Cicco al figlio Peppino al nipote Pietro… Sfiorando le vicende private di questi personaggi e dei loro familiari, il film evoca gli amori, i sogni, le delusioni di un’intera comunità vissuta tra gli anni trenta e gli anni ottanta del secolo scorso nella provincia di Palermo. Negli anni del fascismo Cicco è un modesto pecoraio che trova, però, il tempo di dedicarsi al proprio mito: i libri, i poemi cavallereschi, i grandi romanzi popolari. Nelle stagioni della fame e della seconda guerra mondiale, suo figlio Peppino s’imbatte nell’ingiustizia e scopre la passione per la politica.

Su questo film si è già detto tutto ed il contrario di tutto. Dagli elogi sperticati del Presidente del Consiglio non troppo graditi da Peppuccio, al botta e risposta tra il ministro Brunetta ed il regista.

Del film si sa che a Venezia è stato presentato anche in dialetto di Baarìa con sottotitoli in italiano ed in italiano.

Si sa che Tornatore lo annuncia come il suo Amarcord, ma che i riferimenti vanno più verso un Novecento di Bertolucci.

Si sa che Peppuccio si è attirato le critiche di una parte dei soloni italiani che ritengono Tornatore una sorta di Fellini di serie B.

Io dico che bisogna vederlo per giudicare, e che, certo, le ultime opere del regista hanno deluso le aspettative.

Ma io una visione in sala non me la perdo per nessuna ragione al mondo.

3 stars virgola 5.

District 9

District 9

titolo originale: District 9
nazione: U.S.A.
anno: 2009
regia: Neill Blomkamp
genere: Fantascienza / Azione
durata: 112 min.
distribuzione: Sony Pictures
cast: S. Copley (Wikus Van De Merwe) • J. Cope (Grey Bradnam) • V. Haywood (Tania Van De Merwe) • M. Hooman (Sandra Van De Merwe)
sceneggiatura     N. Blomkamp • T. Tatchell
musiche: C. Shorter
fotografia: T. Opaloch
montaggio: J. Clarke


Trama
: Più di vent’anni fa, gli alieni hanno preso contatto con la Terra. Gli umani si aspettavano un attacco ostile o dei progressi enormi in campo tecnologico, ma nulla di questo è avvenuto, perché gli alieni sono dei profughi arrivati su una nave spaziale a pezzi. Queste creature sono state collocate in una patria provvisoria nel District 9 in Sudafrica, mentre le nazioni mondiali discutevano sul da farsi. Ora, la pazienza nei confronti della situazione aliena è terminata. Il controllo sugli alieni è stato affidato in gestione alla Multi-National United (MNU), una società privata …

Peter Jackson, sulla scia del progetto di trasposizione dal video gioco al filmico del videogame “Halo” che non sembra concretizzarsi, esce con l’esordio del Regista sudafricano Neil Blomkamp, un lungometraggio che approfondisce le notevoli intuizioni che erano le fondamenta dello short film “Alive in Jo’burg“, dello stesso Blomkamp.

Una menzione speciale di questo blog all’idea, ed un apprezzamento particolare alla realizzazione ed un terzo riconoscimento al promettente Sharlto Copley.

Ibridazione tra documentario e fiction, D-9 trasporta completamente negli eventi della narrazione lo spettatore, anche di quello più assuefatto al flusso continuo di informazioni visive.

L’immagine come elemento fondante del quotidiano, ibridata tra quella degli schermi, televisivi del computer e di internet, in cui il confine realtà/reality/finzione si confonde e si attenua.

E in però in questa particolare combinazione mediatica che forse si perde, anche, il point of concentration della storia.

Povertà, immigrazione, disperazione. Ma cosa è chi è diverso da cosa e da chi?

Non sono infondo le discriminazioni razziali in atto sullo sfondo della disastrata area urbana di Soweto, la descrizione di un tempo spietato in una terra di apartheid?

Peccati veniali che assolviamo con 4 stars.

La ragazza che giocava con il fuoco

La ragazza che giocava con il fuoco

titolo originale: Flickan som lekte med elden
nazione: Svezia
anno: 2009
regia: Daniel Alfredson
genere: Thriller
durata: 127 min.
distribuzione: Bim Distribuzione
cast: N. Rapace (Lisbeth Salander) • M. Nyqvist (Mikael Blomkvist) • L. Endre (Erika Berger) • G. Staykov (Alexander Zalachenko) • S. Ledarp (Malin Erikson) • A. Eisenstein (giornalista)
sceneggiatura: J. Frykberg
fotografia: P. Mokrosinski
montaggio: M. Morheden

Trama: Due giornalisti della rivista Millenium vengono brutalmente assassinati proprio quando stanno per pubblicare clamorose rivelazioni sul mercato del sesso in Svezia. Sull’arma del delitto ci sono le impronte di Lisbeth Salander, una ragazza che ha alle spalle una storia di comportamenti violenti, considerata pericolosa, ma sembra che nessuno riesce a trovarla. Intanto Mikael Blomqvist, direttore della rivista, non crede a quello che dicono i notiziari: conoscendo Lisbeth cerca di arrivare a lei prima della polizia. Nel corso delle sue indagini, Blomqvist scopre alcuni dolorosi eventi della vita di Lisbeth, che risulta il prodotto di un sistema ingiusto e corrotto. Ma più che una vittima impotente, Lisbeth è l’angelo vendicatore che si abbatte su chi le ha fatto del male con una collera terrificante nella sua intensità, ma prodigiosa nei risultati.

E’ inutile adesso è il momento delle trilogie.

Millennium”, è una di queste.

Tre opere di un progetto iniziale di dieci scritte dal giornalista svedese Stieg Larsson, scomparso durante la stesura del quarto libro.

L’indiscutibile successo editoriale si è puntualmente esteso e riflesso al cinema, dove “Uomini che odiano le donne” è stato uno dei film più visti dell’anno, fenomeno di punta di un’industria nordica, nella fattispecie svedese, che sembra risvegliarsi da un lungo torpore.

La ragazza che giocava con il fuoco” non mancherà di replicare il successo commerciale del primo capitolo, forse proprio perché non rischia nulla, lasciando sul tavolo tutte le carte con cui ha vinto la prima mano;

Occhio alla variazione del regista, che conferisce al film un ritmo più incalzante, assai vicino all’azione pura, ma che non riteniamo sarà la killer application del film.

Lo saranno, piuttosto, i due protagonisti, Michael Nyqvist e Noomi Rapace, ed i loro personaggi che fuori escono dal chiaroscuro della prima opera diventando i canonici eroi positivi.

Vero protagonista del film sarà, e chiudiamo, però, alla fine l’atmosfera della società svedese, ma non vogliamo anticipare troppo.

3 stars virgola cinque.

Un amore all'improvviso

Un amore all’improvviso

titolo originale: The Time Traveler’s Wife
nazione: U.S.A.
anno: 2009
regia: Robert Schwentke
genere: Sentimentale
durata: 107 min.
distribuzione: 01 Distribution
cast: E. Bana (Henry DeTamble) • R. McAdams (Clare Abshire) • M. Nolden (Annette DeTamble) • A. Howard (Richard DeTamble) • M. Jane (Charisse) • R. Livingston (Gomez) • B. Bisson (Mark Abshire) • M. Castle (Alicia Abshire)
sceneggiatura: B. Rubin
musiche: M. Danna
fotografia: F. Ballhaus
montaggio: T. Noble

Trama: Adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Audrey Niffenegger e basato sull’Odissea, “Un amore all’improvviso” è la storia di una relazione tra una donna e un uomo dotato di un gene che gli permette di viaggiare nel tempo, possibilità che sfrutta per andare avanti e indietro nella vita della donna.

Ve lo ricordate? In “Troy”, Brad Pitt ed Eric Bana si incontrano e si scontrano di nuovo rivisitando il concetto di tempo quale orologio della vita, stavolta a distanza.

Sarà il biondo Brad a spuntarla?

“Un amore all’improvviso” è il film adattissimo per rivalutare “Il curioso caso di Benjamin Button”, cui si avvicina forse solo per l’ambizione ma certo, pare, per la pulizia ed il senso – non sempre gradevole – di perfezione che emana.

Se la cosa peggiore è la scelta del titolo italiano, (come al solito), ridicolo rispetto all’originale “The time traveller’s wife”, che, quantomeno, tentava di enfatizzare l’attenzione verso l’unico personaggio un minimo interessante, il film si salva solo a tratti – ad esempio nella sequenza del matrimonio – ma ahimé strizzando troppo spesso l’occhio verso il banale, fino ad scollinare la linea di non-ritorno.

Spunti interessanti ma screenplay un po’ approssimativa.

Eppure scommettiamo che al box office sbancherà?

Tre stars.

Bandslam - High School Band

Bandslam – High School Band

titolo originale: Bandslam
nazione: U.S.A.
anno: 2009
regia: Todd Graff
genere: Commedia / Musicale
durata: 111 min.
distribuzione: Eagle Pictures
cast: A. Michalka (Charlotte Banks) • G. Connell (Will Burton) • V. Hudgens (Sa5m) • L. Kudrow (Karen Burton)
sceneggiatura: J. Cagan • T. Graff
fotografia: E. Steelberg
montaggio: J. Gilbert

Trama: Will Burton è il classico liceale sfigato con cui i bulletti amano divertirsi. Mentre tutti lo evitano, Charlotte, cheerleader della stessa scuola, passa molto tempo con lui e vorrebbe che Will facesse parte della sua band rock. In realtà la ragazza vuole vendicarsi del suo ex e vincere la celebre gara tra band della regione.

La locandina dice già tutto e sono stanco.

Due stars.

Il Silenzio prima della musica

Il silenzio prima della musica

titolo originale: Life. Support. Music.
nazione: U.S.A.
anno: 2009
regia: Eric Daniel Metzgar
genere: Documentario
durata: 79 min.
distribuzione: 50Notturno
sceneggiatura: Eric Daniel Metzgar
musiche: E. Liebman
fotografia: Eric Daniel Metzgar
montaggio: Eric Daniel Metzgar

Trama: Nel 2004 il noto chitarrista Jason Crigler viene colpito da un’emorragia cerebrale durante un concerto. La diagnosi medica è molto severa: se sopravvive, sarà un vegetale. Sua moglie incinta e i suoi congiunti si raccolgono attorno a lui, rifiutando di accettare la prognosi: promettendo a loro stessi e a Jason un recupero completo. Il film, utilizzando anche riprese realizzate durante la terapia in ospedale, racconta la sorprendente rinascita del musicista ma anche l’eroica impresa di una intera famiglia.

Anche se stiamo infondo al post questa è una delle uscite migliori del weekend se vi piacciono i docufilm sui gruppi musicali.

Perché questo film vi commuoverà e vi stupirà e vi avvolgerà con il suo struggente realismo.

Da notare quante rassegne ha girato e da nostare che in pratica il regista Eric Daniel Metzgar ha fatto praticamente tutto da solo.

Dalla sceneggiatura, alla fotografia, al montaggio.

Merita pertanto la nostra … si anche la vostra … più sperticata ammiraione e quattro delle nostre stars sono tutte per lui.

A cura di cinemavistodame.com.

Stagione cinematografica 2008-2009

I migliori  film della stagione cinematografica 2008 – 2009

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Nel mio lavoro, quello vero (eh), cerco spesso di fare comprendere l’importanza di internet, e della piccola grande rivoluzione che sta innescando, anche nel mondo dell’informazione o, forse, come, probabilmente, sarebbe più corretto dire, della contro informazione cinematografica.

Cerco anche di fare capire che in rete ci sono risorse straordinarie, spesso messe on line da gente competente, guidata, prevalentemente, da interessi e passioni.

Si, insomma, che non ci guadagna un €uro, ma che non per questo non garantisce livelli di approfondimento, superiori, spesso, persino alle riviste specializzate su carta, redatte da giornalisti professionisti retribuiti.

Quello che voglio dire è che credo di più nella valorizzazione di questo nuovo vento, piuttosto che all’idea che il problema lo si risolva ponendo dieci domande (e perché non undici o venti o, ancora meglio, una sola?) al mondo autoreferenziale (quello si) del giornalismo italiano, attaccando poi, nel caso di specie, magari anche giustamente sul merito specifico, una delle poche testate giornalistiche (La Repubblica), che non ha certo bisogno della mia accorata difesa, che, in questo specifico momento storico, sta combattendo una battaglia, magari eccessivamente lunga e monotematica, ma legata ad un valore imprescindibile in ogni (vera) democrazia:

La libertà di stampa“.

Quella che consente ad Andrea Bruni di porre a Repubblica quelle 10 domande (cosa che, intendiamoci, e ci tengo a dirlo, in una democrazia, è, o quanto meno dovrebbe essere, una cosa assolutamente normale).

Conosco poi personalmente, peraltro, Andrea Bruni alias il Contenebbia, uno studioso ed un amante del cinema, molto competente e raffinato, che stimo in maniera considerevole, anche per il lavoro che fa sul suo blog, e comprendo, pertanto, assai bene il taglio della sua provocazione, anche se.

Anche se lo invito, sempre più, a credere nell’informazione on line, come mezzo alternativo ed altro, e, sopratutto, libero ed indipendente, rispetto a quello rappresentato dai giornali, che ritengo piuttosto utopistico e velleitario sperare di cambiare anche ponendo 10.000 domande.

Questa per dirne una.

Ma ritornando a noi, io che in questa cosa, la rete e la sua contro informazione, ci credo, devo, quindi, dimostrare che è vero.

Nel caso di specie trovo una quasi totale sintonia con le valutazioni de “Gli Spostati“.

Cioè … chi mi legge lo sa che avrei messo “Antichrist – di Lars von Trier” al primo posto, ma, per il resto, come si fa a non applaudire ad un lavoro così completo.

Mi era arrivato tramite le email di facebook (e ci sono ancora detrattori di questo social network), ma ero in vacanza.

Rimedio con piacere questa sera.

Che dire, se non:

bravi, bravi, bravi.

Adieu Patrick Swayze

Patrick Swayze

Wikipedia: qui.

Da Venezia a Roma e a Milano 2009

Da Venezia a Roma 2009

LE VIE DEL CINEMA DA VENEZIA A ROMA
XV edizione

Anche quest’anno, per la sua XV edizione, I Grandi Festival .. Da Venezia a Roma presenta, nei cinema di Roma, una selezione di titoli da tutte le sezioni (Concorso, Fuori Concorso, Orizzonti, Settimana Della Critica, Venice Days) della 66^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

La manifestazione, è realizzata dall’ANEC Lazio con il sostegno del Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione e della Direzione Generale Cinema del MIBAC.

9 i giorni di programmazione, e 12 i cinema coinvolti per 34 titoli.

Dal Concorso

– il film israeliano LEVANON di Samuel Maoz;
– LOURDES della giovane regista austriaca Jessica Hausner;
– PERSECUTION di Patrice Chereau che torna a Venezia con Romain Duris, Jean-Hugues Anglade e Charlotte Gainsbourg;
– SOUL KITCHEN di Fatih Akin per la prima volta presente a Venezia;
– LO SPAZIO BIANCO di Francesca Comencini.

Tra i film selezionati dalle sezioni del Fuori Concorso

– il documentario di Abel Ferrara NAPOLI NAPOLI NAPOLI, nato dall’incontro tra il regista e Gaetano Vaio ex microcriminale napoletano che ha abbandonato la malavita per l’impegno sociale nei quartieri malfamati di Napoli.

Dalla Sezione Orizzonti, citiamo due film italiani

– IO SONO L’AMORE di Luca Guadagnino con Tilda Swinton, Pippo Delbono, Alba Rohrwacher;
– TRIS DI DONNE & ABITI NUZIALI di Vincenzo Terracciano con Sergio Castellitto.

Nutrito anche quest’anno il cartellone degli eventi proposto dalla Giornate degli Autori – Venice Days, la sezione parallela ogni anno affascina con le sue proposte filmografiche audaci ed interessanti. Tutti gli eventi segnalati si terranno presso il Cinema Farnese Persol.

Come sempre, i film sono in anteprima assoluta e in versione originale sottotitolati in italiano.

Costo del biglietto: intero 6,00 € ridotto 5,00 (Bibliocard/Over 60/Metrebus Card) e con la Fidelity Card:
2 omaggi ogni 10 ingressi.

Nuova Programmazione martedì 15 settembre al cinema Roma

18:00 e 22:30 Good Moorning Aman di Claudio Noce
20:30 Levanon di Samuel Maoz

EVENTI SPECIALI (pdf)

PROGRAMMA (xls) (xls)
PROGRAMMA (pdf) (pdf)

Sinossi (doc)

Fonte: ANEC Lazio

Per informazioni:
Ufficio Stampa – Paola Primavera

06/44.51.208 – 44.51.290 int. 228
ufficiostampa@agisanec.lazio.it

Da Venezia a Milano

Da Venezia a Milano 2009

La rassegna viene replicata nelle stesse date anche a Milano.

Dove peraltro sono visionabili anche quelli della rassegna di Locarno.

Per informazioni dettagliate: cliccate qui.

Premi Venezia 66

Leone-d'oro-2009

Delusione Herzog

VENEZIA 66

Leone d’Oro per il miglior film: Lebanon di Samuel MAOZ (Israele, Francia, Germania)
Leone d’Argento per la migliore regia: Shirin NESHAT per il film Zanan bedoone mardan (Women Without Men) (Germania, Austria, Francia)
Premio Speciale della Giuria: Soul Kitchen di Fatih AKIN (Germania)
Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Colin FIRTH nel film A Single Man di Tom FORD (USA)
Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: Ksenia RAPPOPORT nel film La doppia ora di Giuseppe CAPOTONDI (Italia)
Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente: Jasmine TRINCA nel film Il grande sogno di Michele PLACIDO (Italia)
Osella per la miglior scenografia: Sylvie OLIVÈ del film Mr. Nobody di Jaco Van Dormael (Francia)
Osella per la migliore sceneggiatura: Todd SOLONDZ per il film Life During Wartime di Todd SOLONDZ (USA)

ORIZZONTI

Premio Orizzonti: al film Engkwentro di Pepe DIOKNO (Filippine)
Premio Orizzonti Doc: 1428 di DU Haibin (Cina)
Menzione Speciale: Aadmi ki aurat aur anya kahaniya (The man’s woman and other stories) di Amit DUTTA (India)

CONTROCAMPO ITALIANO

Premio Controcampo Italiano: Cosmonauta di Susanna NICCHIARELLI (Italia)
Menzione Speciale: Negli occhi di Daniele ANZELLOTTI e Francesco DEL GROSSO (Italia)

CORTO CORTISSIMO

Leone Corto Cortissimo: al film Eersgeborene (First Born) di Etienne Kallos (Sud Africa, Usa)
Candidatura Mostra di Venezia per gli European Film Awards (EFA): Sinner di Meni Philip (Israele)
Menzione speciale: Felicità di Salomé Aleksi (Georgia)

PREMIO “LUIGI DE LAURENTIIS” PER UN’OPERA PRIMA: Engkwentro di Pepe DIOKNO (Filippine) – ORIZZONTI

PREMIO PERSOL 3-D per il miglior film 3-D stereoscopico dell’anno: al film The Hole di Joe Dante (Usa)

Fonte: labiennale.org